L’EHF sollecita l’Ufficio di Presidenza del PE a rifiutare l’istituzionalizzazione dei condizionamenti religiosi nel processo legislativo

La Federazione Umanista Europea (EHF, European Humanist Federation — n.d.t) denuncia e avversa vigorosamente la proposta, avanzata dalla Vicepresidente del Parlamento Europeo Mairead McGuinness, di istituzionalizzare ulteriormente l’influenza delle organizzazioni religiose sul lavoro legislativo del Parlamento Europeo.

Questo appello giunge in seguito alla diffusione di un rapporto stilato dalla Vicepresidente e riguardante l’implementazione dell’Articolo 17 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea: l’articolo che impegna l’UE a condurre un dialogo “aperto, trasparente e regolare” con chiese, organizzazioni religiose e organizzazioni filosofiche non confessionali. Il rapporto dev’essere presentato per approvazione all’Ufficio di Presidenza del Parlamento Europeo lunedì 15 aprile.

A febbraio la Signora McGuinness, incaricata dell’implementazione dell’Articolo 17 dal Parlamento Europeo, ha tenuto una consultazione per valutare il lavoro del Parlamento in quell’area. In qualità di principale organizzazione non-confessionale in Europa, l’EHF è stata invitata a condividere il suo punto di vista per iscritto prima di partecipare ad una riunione tra le parti interessate, nella quasi totalità organizzazioni religiose, il 19 febbraio.

L’EHF è profondamente preoccupata nel constatare che il rapporto della Vicepresidente non riflette accuratamente il dibattito che ha avuto luogo in quella riunione. Esso piuttosto rappresenta un sostegno alle richieste avanzate dalle organizzazioni cattoliche.

Oltre a omettere e ignorare la critica proveniente dall’EHF, che rilevava come l’implementazione dell’Articolo 17 si sia caratterizzata per una forte propensione a favorire le organizzazioni religiose, il rapporto afferma falsamente che c’è stato un largo consenso su un gran numero di proposte. In realtà diverse di esse hanno incontrato una forte opposizione sia da parte dell’EHF che di Humanists International, cioè delle uniche due organizzazioni non confessionali presenti.

Tra le proposte più preoccupanti figura quella promossa dalla Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea, la lobby politica del Vaticano a Bruxelles, di coinvolgere ulteriormente le organizzazioni individuate dall’Articolo 17 nel lavoro legislativo del Parlamento Europeo. In concreto, il rapporto propone di instaurare un dialogo «con i deputati relatori e i relatori “ombra” su un determinato fascicolo […] facilitato dalla segreteria dell’Articolo 17 in cooperazione con la segreteria della commissione competente».

Questo significherebbe che organizzazioni religiose di ogni genere potrebbero mettere becco potenzialmente in qualsiasi questione discussa dal Parlamento Europeo fin dalle fasi iniziali, quando risoluzioni e rapporti vengono abbozzati. La segreteria dell’Articolo 17 inoltre condividerebbe informazioni con queste organizzazioni e fornirebbe loro accesso a “strumenti di tracciamento legislativo”.

Analogamente, minando il principio di laicità, e nonostante la propensione di molte istituzioni politiche nazionali a usare la religione come strumento di politiche autoritarie e illiberali, la Vicepresidente propone anche di facilitare il contributo delle chiese nella legislazione europea al livello nazionale, coinvolgendo gli uffici di collegamento del Parlamento Europeo come facilitatori.

«In un contesto nel quale un numero crescente di organizzazioni religiose fautrici di un’agenda ultraconservatrice esercitano pressioni lobbistiche sulle istituzioni europee, noi non possiamo che opporci strenuamente a questa iniziativa volta a istituzionalizzare ulteriormente l’influenza delle credenze religiose sul processo legislativo», ha dichiarato Giulio Ercolessi, Presidente dell’EHF, riferendosi ad un recente studio condotto da Open Democracy che ha rivelato il trasferimento di 50 milioni di dollari nell’ultimo decennio da gruppi estremisti statunitensi ad attivisti europei cristiani ultraconservatori e di estrema destra, per aiutarli a fare lobby contro i diritti sessuali e riproduttivi delle donne, contro i diritti LGBTQI+ e contro la parità di genere.

«Aprire ulteriormente il processo legislativo dell’UE ai gruppi religiosi, includendo inevitabilmente quelli ultraconservatori, non è una decisione accettabile. In diverse occasioni il Parlamento Europeo ha alzato la voce per proteggere proprio quei diritti minacciati da tali gruppi, incoraggiando gli Stati Membri e la Commissione a costruire una società più sicura per le donne, le persone LGBTQI+ ed altre minoranze. Non possiamo permettere che il Parlamento Europeo adesso consideri l’idea di tornare indietro, srotolando il tappeto rosso a gruppi religiosi le cui credenze rimettono in discussione i diritti per il cui riconoscimento la società civile ha lottato tanto duramente», ha aggiunto Ercolessi.

