“Si tratta di una sentenza importante che potrebbe costituire un interessante precedente anche per il nostro paese dove, nonostante l’accesso all’aborto sia formalmente riconosciuto è spesso e volentieri svuotato dall’interno a causa degli altissimi tassi di obiezione di coscienza dei medici”. Così Adele Orioli, responsabile iniziative legali dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), in merito alla sentenza della Corte europea dei diritti umani che ha accolto la richiesta di rimborso presentata da una madre e una figlia dell’Irlanda del Nord costrette, sette… Leggi tutto »