La clericalata della settimana, 19: Marcello Foa vuole più cattolicesimo in Rai

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del presidente della Rai Marcello Foa che

si è detto stupito che “la voce cattolica abbia un livello di rappresentazione che non rispecchia l’identità culturale del paese”, sostenendo che il servizio pubblico debba diventare “maggiormente pluralista”

In realtà la Rai si distingue proprio per la massiccia influenza confessionale e per la propaganda cattolica, denunciata negli anni anche dall’UAAR.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il senatore leghista Simone Pillon si è scandalizzato per la statua di un fauno dell’artista Luigi Ontani posizionata in una piazza di Vergato (BO), giudicata oscena. Secondo il parlamentare è “un satanasso da ricoprire con una colata di cemento”. Secondo Mirko De Carli, candidato alle europee per il Popolo della Famiglia, “è oscena, offende i bambini e va rimossa”. Anche la consigliera Raffaella Santi Casali (Pd) ha criticato l’opera, definendola una “mostruosità raccapricciante”.

L’Università di Bari ha organizzato il convegno “I percorsi di guarigione tra fede e scienza”, incentrato sulle “guarigioni miracolose” di Lourdes, con i saluti del rettore Antonio Felice Uricchio e il sindaco Antonio Decaro.

Il sindaco di Castrocaro Terme (FC) Marianna Tonellato ha inaugurato con il vescovo locale un sentiero dedicato a un prete scomparso nel 2015.

La redazione

20 commenti

Diocleziano

”… Marcello Foa, che si è detto stupito che “la voce cattolica abbia un livello di rappresentazione che non rispecchia l’identità culturale del paese”, sostenendo che il servizio pubblico debba diventare “maggiormente pluralista” …”

Al Foa forse non manca il senso dello humor… manca certamente quello del ridicolo.

Nel frattempo riappare a intervalli regolari nei tg, quasi madonna di meggiugorie, la signora con la collanina del rosario al collo.

mafalda

La statua del fauno è bruttina e avrei quasi capito se il letame che le hanno buttato addosso fosse stato per una protesta di tipo “artistico”. Ma come si può vivere nel paese dell’arte e spaventarsi per la statua di un personaggio mitologico?

Diocleziano

Più che per l’estetica dell’opera è probabile che non abbiano digerito i riferimenti mitologici, ci avessero messo dentro un po’ di radici giudaico-cristiane e sarebbe stata un capolavoro. Il bimbo nudo non dovrebbe turbare le gerarchie più di tanto, anzi! Il tocco di cultura e intelligenza verrà dato dall’esorcista…

Tra il letame e il prete che si cala nei tombini, si è aperta una nuova via verso il dialogo: il bullismo di sacrestia.

mafalda

“Il bimbo nudo non dovrebbe turbare le gerarchie più di tanto, anzi!”😂😂

Gérard

Mafalda, sai quante opere d’ arte brutte sono in giro ? Almeno quelle che noi riteniamo per brutte, secondo i nostri gusti e criteri . Però non si deve distruggere quello che riteniamo per brutto perchè verra forse un giorno dove le scopriranno belle . Fino a una trentina di anni fa, le opere del cosidetto stile Liberty ( Jugendstil, Art Nouveau, Scuola di Nancy etc …) erano ritenute brutte e nessuno le voleva . Oggi valgono una fortuna !! Pensiamo alle cattedrale ” gotiche ” considerate opere orrende e barbare ( da qui il nome ” gotico “, nome di una tribu barbara : i goti ) dagli artisti rinascimentali fiorentini . Ad un certo periodo, si pensava distruggerle … Se si pensasse tutti cosi, oggi non ci sarebbe piu una sola opera d’ arte in piedi .

mafalda

Gerard
Volevo dire la stessa cosa. La statua io la trovo esteticamente brutta, ma non mi permetterei mai di imbrattarla; il fatto di buttarle addosso letame era ironico. Le opere d’arte non si toccano però permettimi una eccezione: certe chiese moderne andrebbero rase al suolo per inutilità oppure trasformate in strutture utili come asili, scuole, case di riposo, biblioteche, sale di musica, ospizi per senzatetto, sale lettura, canili, … qualsiasi cosa purché sia davvero importante per una comunità!

