Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

Le istituzioni non mancano di dare segnali a sostegno dei diritti delle persone lgbt. Il presidente della Camera Roberto Fico ha annunciato, in risposta al convegno integralista di Verona, l’intenzione di organizzare un’iniziativa sull’evoluzione della famiglia e sulle famiglie omogenitoriali.

Con la discussione in Commissione Giustizia del ddl Pillon si intensificano le proteste, anche con una manifestazione davanti a Montecitorio. Si schierano contro l’approvazione della legge i parlamentari Pd tra cui Monica Cirinnà, Valeria Valente (M5S), Beatrice Brignone (Possibile).

La ministra della Difesa Elisabetta Trenta ha fatto pubblicamente gli auguri, anche con un post sui social, alla prima coppia di donne nelle Forze Armate che si è unita civilmente.

Il Comune di Bari si è costituito contro la richiesta avanzata dal Ministero dell’Interno di cancellare la trascrizione dell’atto di nascita di un bambino come figlio di due donne unite civilmente. La Procura di Bari aveva prima avanzato poi revocato la richiesta di cancellazione dell’atto, trascritto dal Comune, ma il Ministero si è opposto.

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha contestato l’organizzazione di un convegno familista e contro la legge regionale sull’omotransfobia nella sede della Regione Emilia-Romagna, da parte delle forze di centrodestra.

Il Municipio VII Ponente di Genova ha approvato una mozione della maggioranza per aderire al Liguria Pride che si terrà il prossimo 15 giugno nel capoluogo ligure. La proposta è stata avanzata da Filippo Bruzzone (A Sinistra), Giovanni Battista Sacco (Lista Crivello) e Ugo Truffelli (Pd). Hanno votato a favore anche Chiamami Genova e Movimento 5 Stelle; contrari Forza Italia, Lega e Vince Genova. La maggioranza del Municipio ha chiarito che, non potendo dare il patrocinio all’evento in quanto si terrà in una zona non di competenza, concederà il patrocinio comunque a un prossimo incontro di presentazione del pride nella sede distaccata del Municipio.

In Italia aumenta la quota delle persone che non si riconoscono in una religione, e le amministrazioni si mostrano più sensibili alle loro istanze. La maggioranza M5S all’Assemblea Capitolina ha presentato una mozione per chiedere l’istituzione di una sala del commiato laica in ognuno dei Municipi di Roma, in modo da fornire uno spazio dignitoso per le cerimonie funebri a prescindere dall’appartenenza religiosa. Hanno sottoscritto la mozione, presentata da Gemma Guerrini, 16 dei 28 consiglieri del Movimento 5 Stelle del Comune di Roma. Nella capitale esistono attualmente solo pochi spazi di questo tipo: al cimitero di Prima Porta, in quello del Verano, una sala nel X Municipio e un’altra nel III.

La Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato all’unanimità un disegno di legge per consentire di donare il proprio corpo alla scienza, dopo il decesso, per scopi di ricerca e studio. Il primo firmatario della legge è Pierpaolo Sileri (M5S).

I costi della Chiesa rimangono una spina nel fianco delle finanze pubbliche, ma nuove sentenze si muovo in senso laico. Il Comune di Livorno ad esempio è stato autorizzato a chiedere l’imposta sugli immobili per gli anni 2004-2009 a due istituti religiosi della città. Lo ha confermato la Corte di Cassazione, obbligando le scuole paritarie cattoliche a pagare l’Ici. L’amministrazione aveva già ottenuto ragione per un caso analogo, sempre relativo a due scuole religiose.

Se una riforma della normativa sul biotestamento rimane in fase di stallo, da autorevoli esponenti parlamentari arrivano appelli per cambiare la situazione. Roberto Fico, presidente della Camera, ha rimarcato che le istituzioni parlamentari devono dare una “adeguata, compiuta e tempestiva” risposta alla richiesta avanzata dalla Corte Costituzionale di implementare la legge sul biotestamento.

La redazione

2 commenti

Diocleziano

”… La maggioranza M5S all’Assemblea Capitolina ha presentato una mozione per chiedere l’istituzione di una sala del commiato laica in ognuno dei Municipi di Roma …”

La soluzione migliore, secondo me, è quella di rendere fruibile a tutte le correnti di pensiero un’unica sala, decorosa e con addobbi neutri, affinché non ci sia il solito monopolio da parte dei preti e soluzioni di ripiego per tutti gli altri. Chi vuole croci, scolapasta o unicorni invisibili se li porti da casa.

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