Emergenza coronavirus: riaprono le chiese. Uno scandalo, in barba alla legge

«Sembra proprio che di indipendente e sovrano sul suolo di questo paese ci sia solo quello stato nello stato che è la Chiesa. Che non esita a contravvenire a provvedimenti sanitari che valgono per i comuni mortali. E, peggio ancora, che di fatto istiga a commettere reati e a mettere in pratica comportamenti contrari alla tutela della salute pubblica e in particolare delle persone più deboli. Il Presidente della Repubblica è stato chiaro: “L’Italia sta attraversando una condizione di difficoltà” e “nel comune interesse” non si aspetta “mosse che possono ostacolarne l’azione”. Perché dunque Mattarella non rivolge lo stesso monito alla Santa Sede?».

Così Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), in merito alla decisione del cardinal vicario di Roma, Angelo de Donatis, che ieri ha revocato il decreto di chiusura delle chiese parrocchiali della capitale.

«Non si capisce peraltro quali spazi vi siano nel decreto per l’apertura delle parrocchie», prosegue Grendene: «All’articolo 3 c’è scritto che “sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2”, e le chiese non ci sono. Sarei poi curioso di sapere come funziona l’autocertificazione per chi dichiara di voler andare in parrocchia: non mi risulta che tale spostamento sia giustificabile con “comprovate esigenze lavorative”, “situazioni di necessità”, “motivi di salute” o “rientro presso il proprio domicilio”».

«Il Concordato e la sua allegra applicazione mettono insomma a repentaglio la salute degli italiani. Tutele speciali e margini di libertà privilegiati alla Chiesa costituiscono una violazione del principio di laicità e dell’uguaglianza di tutti i cittadini: il governo – conclude Grendene – imponga la chiusura delle chiese e denunci unilateralmente il Concordato inverando l’articolo 3 della Costituzione. Siamo tutti differenti, ma ci devono essere garantiti gli stessi identici diritti. E ovviamente anche gli stessi identici doveri».

Comunicato stampa

41 commenti

laverdure

Ma almeno l’amuchina nell’acqua santa,la mettono ?
Il prete porta i guanti sterili quando distribuisce l’eucaristia ?

dissection

Mmmmmh. I guanti sterili servono più che altro a proteggersi, se l’esterno è contaminato, può contaminare. Piuttosto, a proposito di preti e guanti sterili, mi verrebbe in mente un altro uso… ;D

Franco Ajmar

Al pronto soccorso dovrebbe essere richiesta un’autocertificazione con la quale il paziente dichiara di non essere andato a messa: in caso contrario gli viene rifiutato il ricovero e fornito l’indirizzo della chiesa più vicina.

mafalda

Bravo, queste dovrebbero essere le frasi da mettere sulla pubblicità UAAR.

dissection

Suggerirei anche pronto soccorso vietato di default ai preti. Che vadano negli ospedali privati cattolici, in caso di infezione, o che SI RITIRINO IN PREGHIERA, il loro dio li guarirà, nevvero? Perché dovrebbero contribuire a venire a intasare le strutture pubbliche piene di laicisti miscredenti?

mafalda

Il gesuita ordina e viene subito accontentato. Non sia mai che perdano i soldi delle offerte o la fede di qualcuno che si sveglia grazie al coronavirus. I preti si ritengono speciali, immuni dalle leggi, come diceva il marchese del grillo “Io sono io e voi non siete un…”. Hanno dimostrato ancora una volta tutta la loro ipocrisia, e soprattutto l’indifferenza per il vero benessere della persona, la salute. Ora vediamo se Mattarella farà una dichiarazione, visto che non ha problemi a farlo in caso di altre persone.

Diocleziano

In effetti un grave stato di necessità per andare in chiesa ci sarebbe: sono persone vittime di un condizionamento psichico irreversibile. La chiesa li ha rovinati, ora la chiesa paghi i risarcimenti: sua Banalità sia incriminato di attentato criminale alla pubblica salute, anche per l’invito ai preti ad andare presso i malati (!). Il Campidoglio chiuda d’autorità e immediatamente le chiese, non è ammissibile che una organizzazione straniera si imponga in Italia.

Su Avvenire di oggi la notizia che la ‘cei’ ha stanziato 10,5milioni di euro per l’emergenza: orpo! che sforzo! E a chi sarebbe devoluto questo tesoretto? Magari a un ospedale gestito da loro stessi?…

E non posso non sottolineare la risibile performance di un anziano prelato milanese che, con telecamera al seguito, si è esibito in una toccante invocazione a una statua di tolla dorata sul tetto del duomo. Bah, che dire!

