Firenze, 27-28 settembre. Convegno: 30 anni di Laicità dello Stato. Fu vera gloria?

A trent’anni dalla storica sentenza n. 203 del 1989, con la quale la Corte Costituzionale ha riconosciuto la laicità supremo principio costituzionale, l’Uaar promuove il Convegno “30 anni di Laicità dello Stato. Fu vera gloria?”, con il patrocinio della Regione Toscana, grazie al Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università di Firenze e che il Comitato Scientifico ha strutturato con il pensiero rivolto alle battaglie per la laicità supremo principio costituzionale di Paolo Barile, cui l’appuntamento è dedicato.

Durante la densa due giorni di approfondimento si alterneranno tra gli altri gli interventi di Roberto Bin, Nicola Colaianni, Enzo Cheli, Francesco Margiotta Broglio, Luigi Lombardi Vallauri, Francesco Onida, Giovanni Cimbalo.

«Nei trent’anni trascorsi da quella storica sentenza l’Uaar ha messo in pratica il principio di laicità ogni giorno – spiega il segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Roberto Grendene – e ogni giorno ha purtroppo dovuto ricordarlo a politici, amministratori e rappresentati delle istituzioni. Con questo convegno vogliamo, sì, celebrare questo anniversario ma ancor più fare il punto della situazione per individuare lungo quali direttrici muoverci nel prossimo futuro affinché questo principio non rimanga su carta».

«Il convegno – fa eco Adele Orioli, responsabile iniziative legali dell’Uaar – cade proprio nei giorni in cui attendiamo, sempre dalla Consulta, una decisione importante in tema di autodeterminazione sul fine vita (la sentenza in merito alla liceità del suicidio medicalmente assistito), fattore così pregnante per uno Stato che da trent’anni si dichiara laico. Ed è certo singolare che un così importante anniversario, come quello di questa sentenza dagli ancora controversi profili teorici ed applicativi, sia passato pressoché inosservato e sia toccato ancora una volta alla nostra associazione, come in molte altre occasioni, il compito di provare ad accendere i riflettori su un pilastro, ancora purtroppo traballante, del nostro ordinamento».

Il programma completo del Convegno è disponibile in calce e al seguente link:

www.uaar.it/30-anni-laicita-dello-stato-fu-vera-gloria/

Per iscriversi al Convegno e per ulteriori informazioni: firenze2019@uaar.it

Comunicato stampa

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4 commenti

RobertoV

Urge una definizione chiara e condivisa di che cosa si intende per laicità perché il termine è molto vago. Uno stato che si dichiara laico dovrebbe spiegare in dettaglio che cosa intende per laicità. Perché sappiamo bene che c’è chi parla di “vera laicità” e laicismo, chi ritiene che il cristianesimo implichi la laicità, chi ritiene che il vero stato laico sia uno stato che tiene in gran conto la religione e ne accetta la morale superiore, ecc.
Uno stato che si dichiara laico e continua ad avere nella sua costituzione l’articolo 7, tutti i privilegi per la chiesa cattolica, il matrimonio concordatario, l’ora di religione nelle scuole, ritiene normale identificare italiano con cattolico, trattare valori etici con la chiesa cattolica, ritiene il crocifisso un simbolo universale e a tutela della laicità, celebra cerimonie di stato assieme alla chiesa cattolica non è molto credibile quando parla di laicità. Eppure c’è chi è convinto che questo faccia parte di una “corretta” interpretazione della laicità.

Frank

«Il convegno – fa eco Adele Orioli, responsabile iniziative legali dell’Uaar – cade proprio nei giorni in cui attendiamo, sempre dalla Consulta, una decisione importante in tema di autodeterminazione sul fine vita….

Per chi fosse interessato questo articolo spiega “Cosa cambia dopo la sentenza su Marco Cappato”:

https://www.ilpost.it/2019/09/26/cosa-cambia-dopo-la-sentenza-su-marco-cappato/

Una curiosità, qualora l’eutanasia fosse praticata anche negli ospedali italiani, sono solo io ad essere preoccupato che ci potrebbero essere persone, ad esempio, che andranno in ospedale per togliersi l’appendicite che non si sveglieranno più e persone che andranno in ospedale per farsi praticare l’eutanasia e che invece si sveglieranno senza appendicite? 🙂

Diocleziano

La seconda che hai detto sarebbe già un risultato straordinario.
(Se erano entrati in coma)

Scherzi a parte, adesso devono fare un po’ i malmostosi per salvare la faccia, poi, quando avranno realizzato quali straordinarie potenzialità nasceranno dall’assistenza ai morituri (leggi: assistenza pre-mortem e consigli per eventuali eredità…), vedrai come sapranno farla una loro conquista.

Frank

Si vanteranno pure che l merito della sua introduzione è stato loro.

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