La clericalata della settimana, 39

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Comune della Spezia che

ha intitolato un largo a Josemaria Escrivà, controverso fondatore dell’Opus Dei

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il vicepresidente del Consiglio comunale di Vercelli Giuseppe Cannata, dopo le polemiche scatenate da un suo violento post omofobo, è intervenuto in aula ribadendo di non volersi dimettere e brandendo un Vangelo.

Il neo sindaco di Riace (RC) Antonio Trifoli ha provveduto a far sostituire la targa all’ingresso della cittadina che recitava “Paese dell’accoglienza”, installata durante il mandato di Mimmo Lucano, con una che riporta la dicitura “Paese dei Santi Cosma e Damiano”, con annessa cerimonia di benedizione a opera di due parroci della zona.

Il consigliere comunale di Genova Franco De Benedictis (Direzione Italia) ha presentato una proposta per istituire una task force di vigili urbani specializzata nel multare chi bestemmia in pubblico, fino a 400 euro.

Anche quest’anno, per il giorno dedicato al patrono della Polizia, in diversi contesti istituzionali si sono svolti riti religiosi che hanno coinvolto autorità. Da segnalare la messa celebrata dentro la Questura di Venezia alla presenza del vicesindaco Luciana Colle (con fascia tricolore), il questore Maurizio Masciopinto, funzionari e agenti e il prefetto Vittorio Zappalorto. A officiare il rito in onore di san Michele il patriarca Francesco Moraglia.

Il sindaco di Scandicci (FI) Sandro Fallani ha scritto all’arcivescovo e cardinale Giuseppe Betori in previsione della visita pastorale del prelato nella zona. La visita pastorale vedrà due momenti istituzionali: un incontro sul tema del lavoro a novembre e l’accoglimento in Consiglio comunale a dicembre.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante una conferenza, ha frenato su una riforma laica del fine vita: “da giurista e da cattolico mentre non ho dubbi che esista un diritto alla vita, perno di tutti i diritti della persona, dico che è da dubitare ci sia un diritto alla morte”.

La redazione

19 commenti

Diocleziano

“… da giurista e da cattolico mentre non ho dubbi che esista un diritto alla vita, perno di tutti i diritti della persona, dico che è da dubitare ci sia un diritto alla morte… ”.
Se ho diritto alla vita ma non quello di disporre della mia morte, ne consegue che esiste solo l’obbligo di vivere. Conte spieghi: nelle mani di chi giace il diritto di disporre della mia vita? Di certo non nelle sue.

Già dire “da giurista e da cattolico” contiene un ossimoro: in quale codice delle leggi è contemplata l’esistenza di un dio? Poteva dire “da giurista e da juventino” e il significato non cambiava.

Frank

“da giurista e da cattolico mentre non ho dubbi che esista un diritto alla vita, perno di tutti i diritti della persona, dico che è da dubitare ci sia un diritto alla morte”

Sono convito che chi pronunci una frase simile dopo se ne possa dichiarare legalmente la morte cerebrale.

Frank

“Il neo sindaco di Riace (RC) Antonio Trifoli ha provveduto a far sostituire la targa all’ingresso della cittadina che recitava “Paese dell’accoglienza”, installata durante il mandato di Mimmo Lucano, con una che riporta la dicitura “Paese dei Santi Cosma e Damiano””

Un business ha soppiantato l’altro. 🙂

mafalda

La premura di Conte di prendere le distanze dal sacrosanto”diritto alla morte”, dà l’idea di quanto anche questo governo sia in balia dei vescovi, molto più che di Renzi.

Thomas

“da giurista e da cattolico mentre non ho dubbi che esista un diritto alla vita, perno di tutti i diritti della persona, dico che è da dubitare ci sia un diritto alla morte”
E’ triste sapere che colui che ha pronunciato queste parole è la stessa persona che ha ribadito l’importanza della laicità dello stato, come si può parlare di laicità quando la sua negazione al fine vita si basa sul fatto che lui sia cattolico?

Diocleziano

Thomas
”…la situazione di complessa elaborazione cognitiva in cui credenze, nozioni, opinioni esplicitate contemporaneamente nel soggetto in relazione ad un tema si trovano in contrasto funzionale tra loro… ”.
Così è descritta la ‘dissonanza cognitiva’ (v. W.P.).