Sandra.

Leggo sul Messaggero di ieri che i Buddisti italiani hanno donato 3 milioni su 13 percepiti con l’8/mille per l’emergenza coronavirus. Nello stesso articolo si legge che anche la Chiesa cattolica ha dato una parte, solo che loro scrivono che hanno dato 10 miliardi!!! Un solo commento, per fortuna di qualcuno che sa che la parte corrisponde a una frazione.

Diocleziano

Cinque giorni fa: « … Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha donato 100mila euro a Caritas Italiana per un primo significativo soccorso in questa fase di emergenza… » da ‘Il Messaggero.

Come dicevo, si autoregalano i soldi. E hanno anche il coraggio di definirlo “significativo soccorso”! Alla fine della pestilenza, quanto gli avrà reso in termini monetari tra donazioni, SSN ecc.?

lapacenelmondo

Peggio, molto peggio: qualche giorno fa il papa stesso, durante la sua messa quotidiana, si augurava che i preti “trovassero il coraggio di uscire” per portare ai malati la comunione. E, aggiungo io, per uscire da casa dei malati con una bella vagonata di virus da spargere a piene mani, sicuramente per ragioni di strettissima necessità.
Siccome mi pareva una bufala ho cercato in rete e ho avuto conferma diretta dal sito dell’Avvenire.
E’ appena del caso di notare che nessuno in Italia ne ha parlato, mentre la stampa francese – da cui ho scoperto la notizia – ha tranquillamente fatto notare che il papa si muoveva esattamente in direzione opposta alle indicazioni governative.
Ho provato a far girare la notizia, che metteva in pericolo le persone e andava contro ogni buonsenso ancor prima che contro al decreto, ma nessuno pare abbia avuto interesse a parlarne. Che le chiese riaprissero, a questo punto, non mi meraviglia più di tanto visto che l’andazzo già era prevedibile dopo questa bella pensata del papa.
Ora: se qualcuno ha piacere di fare il martire rischiando di suo e basta, lungi da me. Contento lui, contenta io. Il problema è che qui per il desiderio di martirio di qualcuno si mette a rischio la salute di tutti, anche di coloro che vorrebbero salvaguardarla e che magari mettono la salute fisica prima di quella spirituale.
E’ tanto difficile capire che, in uno stato laico quale ufficialmente siamo, le leggi dello stato vengono prima e quelle della religione vengono dopo? Perché non c’è una presa di posizione fortissima del governo che inviti la santa sede a piantarla, senza troppi giri di parole, di giocare con la salute dei cittadini?

mafalda

Infatti nessuno ne parla, i giornali online sono muti oppure riportano la notizia come se fosse una cosa normale. Altro che clericalata, altro che quel pazzoide di sgarbi, è una vera gara a chi è la prostituta migliore che deve rispondere al suo magnaccia. Bergoglio va denunciato. Le parrocchie devono essere aperte, dice un pincopallino tonacato di cui ho scordato il nome, per curare anche la fede dei PICCOLI! Sono semplicemente ripugnanti.

dissection

mafalda
E pure odiosi e dannosi. Per curare la fede distruggono la psiche e mettono a repentaglio la salute fisica. Il covid gli fa un baffo, a loro.

dissection

Sì, è molto difficile da capire, per l’italiano medio(cre) cattolico apostolico, ecco perché c’è e continuerà a esserci bisogno dell’UAAR, visto che oltretutto i politici, che dovrebbero rappresentare tutti, fanno invece a gara a chi è più papista del papa.

Diocleziano

lapacenelmondo,

su “Il Tempo” di oggi:
«Viva papafrancesco che sfida ogni virologo»

“La Verità” (!)
«La scienza autentica conosce i suoi limiti», parola di Ruini.
(Ce li dica questi limiti, son tutt’orecchi)

Parrebbe che la chiesa abbia deciso di rimettere in riga la scienza!

