La clericalata della settimana, 42: Berlusconi, Meloni e Salvini firmano manifesto pro life e no gender

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è di Silvio Berlusconi (Forza Italia), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Matteo Salvini (Lega) che

hanno sottoscritto a Perugia un manifesto di alcune associazioni integraliste, dai toni anti-gay e familisti, durante un incontro per la candidatura alle regionali umbre di Donatella Tesei

Berlusconi per l’occasione ha proclamato con un tweet che per “noi credenti” i diritti “ci sono stati dati da chi ci ha creato”. Salvini ha promesso che “rimetteremo al centro il diritto alla vita”, Meloni ha chiarito che “Dio, patria e famiglia sono ciò che ci definiscono”. Il manifesto è stato sottoscritto anche da altri candidati di centrodestra, come la stessa Tesei e Claudio Ricci.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Durante il comizio delle destre in piazza San Giovanni a Roma sabato scorso, dove erano presenti Berlusconi, Meloni e Salvini, in particolare Giorgia Meloni si è distinta per i toni integralisti. L’esponente di Fratelli d’Italia ha rivendicato di essere “una donna”, “una cristiana”, “una madre e non me lo toglierete”, scagliandosi contro le coppie gay e i concetti di “genitore uno e genitore due”. “Qui difenderemo la nostra identità: difenderemo Dio, patria e famiglia”, ha aggiunto dal palco, “fatevene una ragione”. Dal canto suo Matteo Salvini ha intimato con fare xenofobo: “Se non ti piace il crocifisso, non ti piace il presepe e non ti piace San Giovanni, torna a casa tua”.

La Giunta regionale del Veneto ha riservato 400mila su 1,4 milioni di euro alla ristrutturazione delle scuole private. Lo stanziamento complessivo è stato proposto dall’assessore all’Istruzione Elena Donazzan e si potrà ottenere tramite bando.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ad Avellino per un convegno organizzato per i cento anni dalla nascita del democristiano Fiorentino Sullo, ha cercato di accreditarsi come riferimento per i politici cattolici. Secondo Conte l’azione politica deve ispirarsi ai valori “che la tradizione politica del cattolicesimo democratico ha elaborato nel XX secolo”.

A Ginosa (TA) l’amministrazione ha inaugurato, con benedizione religiosa, un monumento in piazza dedicato alle vittime degli incidenti sul lavoro. Diverse autorità si sono quindi recate al monumento per i caduti di guerra e poi presso una chiesa per la cerimonia dedicata.

L’amministrazione di Niscemi (CL) ha inaugurato un monumento a forma di croce in ricordo della frana che ha colpito un quartiere, con la benedizione da parte di alcuni sacerdoti.

Il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO) Filippo Anelli, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che consente entro certi limiti il suicidio assistito, ha chiarito che “il medico […] non compirà l’atto fisico di somministrare la morte” e che “una legge dello Stato dovrà trovare una terza persona (come ad esempio un pubblico ufficiale) per raccogliere la volontà suicidaria”. Questa è la linea recentemente emersa dalla Consulta di bioetica della Federazione.

La redazione

12 commenti

Manlio Padovan

“L’amministrazione di Niscemi (CL) ha inaugurato un monumento a forma di croce in ricordo della frana che ha colpito un quartiere, con la benedizione da parte di alcuni sacerdoti.”

Simboli

Appartiene alla storia dell’uomo, fa parte del suo carattere antropologico e ciò credo lo distingue dagli altri animali, l’abitudine di usare simboli per indicare idee, concetti, fatti importanti o per brevità o per richiamare immediatamente l’idea o per un più esplicito significato come a sottolineare l’importanza della cosa cui ci si riferisce il pensiero.
Il simbolo, ovviamente e per quegli scopi, deve necessariamente essere immediatamente percepibile, deve essere di brevissimo aspetto, deve richiamare concretamente l’idea della cosa che rappresenta e sottolinearla con efficacia la più plastica possibile.