L’EHF sollecita l’Ufficio di Presidenza del Parlamento Europeo a rigettare questo rapporto e chiede al Parlamento di impostare linee guida chiare per ottenere un’implementazione equilibrata dell’Articolo 17, adottando trasparenza sui criteri usati per decidere quali organizzazioni sono invitate a partecipare e come si tiene conto dei loro contributi.

Comunicato stampa EHF del 12 aprile 2019

Traduzione di Giorgio Maone

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13 commenti

Diocleziano

In pratica si vorrebbe imporre d’autorità un indirizzo religioso alla società.
Le lobby religiose, non elette e con un minimo seguito popolare (checché se ne dica e si voglia far credere) se riuscissero in questo intento avrebbero più peso delle forze politiche scelte dai cittadini.
Già oggi si vede il risultato di queste mene occulte nel tg-dio-due-rai: c’è quotidianamente [i]l’angolo del banale[/i] per darci conto del pensiero di sua Banalità, forse per giustificare il miliardo e rotti di € che lo stato gli regala.
(A proposito: è ritornata anche la ma-donna del rosario…)

mafalda

Ecco un’altra “donna” che ce la mette tutta per andare contro le altre, vere donne. Ripugnante.

dissection

Quoto. Continuo a chiedermi perché lo fanno e come fanno a non rendersene conto.

mafalda

Soldi, paura, posizione. Queste le motivazioni. I
personaggi come la mcguinness hanno una mente molto limitata, egoista, non sono leader, sono leccapiedi opportunisti.

ateo64

Ma è mai possibile che appena appena si intravede un po di luce subito arriva qualcuno a tarpare le ali? Ma cho è questa? Che interessi ha a proporre queste assurdità? Ma è mai possibile che gli “stati” non possano in nessun modo mettere bocca nei fatti interni delle regole/beghe religiose e di contro queste siano sempre facilitate a fare incursioni nel campo avversario grazie ai frequenti assist che gli vengono serviti?
Insomma, parafrasando Di Pietro, “ma che c’azzecca?”!
E’ possibile che dobbiamo sempre e poi sempre ricominciare da capo? E che diamine! Mettere un punto, una volta per tutte, ed andare avanti nooo?

Diocleziano

Questo è il risultato quando si assommano condizionamento e incompetenza.
Non bisogna mai dimenticare che i ‘credenti’ non sono persone normali, sono individui psichicamente manipolati e sono convinti che la loro visione distorta della realtà sia quella corretta e quindi buona per tutti. Poi c’è l’incompetenza, che gli fa credere di essere degli inviati dal loro dio, e non dei semplici amministratori della cosa pubblica; i quali sono pagati da tutti, anche da chi non li ha mai votati.
Se poi si considera che – tra quelli che non li hanno votati e quelli che proprio non vanno a votare – questi visionari possono contare al massimo su un consenso che raramente supera il 20%, abbiamo un quadro sconfortante della situazione.

RobertoV

In pratica si tende a favorire e legittimare l’azione di lobbying delle religioni a scapito delle regole democratiche. Poiché le religioni sono organizzate e non seguono in genere regole democratiche, anziché seguire l’azione democratica di crearsi dei loro partiti che oggi avrebbero scarso successo, li si vuole favorire intervenendo a prescindere da libere elezioni rappresentative. E’ un po’ come tornare ai vescovi direttamente in parlamento per censo.Cercano di dargli una parvenza di democraticità fingendo di coinvolgere anche gruppi di pensiero laici, ben sapendo la differenza organizzativa e partecipativa dei due gruppi: cioè mentre le religioni sono organizzate, anche con logica militare, con uno zoccolo duro attivo (ben visibile con gruppi tipo CL ed opsu dei), gli altri non lo sono e contano pochi aderenti nonostante siano rappresentativi di una percentuale significativa della società, ma non abituata ad organizzarsi, anche perché frammentata e libera. In questo modo si ottiene il risultato di ignorare ed indebolire il peso della parte non religiosa della società e controllare anche quei credenti che di fatto sono laici e non allineati con le loro chiese, privilegiando il potere di controllo delle elite religiose conservatrici. E’ inutile: le religioni non possono giocare alla pari seguendo regole democratiche e di rappresentanza ed accettare l’idea della religione come fatto personale.