RobertoV

Interessanti le varie affermazioni:
1) il papa, noto virologo, ha detto che non sempre le misure drastiche funzionano
2) Avvenire riporta che la chiusura delle chiese era stata decisa senza che glielo avesse chiesto il governo per senso di appartenenza alla famiglia umana. Evidentemente non se ne considerano più parte o se ne fregano degli altri per tutelare i propri interessi. Grave se vera l’affermazione che il governo non glielo avesse chiesto.
3) l’arcivescovo Zuppi dice che la chiusura non era per arrendevolezza, cedevolezza verso il governo. Cioè continuano a non considerarsi tenuti al rispetto delle regole di uno stato laico ed anche molti dei loro fedeli lo considerano normale. Rispettare le regole dello stato sarebbe arrendevolezza. Purtroppo lo vediamo dai privilegi, dalla sanità, dalla scuola e dalla politica. Si considerano sempre uno stato nello stato. Però, passano sempre alla cassa dello stato laico.

mafalda

Già c’era poca gente che andava in chiesa, manca solo che quei pochi si rendano conto che tanto è inutile, oppure che si può pregare da casa, e i preti sono finiti. Spero tanto che la pandemia faccia prendere coscienza ai cosiddetti credenti che dio è una balla e voglio vedere se qualcosa cambierà negli islamici, dopo che i loro cari riempiono a migliaia le fosse comuni.

pendesini alessandro

Mi ricordo avere preso nota (se non vado errato da fonti UAAR) che per la chiesa cattolica la democrazia –o leggi democratiche- non contano perchè è un’istituzione di origine umana, la chiesa reclama un unico potere, quello personale del papa che si è autoproclamato, o spacciato per ministro della divinita portavoce diretto di dio in persona…..dicono !
Vi siete già chiesti perché la Chiesa non firma mai le Leggi ?
Per un esecrabile motivo di principio che attiene alla natura totalitaria del cristianesimo/cattolicesimo : la Chiesa non deve MAI accettare una legge dettata da altri uomini : se un papa lo facesse, qualunque sia il contenuto della legge, allora significherebbe un’autorità superiore alla Chiesa, superiore a quella del papa, ovvero un’autorità superiore a dio, cosa inaccettabile per la madre di ogni teocrazia.
Per un papa quindi è assolutamente vitale ribadire il concetto di essere un potere ultraterreno di origine divina, eterea e quindi superiore a quello di qualunque altro sulla terra. E questo le da lo spudorato potere dittatoriale di decidere unilateralmente cosa sia eticamente lecito accettare o di rifiutare SIC !….La « democrazia », alias teocrazia, nel Bel Paese deve imperativamente essere reinventata !…. Una utopia ?

«La scienza autentica conosce i suoi limiti», parola di Ruini…..
Al quale rispondo che dobbiamo aver fiducia nella scienza non perché offre certezze, o verità grande V, ma proprio perché non ne ha.

Diocleziano

Pendesini
Ricorderai che nelle interminabili discussioni sul loro sito emergeva che ritenevano essere la scienza qualcosa che poteva essere pilotata o manipolata a piacere. Abituati alle balle della religione, che le verità se le inventa secondo le circostanze, pensano che ciò sia possibile anche con la scienza.
.
Fatti una risata con questo:
‘L’aneddoto di papa francesco sulla morte’ su YouTube. Illuminante!

pendesini alessandro

L’epistemologia ha come compito di comprendere la scienza, ma non di fondarla. È la scienza della natura che contiene l’epistemologia (da cui il termine “epistemologia naturalizzata”) e non viceversa come vorrebbe la tradizione. Non si tratta quindi di giustificare razionalmente le teorie scientifiche, ma di migliorare “la comprensione delle catene di causalità e implicazioni che collegano il bombardamento delle nostre superfici sensoriali con la nostra teoria scientifica”. Questa nuova epistemologia, che non è né fondamentale né puramente descrittiva, mira a sapere come l’uomo arriva alla scienza a partire dall’informazione sensoriale, e questo usando i risultati della scienza accertata, ad esempio come per cio’ che riguarda l’acquisizione del linguaggio o alla neurologia della percezione, ecc……
NB : -Che tale dottrina scientifica confermata si sia rivelata parzialmente inadatta o incompleta, si ! –come è sempre incompleta e imperfetta qualsiasi teoria- ma NON è mai successo che si sia dimostrata falsa !

lapacenelmondo

E la storia continua:

(ANSA) – ROMA, 15 MAR – Questo pomeriggio Papa Francesco ha lasciato il Vaticano in forma privata e si è recato in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera alla Vergine, Salus populi Romani. “Successivamente, facendo un tratto di Via del Corso a piedi, come in pellegrinaggio, il Santo Padre ha raggiunto la chiesa di San Marcello al Corso” per pregare per “la fine della pandemia”. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.

Avrà avuto l’autocertificazione, come tutti noi che dobbiamo avercela anche per andare a fare la spesa? E quale delle ragioni di stretta necessità avrà barrato?

Io ci scherzo, ma quest’uomo sta dando un messaggio pericoloso: le ragioni della fede vengono prima di quelle sanitarie. Ripeto, va bene se uno decide di impostare in questo modo le sue scelte personali; ma qui sembra non capire – o fregarsene – che in questo caso le scelte di ognuno possono danneggiare altri.

