La clericalata della settimana, 47: Gabriele Toccafondi ha presentato un emendamento per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è di Gabriele Toccafondi (Italia Viva) che

ha presentato un emendamento al Decreto Scuola, approvato dalla Commissione Istruzione e Lavoro, per un nuovo concorso per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica, da svolgere in accordo con la Conferenza episcopale italiana

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La Giunta di Trieste ha intenzione di modificare il Regolamento degli asili nido comunali in senso confessionalista, imponendo un crocifisso in ogni aula.

Il presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse, ha lanciato un bando per premiare le scuole medie del territorio che allestiranno presepi con materiali riciclati facendo con un proclama confessionalista. Nella comunicazione agli istituti ha specificato che il presepe, per poter concorrere, deve “contenere simboli della nostra Religione CRISTIANA proprio quelli che qualcuno vorrebbe togliere dalle scuole!” – in maiuscolo.

Il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, ha negato all’associazione “Per Eluana”, presieduta da Beppino Englaro e attiva nella sensibilizzazione sul fine-vita, una sala istituzionale per un evento. Secondo il primo cittadino udinese concederla sarebbe infatti una forma di “propaganda” di “cose illegali”.

La Regione Sicilia ha stanziato 32 milioni di euro per la riqualificazione di 161 teatri: tra i beneficiari non solo Comuni, enti pubblici, scuole, enti no-profit, imprese private ma anche parrocchie.

Il sindaco di Biella, Claudio Corradino, e quello di Ponderano, Roberto Locca, erano presenti con fascia tricolore alla messa presso il santuario di Oropa per il rito della pulizia dell’effigie sacra della Madonna.

Per l’inaugurazione del piazzale Monte Rea nel quartiere Opicina di Trieste, dopo lavori di ristrutturazione, si è tenuta la benedizione da parte del parroco. Presente anche il sindaco Roberto Dipiazza, che con gli altri è stato coinvolto in un canto religioso.

La redazione

11 commenti

Diocleziano

“…La clericalata della settimana è di Gabriele Toccafondi (Italia Viva) che
ha presentato un emendamento al Decreto Scuola, approvato dalla Commissione Istruzione e Lavoro, per un nuovo concorso per l’immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica, da svolgere in accordo con la Conferenza episcopale italiana…”
In spregio alle regole sindacali e ad alcuni princìpi costituzionali.
Cognomen-omen.

RobertoV

Toccafondi nasce come berlusconiano, poi il partito clericale Ncd di Alfano, adesso è con Renzi a dimostrazione di quanto Renzi sia di sinistra. È un cattolico considerato vicino a comunione e liberazione. Deve fare favori ai suoi amici coi soldi di tutti. Proprio indispensabili altri professori di religione cattolica…. Poi mancano i soldi per l’istruzione.

Gérard

Questo personaggio è un buon esempio di cosa è un uomo politico italiano oggi : una banderuola senza vera opinione personale che va dove il vento tira dunque dove sono i suoi interessi personali . Non serve gli elettori ma invece si serve di loro e loro voti . Ma ovviamente sempre dalla parte della Chiesa cattolica .

Diocleziano

”…Il presidente della Provincia di Rieti, Mariano Calisse, ha lanciato un bando per premiare le scuole medie del territorio che allestiranno presepi con materiali riciclati… ”
Il Calisse sfonda una porta aperta, in fatto di materiale riciclato cos’altro più della mitologia cristiana: di donne terrestri fecondate da déi olimpici et similia ne abbiamo a bizzeffe; i bimbetti nati da vergini non si contano; stelle e astri in funzione di gps… ho dimenticato qualcosa?
A questo punto però i bravi genitori cattolici devono spiegare correttamente come stanno le cose, altrimenti mentirebbero agli ignari figlioletti, mentendo anche a sé stessi. Il che non è bello.

PS. Dopo la befana, smaltire il tutto correttamente nella ‘carta’ e nella ‘plastica’… 😛

dissection

O nel fuoco inestinguibile della Gehenna… nel quale ci butterei anche loro

mafalda

In fondo non è colpa di sindaci o assessori mentecatti che emanano bandi per avere presepi CRISTIANI (vorrei sapere com’è fatto un presepe non cristiano…); la responsabilità è di chi a scuola, accoglie queste richieste, alimentando polemiche e tensioni. A scuola il presepe non si fa, punto.

Diocleziano

Mafalda,
sua Banalità ha lanciato un appello perché si facciano presepi ovunque e “…di allestirlo nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri, nelle piazze…”

E perché non allestirne uno nell’appartamento del Bertone?… potrebbe accogliere una rappresentazione di tutta la Palestina. 😛

Sandra.

Nemmeno i papi hanno mai fatto il presepe in piazza. Da quanto ho letto sull’archivio storico della Stampa, il primo ad avere un presepe fu Pio XII, che se ne era portato uno con 22 statue lignee dalla Germania (poi Andreotti gliene regalò un altro, in vetro di Murano), e lo faceva allestire nel suo appartamento, insieme a un alberello per metterci i regali per i nipotini. Fino al papa polacco il presepe continuò a essere allestito dentro, fu solo dagli anni 80 che cominciò l’allestimento in piazza con presepe e abeti di 20-30 metri, inizialmente sotto critiche feroci di ambientalisti (e un articolo di Federico Zeri che deplora il disboscamento, e parla di frane smottamenti e vittime dell’incuria del territorio, 30 anni fa).
La cristianità c’entra poco, il presepe e l’albero da esibire sono più figli del consumismo che della fede. Non è la fede che si rafforza con un gesù bambino per famiglia per scuola per piazza, è solo una specie di invidualismo indentitario. Stupisce un po’ (!) che il papa ecologico incoraggi lo spreco e questa pagana ridondanza di statuine. E il papa che condanna le fake news sa di certo che avendo barato Luca sul censimento, tutta la sua narrazione del viaggio e della nascita tra pastori è una bufala gigantesca!

mafalda

Ho sentito l’editto di sua maestà bergoglio e spero che ci sia un’invasione di sardine e, non sarebbe male, di ambientalisti, in piazza San Pietro. Pensi ai suoi problemi finanziari, il papa, possibilmente senza venire a batter cassa ancora da noi.
ps: posso assicurare che una scuola addobbata senza simboli religiosi è molto più bella di una scuola traboccante presepi, anche se può costare una mezza gastrite a chi si batte per averla.

RobertoV

Veramente sconcertante questo appello del papa ai cattolici ad invadere i luoghi pubblici, piazze, scuole, posto di lavoro, ospedali, ecc. Con buona pace della laicità. Siccome ai cattolici italiani piace il presepe, sono idolatri, allora devono piazzarlo ovunque, con buon pace degli altri, che risultano intolleranti se si oppongono a questa pretesa. E pensare che questa ossessione spacciata per tradizione secolare é invece recente.

Diocleziano

O tempora! O mores! E pensare che i cosiddetti ‘dottori della chiesa’ diventavano tali saccheggiando Platone e Aristotele… oggi, questi qui, vorrebbero diventarlo con le statuine di gesso e la Misericordina! Oh pora numm…

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