Franco Ajmar

Molti di noi sono stati manipolati fin dalla nascita, e la scuola e l’ambiente. Poi crescendo alcuni hanno adoperato il cervello e si sono svegliati. Altri continuano a dormire, molti trovano più conveniente accettare la manipolazione. Credo che perfino il Santo Padre e chi lo ha preceduto non credano ormai più una parola di quello che dicono e che impongono ai fedeli, ma sarebbe un suicidio per la loro immagine, non si possono squalificare e quindi continuano: anche perché di sono di mezzo tanti dollari, sterlina, euro, oro etc.

mafalda

Anche in Italia ci sarebbe voluto un Enrico VIII, invece ci siamo tenuti lo sterco ammuffito vaticano in casa permettendogli di mettere sempre il becco in qualsiasi cosa. Ora si allargano all’Europa, anche se non credo siano solo i cattolici a volere la restaurazione. C’è altro sotto, altre mafie sotterranee, movimenti di estrema destra decisamente inquietanti. Cosa vogliano non è chiaro, forse solo e sempre soldi.

dissection

Right, mafalda.
Sempre soldi. Ma non sono convinto sul solo: vogliono soldi E il potere che ne deriva.

RobertoV

Purtroppo ereditiamo vincoli e privilegi da un’epoca antidemocratica e liberticida che ha dato enorme potere e presenza alle religioni nella nostra società.
Fino a pochi anni fa la maggior parte delle nazioni europee aveva religioni di stato e lo sono ancora nel Regno Unito, in Svezia, Danimarca, Malta, Liechtenstein, Grecia o di fatto come in Italia, Polonia ed Ungheria.
Ereditiamo una marea di concordati e privilegi che legano gli stati moderni, come riportato nel seguente link cattolico http://www.lanuovabq.it/it/concordati-col-vaticanoin-europa-e-la-norma.
Oppure approfittando della debolezza politica degli stati dell’est hanno recuperato potere ed ottenuto nuovi accordi.
C’è poi la presenza economica delle multinazionali chiesa che gestiscono ospedali, scuole, università, banche, media, cinema, teatri, ecc. con milioni di dipendenti e fatturati da grandi multinazionali, con elevati patrimoni immobiliari e di terreni.
A questo va aggiunto il pesante condizionamento delle religioni nell’istruzione e nella cultura della società, anche in virtù del fatto di essere state religioni di stato o referenti per l’educazione. Per esempio in Italia circa metà della popolazione è stata istruita nell’epoca della religione di stato ed anche dopo, poco è cambiato. Pertanto siamo anche abituati a certi comportamenti e presenze ed alla fine molti non si rendono neanche conto della manipolazione, dell’abuso e ritengono normale ed accettano tale presenza ed invadenza. Purtroppo l’attuale crisi e debolezza della politica, i cambiamenti in atto legati all’immigrazione, con un background culturale e politico non al livello dell’Europa occidentale, la presenza dei paesi dell’est europeo poco democratici in cui le chiese hanno recuperato potere (come in Polonia, Ungheria, Romania, con una visione identitaria) fa si che si aprono spazi ulteriori per le potenti lobby legate alle religioni che tendono anche ad allearsi per combattere il loro nemico comune rappresentato dalla secolarizzazione e dalla laicità.

pendesini alessandro

San Paolo : Non potremo mai rimproverarlo a sufficienza per aver fatto del cristianesimo una religione inelegante e assurda. Le sue considerazioni sulla verginità, sull’astinenza e sul matrimonio sono semplicemente disgustose, nauseanti; ha fissato le norme delle stupidità. Persino i dogmi immutabili finiscono per evolversi sotto l’effetto di vincoli sociali e culturali. Questa evoluzione si fa a colpi d’eresie legittimando atroci e insensate persecuzioni, ma si fa anche quando gruppi di credenti accettano d’immaginare ed accettare delle credenze diverse, più evolute e meno penalizzanti per la specie umana, e non solo….

NB: In Italia sta accadendo che chiunque non si allinea con il monopensiero cattolico e con quello dei laici ossequenti e genuflessi viene automaticamente messo sotto accusa.
I politici e la Chiesa cattolica : oggi sembra che soltanto queste due voci abbiano il diritto di dire l’ultima parola sulle questioni etiche. Cosi vengono zittiti, o peggio messi sotto accusa, gli scienziati. Ma oggi la scienza rivendica il proprio valore anche nella sua portata etica. Difendere gli scienziati oggi significa difendere la razionalità e la libertà. In una parola, la democrazia (da non confondere con teocrazia !)

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