Maurizio

Nell’autocertificazione il Papa ha barrato la voce “motivi di salute”. Mentale.

mafalda

L’immagine è tutto, mio caro. Non sia mai che le televisioni italiane non parlino di lui con toni adoranti. Parassita medievale.

Diocleziano

Aspettate che si possa collegare direttamente un contagio al comportamento criminale di costui, e poi vedremo che figura di m****!

Franco Ajmar

Spesso le storture della Chiesa sono imputate a chi la governa, il Papa in primis. E su questo c’è poco da aggiungere. Quasi sempre però si dimentica di evidenziare che il gregge si comporta da gregge anche quando l’agnellino, diventato grande e capace di pensare “criticamente” continua ad obbedire a leggende poco diverse da quelle che raccontavano di Zeus, Venere, Marte, Giunone. In gran parte per interesse, spesso per pigrizia mentale, a volte per oscuri timori e pace interiore: ma sembra inconcepibile che persone colte che hanno accesso a mille modi per approfondire criticamente l’argomento optino per una schiavitù per tutta la vita.

Maurizio

Condizionati dalla nascita. Ripetono loro di fare parte del gregge, e la pecora non è proprio un esempio di coraggio e intelligenza. Finiscono col convincersene.

Diocleziano

Concordo con Maurizio; dopo una infanzia passata a subire un lavaggio del cervello monotematico è difficile staccarsene. A meno che non ci sia un chiaro interesse di fondo, che richiede anche una certa base culturale, è impensabile che il gregge si metta a pensare controcorrente a ciò che ormai è il loro modus pensandi. E poi, diciamocela tutta, non è che la massa sia così tanto assetata di spiritualità: trova comoda una morale precotta, facile all’uso – ne è un esempio il giochino peccato-confessione-assoluzione – che non comporti sforzi mentali. A differenza dei greci, i cattolici credono davvero alle meravigliose balle di bibbia e vangeli; i greci non penso che abbiano mai creduto alle numerose paternità di Zeus con pulzelle terrestri, però i cattolici sono fermamente convinti che sia andata davvero così tra il loro dio e la moglie del falegname. Un danno collaterale, ma non trascurabile, è che queste balordaggini oggi riempiono i musei con opere di grandi artisti, i quali avrebbero potuto dedicarsi a opere concettualmente più costruttive.

mafalda

Da un articolo datato ma significativo sulla peste del 1300:
“Ad avvantaggiarsi della congiuntura furono le compagnie religiose e i conventi, beneficati a profusione nei testamenti da una massa di moribondi terrorizzati. Di conseguenza i patrimoni degli enti religiosi crebbero a dismisura in capitali e beni immobili”

RobertoV

E’ purtroppo l’effetto dell’interpretazione distorta, pretestuosa e ricattatoria della libertà religiosa, per la quale la religione viene sempre prima delle leggi di uno stato, per loro valgono sempre le eccezioni e non sono tenuti a rispettare le regole.
Quindi si possono limitare le libertà dei cittadini per esigenze sanitarie, ma non quelle della chiesa, come se per lei il comportamento del coronavirus fosse differente.
Si possono chiudere i centri culturali, di aggregazione, i negozi, gli impianti sportivi, addirittura i parchi, ma non le chiese. Abbiamo visto bene con la setta coreana gli effetti del bisogno di aggregazione e spiritualità dei fedeli. Purtroppo i cattolici non vivono isolati, ma contribuiranno a diffondere il virus e a caricare il nostro sistema sanitario e causare morti e sofferenze anche tra i non frequentanti la messa.. Chi chiederà loro il conto ed i costi di questo comportamento criminale? Che pensino di guadagnare fedeli e potere dall’insicurezza e da più contagiati e più morti?
Ma con i controlli al confine come ha fatto il papa a passare il confine Vaticano-Italia?
Comunque adesso sono più tranquillo: il papa ha invocato l crocifisso anti peste. Mi sembrava strano che non avessero tirato fuori il loro jolly. Vedendo poi quanti morti ci sono stati per la peste è stato sicuramente molto efficace.

Diocleziano

«…contribuiranno a diffondere il virus e a caricare il nostro sistema sanitario…»

che per loro è tutto grasso che cola, considerando che buona parte degli ospedali è nelle loro mani. Poi arriverà il conto da pagare.