RobertoV

Come si fa a parlare di più pluralismo nella RAI ed allo stesso tempo chiedere più spazio alla religione cattolica in Italia? Cattolicesimo sarebbe sinonimo di pluralismo?
Il 21 verrà presentato a Milano il rapporto sulla laicità da parte di Critica Liberale. Questi rapporti annuali, dati alla mano, certificano proprio il contrario. E certificano anche quanto non siano così tanto cattolici gli italiani. In RAI la presenza a tutti i livelli della religione cattolica è asfissiante e a percentuali bulgare, oltre ogni logica di rappresentatività del cattolicesimo nella società. La propaganda deve raggiungere il 100 % in ogni settore?
Bisogna dire, però, che in effetti nella RAI si parla poco della pedofilia nella chiesa cattolica, degli abusi sulle suore, dei suoi scandali finanziari, delle sue lucrative attività economiche, delle sue ricchezze, del suo patrimonio immobiliare, del suo sfruttamento dei dipendenti, delle sue violazioni delle regole democratiche, ecc.

mafalda

Il problema non sono i cattolici veri, ma i cattolici fai da te che in pratica sono atei ma guai a toccargli le tradizioni religiose. Anche davanti a programmi sulla pedofilia restano indifferenti. Ma perché in Irlanda lo scandalo pedofilia ha avuto conseguenze gravi per la Chiesa e in Italia niente? Cos’abbiamo di sbagliato?

Maurizio

Mi togli le parole dalla tastiera. I cattolici fai-da-te, quelli che non vanno in chiesa dalla prima comunione, quelli che non hanno mai aperto una pagina della Bibbia, quelli che “i preti son tutti pedofili”, ma poi il crocefisso non si tocca perché “chi non lo vuole può tornarsene al suo Paese”. Quelli, insomma, che non capiranno mai che io sono già nel mio Paese ma quel crocefisso proprio non lo sopporto.

bruno gualerzi

Per me Marcello Foa ha ragione. Provate ad accendere il televisore sui canali Rai, ma non solo: trovate per caso, ad esempio la domenica, giornata dedicata al signore (ma anche nei giorni feriali, quando si commemora un santo, o una ricorrenza religiosa, o qualche miracolo) dove si trasmetta qualche funzione religiosa magari con un prete che spieghi il vangelo? Ma, al di là di tutto questo, avete mai assistito a qualche fiction dove si parli di preti o religiosi, o almeno credenti che… non si dice siano protagonisti, ma che almeno non vengano rappresentati solo negativamente? Va già bene se non sono presentati solo come persone odiose e antipatiche, a volte perfino disoneste. Avete mai assistito ad un documentario dove si parli di riti religiosi, di processioni, di tradizioni cristiane diffuse tra la popolazione? Si parla solo di riti pagani, di comunità atee o agnostiche che hanno in odio la chiesa e sono sobillati da miscredenti incalliti. E nei talk show avere mai visto la presenza di qualche religioso, o comunque credente, che difenda la chiesa mentre imperversano i soliti atei, o pseudo scienziati impegnati solo a smontare quelli che loro chiamano pseudo miracoli? E nelle cosiddette trasmissioni culturali, quando si trattano temi storici dove vi ha svolto un ruolo la chiesa, avete mai notato che a parlarne, invece di esserci… non dico un prete, ma uno storico credente che presumibilmente è un esperto in materia… ci sono i soliti intellettuali atei che mistificano i fatti denigrando sempre ogni forma di religione? E anche quando a dirigere un programma c’è ad esempio un laico moderato come Augias, l’avete mai visto presentare qualche libro scritto da cattolici, o comunque credenti? Solo opere, anche qui, di denigratori della cristianità senza riconoscere il ruolo da essa sostenuto per difendere la società umana nella storia contribuendo al progresso di tutti? Non parliamo poi dei tg, dove non si nomina mai papa Francesco, nemmeno quando un qualche prelato ha usato i pochi soldi di cui dispone il Vaticano per venie incontro alle esigenze dei più poveri, rischiando di dissanguarsi. E altro ancora.
Speriamo solo che finalmente tutto questo finisca e ci siano ministri in grado almeno di rispettare l’identità culturale del paese.

