Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dell’Asl To4 che
ha diramato una comunicazione per far posizionare i crocifissi in ogni stanza di degenza nelle strutture gestite
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
I clericali hanno attaccato la scelta di coprire un crocifisso presente in un seggio elettorale a Signa (FI), presa legittimamente da un presidente di seggio. In particolare Susanna Ceccardi (Lega) ha ironizzato su presunte “follie elettorali toscane”. Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato, ha parlato a sproposito di “forzatura ideologica e l’ennesima dimostrazione da parte della sinistra di confondere l’integrazione con la sottomissione”.
Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, era presente con fascia tricolore all’inaugurazione di una nuova chiesa.
Nella scuola dell’infanzia “Gianni Rodari” di Sant’Antimo (NA) è sfilata in orario scolastico la statua di un santo, accolta dal personale e dagli alunni.
La redazione
Il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, era presente
con fascia tricolore all’inaugurazione di una nuova chiesa.
Vorrei vederlo, questo signore, fare il suo ingresso in paradiso
con fascia tricolore, accolto da lazzi e sberleffi.
Non oso pensare al suo ingresso all’inferno, sempre con fascia tricolore! 😆 😈
Emperor
Abbiamo inaugurato un nuovo filone letterario? 🙂
Sì Magister, immaginavo qualcosa alla Mark Twain. Delle ‘teocomics’.
Curiosa la giustificazione del direttore della ASL. Ha messo i crocifissi in tutte le stanze perché trovava disordinato che in alcune ci fossero ed in altre no. Però, poteva considerare che il disordine sarebbe stato eliminato anche togliendo i crocifissi in ogni stanza. Anzi, c’era ancora più ordine alla fine.
Falsa la solita considerazione che lo toglierebbero se a qualcuno disturba. Basta vedere le classiche reazioni per una semplice copertura per rendersene conto. Deliranti i commenti all’articolo riportato: la gente ripete a pappagallo i soliti slogan, continua a pensare in termini di religione di stato cattolica obbligatoria per tutti (mentre parla di simbolo di tolleranza ed amore) ed addirittura in un ospedale pubblico chi non vuole i crocifissi dovrebbe cambiare ospedale……..
”…Ha messo i crocifissi in tutte le stanze perché trovava disordinato che in alcune ci fossero e in altre no… ”
”… lo toglierebbero se a qualcuno disturba… ”
La logica cattolica! Ma così si creerebbe di nuovo il disordine! NO, che poi gesù piange.
Non sarebbe stato più razionale mettere solo un chiodo in ogni stanza e poi ciascuno si portava il proprio idoletto preferito da casa?
È di oggi la notizia che nel ’18 20milioni di italiani hanno dovuto rivolgersi, per le cure, al settore privato. Però nel privato non si preoccupano di attaccare gesùcristi al muro.
Il sistema sanitario italiano ha tanti problemi e sempre meno fondi, ma per fortuna ci sono persone dedite al bene dei pazienti come a questa Asl di Torino. Tra l’altro garantiscono di fare il lavoro in tempi brevi…nessun disturbo a medici e degenti. Queste sono soddisfazioni.
Ormai è più facile che il crocifisso lo tolgano negli edifici cattolici che in quelli statali.