La clericalata della settimana, 40: dalla Regione Umbria 75.000 euro alla CEU per oratori e parrocchie

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della Regione Umbria che

ha firmato con la Conferenza Episcopale Umbra (CEU) e l’Anci Umbria una convenzione per stanziare 75mila euro a favore della CEU e 25mila ai Comuni per attività delle parrocchie e degli istituti religiosi rivolte ai giovani

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La consigliera comunale di Cagliari Stefania Loi (FdI) ha presentato una mozione, sottoscritta dalla maggioranza, per istituire un registro dei “bambini non nati” e creare un’area cimiteriale dove seppellire gli embrioni sotto le 20 settimane anche senza il consenso dei genitori.

La Regione Toscana, per rendere omaggio ad Assisi al patrono d’Italia, ha offerto quest’anno l’olio per alimentare la lampada posta davanti alla tomba di san Francesco e ha presentato il proprio gonfalone. Presenti diversi sindaci e rappresentanti istituzionali della Regione. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha acceso la lampada durante la messa.

Dopo le considerazioni a titolo personale in radio del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti sull’inopportunità di imporre il crocifisso nelle aule scolastiche, diversi politici clericali hanno espresso la propria ostilità in nome dell’identitarismo cattolico. Il leader leghista Matteo Salvini ha insultato Fioramonti, chiedendosi se sia “un ministro o un comico”. Da Forza Italia, l’ex ministra dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha assurdamente sostenuto che il crocifisso “sta lì a ricordare che la laicità che il ministro rivendica è conseguenza diretta proprio delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa”. Mara Carfagna (FI) dal canto suo ha affermato che “indicare come un problema il crocifisso, simbolo della nostra identità, risponde ad una stantia visione ideologica”. La deputata di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Cultura alla Camera Paola Frassinetti ha ricordato che “qui siamo in Italia ed è giusto che nelle aule ci sia il Crocifisso”, aggiungendo in tono xenofobo che “i fedeli di altre religioni devono per prima cosa rispettare i simboli della nostra fede, altrimenti, se ne sono infastiditi, nessuno li obbliga a rimanere qua”.

I membri della Commissione Pubblica istruzione di Catanzaro si sono autotassati e hanno approvato a maggioranza la decisione di consegnare a tutte le classi delle scuole elementari e medie inferiori della città un crocifisso, ove non presente. L’invadenza confessionale della Commissione ha ricevuto il plauso dell’assessora alla Pubblica istruzione Concetta Carrozza.

L’assessore alla Pubblica istruzione di Bagheria (PA) Maurizio Lo Galbo ha regalato crocifissi alle scuole della città e ha lanciato un concorso rivolto alle scuole dal titolo “Ricordiamo le nostre tradizioni: il presepe”. Anche il gruppo consiliare “Avanti Tutta” di Bagheria ha voluto donare dei crocifissi alle scuole, lamentando in maniera apocalittica che “una distorta idea di laicità” rischia di portare a una “deriva dei principi e valori della nostra civiltà”.

L’Ordine degli ingegneri di Ancona ha organizzato il convegno Francesco pellegrino di pace. 800 anni dalla partenza dal porto di Ancona per la Terra Santa, dedicato a san Francesco d’Assisi, che ha garantito 3 crediti formativi professionali ai partecipanti.

Per quanto riguarda iniziative non riconducibili al clericalismo ma straordinariamente irrazionali, da segnalare come menzioni speciali due situazione denunciate dal virologo Roberto Burioni. La Regione Toscana ha dedicato una pagina del suo sito istituzionale all’omeopatia somministrata in strutture regionali. L’Università di Siena ha istituito inoltre un master sull’omeopatia, attivo per l’anno accademico in corso.

La redazione

17 commenti

dissection

Le cose sono tre: questi qua il significato della parola laicità o non lo sanno, o lo sanno ma fanno finta di niente oppure lo sanno ma preferiscono la loro versione distorta e strumentale che evidentemente gli garantisce più continuità elettorale, mantenimento dei privilegi eccetera. Indovinate qual è quella giusta…
Il lato comico, a mio avviso, è che ci stiamo avvicinando al Natale e questi ci vanno giù di cadaveri sanguinolenti come se non ci fosse un domani, si vede che più che vederlo nascere, non vedono l’ora di farlo fuori, lol.

Diocleziano

” …istituire un registro dei “bambini non nati” e creare un’area cimiteriale dove seppellire gli embrioni sotto le 20 settimane anche senza il consenso dei genitori… ”

Proporrei un’area per il seppellimento dei cervelli cattolicamente condizionati, anche senza il consenso dei proprietari. 😈

Frank

Ormai cosa ne pensino della presenza del crocifisso quelli del centro destra lo sappiamo tutti, al governo attualmente ci sono M5S e PD, che facciano una legge per toglierlo dagli edifici pubblici invece di blaterare e si sbrighino pure.

RobertoV

Purtroppo dopo le considerazioni sensate a ruota libera sul crocifisso lo stesso ministro Fioramonti ha fatto retromarcia. Lo stesso Pd è critico sul togliere i crocifissi (d’altronde è la versione più moderna della DC) ed anche a sinistra in molti sposano la propaganda della chiesa sull’interpretazione del crocifisso. Cambiano i toni, ma il risultato non cambia tra destra e sinistra. Direi quindi che non toccheranno il crocifisso, come non cercheranno di recuperare l’ICI nonostante abbiano bisogno disperato di soldi.