Idea da trasmettere Simbolo che la rappresenta
Maschio pantaloni
Femmina gonna, reggiseno
Amore cuore, fiore
Scuola alunno con cartella
Osteria fiasco di vino, oste
Trattoria, ristorante cuoco
Pace colomba, ulivo, calumet
Agricoltura falce, zappa, vanga
Industria ciminiera, gru
Artigianato martello, scala
Guerra fucile, carro, cannone, ascia
Fortuna donna bendata
Ricchezza oro, denaro, melagrana
Giustizia bilancia
Fame un bimbo sformato e panciuto
Sazietà pane, bistecca
Intolleranza, fanatismo uomo, donna impalati
Delinquente un ammanettato
Schiavitù un incatenato
Salute una persona in esercizio fisico
Antisemitismo naso pronunciato
Fratellanza giro tondo di persone
Unità politica, patria bandiera
Sapienza corona d’alloro
Lutto colore nero
Lentezza lumaca
Area marina barca, nave, vacanzieri
Freschezza acqua, verdura, frutto
Vecchiaia capelli canuti, rughe
Testardaggine asino
Ferocia tigre, leone
Viaggi treno, aereo, bici, auto
Barbiere forbici
Cultura libro
e nessuno, proprio niuno, ha mai avuto alcunché da ridire ne lo munno toto.
Cosicché, se tanto mi dà tanto, e generalizzando per rispettare lo spirito dell’uomo:
Odio un uomo o una donna crocifissi
ma la donna ha diritto di cronaca solo se non si è affetti da misoginia.
Nota: odium è espressione inventata dai prelati, nell’alto medioevo, per definire il rapporto con chi non apparteneva alla cerchia dei fedeli di Cristo…e non lascia adito a dubbi sulle intenzioni o a dubbie interpretazioni di significato.
“Le parole che hanno un senso e un contenuto non sono parole assassine.” (Simone Weil)
Cvd…ma non per gli stolti che non vogliono capire, ciarlatani infami e squallidi.

P.S. Chiedo agli amici uaarini: che sia il caso di completare l’elenco, magari modificato, e farne un documento che, in occasione di una clericalata che il blog ci presenta, venga da chi di noi lo voglia, inviato via mail o posta ordinaria al buffone autore della clericalata soprattutto quando il crocifisso viene spudoratamente indicato come simbolo di pace, di fratellanza, di amore, di benevoli cazzate fideistiche?
Se vi va ditemi la vostra opinione.
Grazie

Manlio Padovan

Purtroppo non ho pensato di mettere i due punti dopo l’idea per separarla dal simbolo che le compete; lo spazio che io avevo previsto non è stato rispettato nel copia/incolla, ma mi pare che sia chiaro lo stesso.

Diocleziano

”…Berlusconi per l’occasione ha proclamato con un tweet che per “noi credenti” i diritti “ci sono stati dati da chi ci ha creato”. Salvini ha promesso che “rimetteremo al centro il diritto alla vita”, Meloni ha chiarito che “Dio, patria e famiglia sono ciò che ci definiscono”…”

Silvio e Salvini: che maestri di vita! Olgettine, minorenni e Papeete boy.
La Meloni non so a quale categoria vegetale appartenga… lasciamola nell’orto.

iguanarosa

Evidentemente pensano che queste farneticazioni fondamentaliste aiuteranno per il test elettorale in Umbria e per quelli futuri. Vedremo.

RobertoV

Berlusconi: per “noi credenti” i diritti “ci sono stati dati da chi ci ha creato”. Peccato che poi abbiamo avuto bisogno di millenni per vederli riconosciuti solo in alcune nazioni al mondo. E che non li avremmo se a comandare fosse stata la chiesa cattolica.
“Se non ti piace il crocifisso, non ti piace il presepe e non ti piace San Giovanni,” ha intimato Salvini, “torna a casa tua.” A me non piace il crocifisso sia per questione estetiche, ma soprattutto perché lo vedo come simbolo del potere e dell’oppressione della chiesa cattolica, non mi piace San Giovanni (quale poi degli n- ?) perché un idolatrato santo cattolico, mentre sono indifferente ai presepi, ma contro l’ossessione e la sua diffusione al di fuori delle chiese, quindi dovrei tornare a casa mia? Se inteso nel senso di nazione (Padania o Italia ?), da cittadino italiano sarei curioso di sapere quale sarebbe la mia nazione dove dovrei andare, oppure intendeva che mi dovrei chiudere in casa e non uscire più per non disturbarli?
Certo che essere orgogliosi del concetto “Dio, patria, famiglia”…. Si sentono proprio sdoganati anche se si difendono sostenendo che il motto sia di Mazzini. Però il dio dell’anticlericale Mazzini non è il loro ed è il come è stato usato storicamente che li qualifica.
Non si finisce mai di imparare sulla stupidità umana (in effetti Einstein la considerava infinita) adesso conosco questo famoso piano Kalergi. Credevo fosse l’uscita di qualche pazzo complottista di destra ed invece ci credono proprio anche i loro capi ….

Diocleziano

Questi politici dovrebbero sostenere un esame di ‘democrazia elementare di base’, se non lo superano LORO devono andare a casa. Per sempre.
Altro che dare il voto ai sedicenni e toglierlo agli anziani: si deve pretendere che chi entra in politica ne sia degno e si guadagni la paga. Ma qui siamo alle prese con veri e propri disabili cognitivi.

iguanarosa

Secondo il mio punto di vista, la più grave di questa settimana, a parte le solite farneticazioni dei politici, sono i finanziamenti alla ristrutturazione delle scuole private. Viste le condizioni generali delle scuole pubbliche, l’iniziativa dell’assessore regionale veneto Donazzan, la etichetto come immorale.