Di questi casi ne sono piene le pagine delle Clericalate: sindaci, politici e militari che partecipano in veste ufficiale a cerimonie religiose. Per una volta che Conte ha accennato ai valori della laicità, tutti gli altri funzionari, con cariche più o meno elevate, tendono ad anteporre la religione all’ufficio per il quale sono pagati.

RobertoV

Bisognerebbe chiedere a Conte che cosa vuol dire per lui laicità. Perché qui sta il problema, che cosa intendono queste persone per laicità. C’è chi ritiene il cattolicesimo il promotore e la garanzia della laicità. Non a caso poi parlano di laicismo.
E, comunque, Conte ha usato quel termine solo in polemica con Salvini per l’uso pretestuoso di crocifissi e rosari, critica che è arrivata anche da parte della chiesa cattolica. Quindi direi che si è mosso in ambito cattolico, senza pretendere di uscire dall’interpretazione che la chiesa cattolica da della laicità.

RobertoV

In realtà è falso parlare di diritto alla morte, perché non è questo il problema. La sentenza Cappato pone il problema del diritto a non soffrire oltre certi limiti. L’esaltazione e idolatria cattolica della sofferenza non devono giustificare il dovere di morire soffrendo per tutti. Cioè il dovere di “gustarsi” per legge fino alla morte biologica naturale la sofferenza del morire, in qualsiasi caso perché dio ed i cattolici lo vogliono.

dissection

Esatto, come sempre, Roberto V. Questa cosa del falso problema mi sembra rientri nelle fallacie logiche, anche se non ne ricordo la definizione…

Maurizio

Conte: “L’Italia è uno Stato laico, ma io sono cattolico, quindi da giurista dico che ##€&5+ @#€& fatal system error 401 internal conflict…”.

Manlio Padovan

Pio Conte: “da giurista e da cattolico mentre non ho dubbi che esista un diritto alla vita, perno di tutti i diritti della persona, dico che è da dubitare ci sia un diritto alla morte”. Per la morte penso sappia cosa significhi.
Non ci arriva a chiedersi cosa voglia dire vivere; e non può essere che così stante la formazione che ha avuto fin da bambino che gli nega lo spirito critico…e non per nulla è seguace di padre Pio che fu <> e poi fu sempre un impostore.

Manlio Padovan

Frase saltata: un bastonatore di socialisti almeno fino al 1922. Si tratta di una citazione anche se non ricordo ora il nome di chi la fece.

Diocleziano

”… La clericalata della settimana è del Comune della Spezia che
ha intitolato un largo a Josemaria Escrivà, controverso fondatore dell’Opus Dei… ”

Ma sono arrivati tardi perché a Milano già esiste una piazzetta per il nostro eroe: piazzetta inventata, in un crocicchio ma pur sempre in centro! Vuoi mettere? Milano non si è mai fatta mancare niente in tal senso, specialmente ai tempi del celeste.

dissection

Controverso? Balaguer “controverso”? ‘Mazza, oh, che complimento! Stiamo parlando di un pazzo criminale psicopatico e sadico oltre ogni dire, degno di Torquemada se non peggio, e la Città del Male ha avuto pure l’ardire di farlo santo/beato (per me non fa alcuna differenza, trattasi di truffa intellettuale in ogni caso)! Poi si chiedono perché perdono fedeli.

RobertoV

La chiesa cattolica ha spesso fatto santi/beati persone che hanno contribuito al potere politico ed economico della chiesa, non certo per le loro qualità umane ed etiche. L’agiografia serve poi a propagandare e nobilitare personaggi diversi dal reale. L’opus dei è una setta che si muove come una società segreta che si infiltra nei centri di potere politico ed economico degli stati. Con la forma laicale (a dimostrazione di che cosa intende per laico la chiesa cattolica) da meno sospetti per nascondere i propri fini.

Frank

Josemaria Escrivà, controverso? Ma perché ha fatto anche cose buone?

Diocleziano

”… Il consigliere comunale di Genova Franco De Benedictis (Direzione Italia) ha presentato una proposta per istituire una task force di vigili urbani specializzata nel multare chi bestemmia in pubblico, fino a 400 euro… ”

Se vogliamo è qualcosa di ancor più abbietto dei rilevatori di velocità taroccati.
Ma il fine è lo stesso.

Maurizio

E chi si infila le dita nel naso, non lo vogliamo multare?!

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