bruno gualerzi

Non ci si salva nemmeno con i programmi sportivi. Per gli appassionati di ciclismo attualmente è in corso la diretta di una tappa del Giro d’Italia il cui arrivo – chissà come, forse per errore – è posto a San Giovanni Rotondo, patria di San Pio… che i cronisti televisivi continuano però a chiamare, con evidente fastidio, ancora Padre Pio. E nessun accenno da parte loro alla vita del Santo, alla devozione che gli viene tributata da tutti, credenti e non credenti, ai suoi miracoli e alla sua opera. Vedrete che se a vincere sarà qualche atleta cristiano che per l’occasione si farà il segno della croce, si sposteranno subito le telecamere per non farlo notare.
Chiediamo a San Pio, notoriamente di carattere santamente sanguigno, di portare cristianamente pazienza.

Gérard

Tanti anni fa, mi è capitato fra le mani un libro su Federico Fellini con frasi e interviste del Maestro . Ebbene un letto una frase che ho pienamente condiviso ” La Chiesa cattolica ha infantilizzato gli italiani …” Quale pensiero piu giusto di questo !!! Spiega anche perchè tanti credono, come bambini, alle cose le più assurde come Padre Pio che volava per impedire agli aerei alleati di buttare bombe sul convento di San Giovanni Rotondo, ( Non ha impedito però di buttarle su Monte Cassino…), spiega anche perche accetano di subire di continuo in prima serata teleserie con suore, preti investigatori, film sulla vita di santi e avere ad ore impossibile in tarda sera trasmissioni su cose più serie oppure le discussioni sempre con ecclesiastici di mezzo, e infine sentire al telegiornale il giorno di Pasqua il giornalista sparare che la resurrezione non è un credo religioso ma un fatto storico ( senza che ci sia una protesta ! ) .

Diocleziano

”… la resurrezione non è un credo religioso ma un fatto storico… ”

Lo avrà letto sul loro sito, quando era aperto, qualche mese fa. Ovviamente tutti convintissimi che fosse normale credere che sia un fatto storico. Questo per dire quali siano i danni del condizionamento in età infantile.

Il Foa dovrebbe ricordarsi che il suo stipendio è pagato (forzosamente) da TUTTI i cittadini italiani, i quali NON sono tutti cattolici e spesso hanno gusti un po’ più evoluti. I cattolici se sono in crisi di astinenza di padripii, gesùcristi e madonne, possono sempre abbeverarsi negli infiniti canali di proprietà della Città del Male.

Gérard

La resurrezione fatto storico… era sotto il regno di Berlusca I e quando l’ ho sentito non ci credevo i miei orecchie . Non guardo piu la tv da un bel po visto che le mie nipotine ne hanno preso possesso ma quando torna Pasqua, insisto sempre per guardare il giornale tv …

Maurizio

La Resurrezione sta scritta nella Bibbia. Adesso non vorremo mica mettere in discussione anche l’Arca di Noè, le trombe di Gerico, il giardino dell’Eden e la verginità di Maria!

RobertoV

Secondo la chiesa cattolica non possono neanche avere dubbi su questo, perchè altrimenti rinnegherebbero la loro religione. San Paolo avrebbe detto: “Se Cristo non è risorto, vana è la nostra fede”.
Quindi per loro deve essere per forza un fatto storico, altrimenti dovrebbero riconoscere che la loro fede si basa sul nulla.
Devono per forza imporre una storia di stato, cioè proprio un credo religioso che deve diventare storia. Qualunque prova contro non potranno mai accettarla, pena la perdita della fede

Diocleziano

Fanno affidamento su ciò che è più solido nel popolo: l’ignoranza.
Da notare che le baggianate bibliche ormai sputt…. ampiamente, vengono comunque ristampate immutate, e se qualcuno glielo fa notare, la baggianata da verità non negoziabile cambia semplicemente di categoria, passando nel reparto ‘allegorie’…

Franco Ajmar

L’altra sera, dalla Gruber, Concita De Gregorio ha parlato di come siano aumentate le fake news e di come combatterle. Sarebbe carino ricordarle che su balle simili è fondata la Bibbia, sulla quale i Presidenti di una delle prime nazioni al mondo giurano. E’ un vizietto antico e diffuso. Come stupirsi poi se in Italia ne girano tante!

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