RobertoV

Certo che dare ben 400000 Euro di ristrutturazione alle scuole private su 1.4 milioni è veramente tanto. Ma che privato è quello che per sopravvivere ha bisogno di continui finanziamenti pubblici? Ci hanno sempre raccontato del privato che è efficiente rispetto al pubblico e poi vediamo questo privato che senza i soldi pubblici non riesce a sopravvivere.
Forse l’efficienza sta nello spillare soldi pubblici. Cioè abbiamo un privato assistito che vive di soldi pubblici. Bello fare il privato così: gli utili me li tengo, coi vantaggi di essere privato, mentre i debiti li scarico sulla comunità. Giustificano la cosa raccontando che comunque il pubblico costerebbe di più, però poi i nostri politici dimostrano che i conti non li sanno proprio fare (o semplicemente sanno che i loro elettori sono degli incapaci a cui possono raccontare qualsiasi panzana per coprire i loro interessi e intrallazzi).
Un ‘altra giustificazione è sulla pluralità, ma che pluralità si garantisce con un sostanziale duopolio, in cui stato e chiesa cattolica si accordano e si sostengono tra di loro? Pensando poi che quel tipo di dualismo è già incluso nel pubblico visto che la chiesa cattolica è ben presente nel pubblico con la sua ora di religione, i suoi insegnanti di religione obbligatoriamente assunti dallo stato e con i suoi numerosi fedeli militanti, tipo CL, presenti nelle strutture pubbliche, con le sue messe, benedizioni e visite pastorali?
In realtà vogliono la libertà di indottrinare e guadagnare, facendosi pagare i costi dalla comunità e facendosi proteggere dallo stato perché nulla cambi nel tempo.

Diocleziano

Mi domando se sia lecito regalare soldi così, senza uno straccio di rendicontazione, perché sai, sarebbe anche troppo facile che gli stessi soldi prendano altre strade o altri impieghi…

pendesini alessandro

Non mi ricordo quale della « commedia dell’arte » o « l’arte della commedia » è d’origine italiana »?…..Alberto Sordi (ma non solo !) ha ben parodiato il comportamento –subdolo, ipocrita e arrivista….- di certi politici e dominanti made in Italy…..

-Domanda a bruciapelo :
Da quando abbiamo smesso di credere nel mito degli “adulti consenzienti” come risultato della crescente “infantilizzazione” delle nostre società?

P.S. -La questione fondamentale della politica non è quella della verità, ma del modo in cui formiamo collettivamente giudizi basati su verità di fatto, dobbiamo chiederci : cos’è un mondo in cui vivono individui per i quali la distinzione tra vero e falso non ha più alcuna pertinenza ? Come possiamo fare ancora “mondo comune”, dove ognuno si evolve in un mondo di dubbio permanente, dove nessuno sa se il suo interlocutore sta mentendo o no ? La postverità si attacca l’immaginario sociale. Crea una finzione, ma – contrariamente alla narrativa produttiva (artistica o sociale) – non cancella il reale, lo distrugge !

Diocleziano

Come è possibile avere una società di individui razionali e consapevoli se si permette che sistematicamente una generazione dietro l’altra passi per le mani di chi ne condiziona per sempre il modo di ragionare? Come potrà essere razionale un individuo che crede fermamente che il suo dio è stato generato da una donna terrestre ‘fecondata’ da un essere di natura indefinita? E così per tutti i dogmi imposti da una organizzazione che si ritiene superiore allo Stato. L’infantilizzazione della società è imprescindibile dalla presenza della religione; solo in uno stato mentale alterato si può prendere sul serio tutto l’apparato scenografico mostrato dalla chiesa, dare credito ai magheggi messi in scena sull’altare, rispettare certe scelte di vita come la clausura. Purtroppo c’è una verità nella teoria dalla ‘montagna di m***a’, che afferma essere necessario più lavoro per eliminarla di quanto ne sia stato necessario per realizzarla.

RobertoV

Sul Le Scienze di novembre sarà dedicato un intero numero a questo argomento. Utilizzando anche le prove raccolte nelle neuroscienze.
Nel numero di ottobre viene segnalato anche un libro potenzialmente interessante: “Disinformazione scientifica e democrazia”.
Purtroppo le nuove tecniche informative tramite internet potenziano gli effetti negativi e le possibilità di disinformazione e manipolazione della realtà.
Qui in Italia tali effetti sono pesanti grazie al basso livello culturale, al provincialismo ed alla secolare distruzione della capacità critica ed esaltazione del principio di autorità, al clientelismo ed alla mancanza di assunzione di responsabilità, attività in cui la chiesa cattolica ha avuto un ruolo importante.

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