RobertoV

Non mi stupisce che per il 62 % degli italiani vada bene il crocifisso appeso perché da un lato corrisponde più o meno alla quota dei cattolici, dall’altro gli italiani vengono bombardati a riguardo da una propaganda falsa sul suo significato e da rigurgiti identitari. Chissà quanti sanno che non sia un simbolo genericamente cristiano, ma solo cattolico e che la laicità col crocifisso non c’entra assolutamente (probabilmente non sanno neanche che cosa voglia dire la parola laicità, visto anche l’utilizzo che ne ha fatto il devoto a padre Pio Conte).
Comunque quel sondaggio indica che nonostante tutto, oltre un terzo degli italiani non lo vuole, con buona pace che gli italiani lo vogliono e che sia un simbolo identitario italiano e di tolleranza. A meno che non si corra dietro alla pretesa di certi di distinguere in “veri italiani” e non.

Diocleziano

Il risultato effettivo del sondaggio resta un mistero: 62% di favorevoli su 800 interpellati sono quelli che hanno risposto, altri 1.100 non hanno voluto rispondere – come specificato nella nota finale – sorge quindi il dubbio che la percentuale più realistica dei favorevoli sia di circa il 25%: cioè la stessa dei cattolici praticanti. (Ho calcolato un po’ a spanne l’incidenza del 62%/800 sul totale di 1.900 soggetti).

RobertoV

Quindi togliere il crocifisso nelle scuole viene combattuto con le logiche infantili del benaltrismo (la scuola ha altri problemi di cui occuparsi nonostante questo sarebbe risolvibile facilmente e rapidamente a costo zero), mentre se ministri, assessori e deputati perdono tempo e soldi per imporre il crocifisso a tutti, questo argomento non viene considerato. Evidentemente a Catanzaro il problema principale per la scuola è mettere i crocifissi dove mancano (cosa che ovviamente ha un costo).
Sconcertanti le solite falsità sul crocifisso simbolo di tutti, tolleranza e laicità: è il simbolo della sola chiesa cattolica, non di tutti i cristiani, ne rappresenta il suo potere. E’ stato usato per combattere le altre religioni, anche cristiane, per opprimere i non cattolici, per emettere le sentenze dell’inquisizione, per uniformare obbligatoriamente gli italiani ad una religione di stato (non quindi, una libera scelta democratica delle presunte tradizioni), il racconto collegato è servito a perseguitare gli ebrei e alimentare l’antisemitismo, ed in suo nome si è combattuta la laicità, altro che sostenerla.
Terribile il richiamo ai fascisti Patti Lateranensi e l’affermazione che gli italiani lo vogliono come se un popolo possa essere visto come un unico insieme: ma se i crocifissi mancano non è forse dovuto proprio agli italiani? Se un popolo deve identificarsi in un simbolo araldico come il crocifisso ed utilizzarlo con un significato di protezione superstiziosa contro certe religioni vuol dire che non si è evoluto molto dal medioevo…..
E se il solo parlare del crocifisso crea tutte queste reazioni negative, quali speranze ci sono per l’otto per mille, per l’ICI non pagata, per l’ora di religione e per la laicità (non intesa nel senso clericale)?

Diocleziano

” …L’Ordine degli ingegneri di Ancona ha organizzato il convegno Francesco pellegrino di pace. 800 anni dalla partenza dal porto di Ancona per la Terra Santa, dedicato a san Francesco d’Assisi, che ha garantito 3 crediti formativi professionali ai partecipanti… ”

Certo che la partecipazione al convegno sul Francesco-pellegrino, nel curriculum di un ingegnere, fa pur sempre la sua porca figura!

(È quella volta che Francesco andò dal sultano,
il quale lo rispedì a casa con una pacca sulla spalla?)

iguanarosa

Infatti anche a me questa iniziativa di ingegneri, in una settimana ricca di clericalate, ha quasi “sconvolto”, più di tutti i soliti crocefissi e benedizioni assortite. L’iniziativa è di un ordine provinciale e magari la sede nazionale ha intenzione di commentare.

Diocleziano

Più che auspicabile, direi necessaria una presa di posizione a livello nazionale: crediti formativi concessi come fossero i punti fragola del supermercato, di certo non danno lustro alla professione.

Sandra.

D’accordo con te, crediti formativi agli ingegneri per vedere un docufilm …. realizzato dalla Arcidiocesi di Ancona Osimo, ma pagato dalla Regione Marche, insieme ad altre iniziative collegate all’800mo anniversario, per un totale di 60mila euro (delibera della Giunta regionale del 18 marzo 2019). Il Consiglio nazionale degli ingegneri dovrebbe esserne informato e invitato a esprimersi.

RobertoV

Ho provato a cercare una motivazione sul perché vengano riconosciuti crediti formativi professionali per la partecipazione all’evento. In cosa consisterebbe il miglioramento professionale? Conoscere i rapporti di forza all’interno della società di Ancona? Migliorare le proprie conoscenze religiose quando si ha a che fare con i preti e vescovi? Premio/incentivo per l’aver omaggiato la chiesa cattolica? San Francesco ha progettato il porto di Ancona o fondato i locali cantieri navali? Timore che non andasse nessuno senza i crediti?

dissection

Roberto V
L’ultima che hai detto.
Piacere di rileggerti, Sandra!

Maurizio

Gelmini: “il crocifisso sta lì a ricordare che la laicità è conseguenza diretta proprio delle radici cristiane dell’Italia e dell’Europa”.
Mi faccia un esempio.
“…la presa di Porta Pia…?!”

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