Il tg5 ha ancora oggi ripreso la notizia del banale in giro per Roma ma solo per biasimare quelli dei ‘social’ perché non capiscono… Comunque non ho visto nessun media che stigmatizzasse il comportamento di questo irresponsabile.
Mi chiedo poi se questo gigione ci crede davvero che con le preghiere lui possa smuovere la divinità. Più che peccato di superbia direi sprezzo del ridicolo.

lapacenelmondo

Qualcuno lo ha fatto: Libero. Giornale, peraltro, che non apprezzo; ma ciò non mi impedisce di apprezzarlo in queste righe:

A dire quello che in molti hanno pensato ma in pochi hanno avuto il coraggio di dire, come spesso accade, ci pensa Maria Giovanna Maglie. Ci si riferisce alle immagini di domenica 15 marzo che hanno fatto il giro del mondo: Papa Francesco a piedi per le vie di Roma, seguito dalla sua scorta, in pellegrinaggio in due differenti chiese per pregare affinché finisca la pandemia. In molti, ammettiamolo, hanno pensato: ok, certo, lui è il Pontefice. Ma… noi tutti in casa e lui a spasso? Forse era giusto così, forse no. Per certo, la Maglie, su Twitter, ha tirato fuori senza filtri i suoi pensieri: “Il Papa a spasso con telecamere e scorta. C’è chi può. Il buon esempio del Buon Pastore”, ha commentato corrosiva, riferendosi con discreta evidenza al coprifuoco per coronavirus. Insomma, chi ha orecchie per intendere, intenda…”.

dissection

Chi ha orecchie per intendere, intenda: ma tutti i cattolici in camper. Libero: dire che non mi piace è un eufemismo, quindi bando alle ipocrisie e dico chiaramente che sarebbe offensivo anche usarlo per incartare il pesce marcio. Detto ciò, concordo nel ritenere apprezzabile l’aver riportato il parere dissidente di Maglie, ma questo non contribuisce affatto a rivalutarlo ai miei occhi, né credo ai tuoi. Se, per citare Emperor, succedesse poi che si potesse collegare direttamente un caso di covid col passeggiatore scellerato, ci sarà da ridere, al netto della sofferenza causata al povero cristo (è proprio il caso di dirlo, a me difficilmente capiterà di venire contagiato da un tonacato di qualsiasi ordine & grado) di turno.
Una trentina di commenti, si vede proprio che sars-cov-2 ci ha regalato più tempo per noi stessi…

RobertoV

Ma libero, il Giornale criticano regolarmene questo papa che considerano un comunista perchè vorrebbero un papa stile BXVI che regolarmente rimpiangono o addirittura un papa più conservatore. Non è quindi critica alla chiesa, ma critica politica ed antipatia per questo papa e quella parte della chiesa per loro troppo arrendevole verso la società “laica” e, soprattutto, per la questione immigrati. Dubito che invece abbiano criticato la passeggiata di Salvini.

Sandra.

Non credo che sia stata una buona mossa alla fine, tanti hanno paura e si attengono alle regole, e vedere gente che passeggia mano nella mano con la fidanzata per fare la spesa o che va a pregare davanti a un crocifisso speciale infastidisce, in qualche modo si sono affiancati.
Non so cosa si aspettasse Bergoglio, forse una processione spontanea che lo seguisse in preghiera? Se è così ha potuto misurare con mano che non se lo fila nessuno. Non ci sono crocifissi più crocifissi degli altri – non si potrebbe parlare di idolatria? -, la gente ha già creduto ad abbastanza cialtroni in questo periodo per fidarsi di un signor Papa che dice che le misure drastiche non servono e sta misurando con apprensione, almeno per il momento, l’impatto della superficialità.

Leggo che per l’emergenza coronavirus i Buddisti italiani hanno devoluto 3 su 13 milioni del loro 8/1000. La Chiesa cattolica 10 milioni su un miliardo!!! Invece di uscire per la passeggiata, esci i soldi!

Diocleziano

Quando la pestilenza sarà terminata, pensi che il popolo dei boccaloni ricorderà di più l’infermiera mezzo svenuta sul computer, o sua Banalità in giro per Roma, stile Moretti?

(Mi sorge il sospetto che lo spin-doctor del nostro, sia uno degli sceneggiatori dei cinepanettoni 😛 )

lapacenelmondo

Avanti pure con un’altra passeggiatina. Titolo di Repubblica di oggi, edizione bolognese:

Aumentano contagi e decessi: 23 a Piacenza, 17 a Rimini e 7 a Parma e Bologna. In terapia intensiva 197 pazienti. Il commissario: “Dovete smetterla di andare in giro: fatelo per chi si ammala salvando le vite. Rischiamo di non avere più posti in ospedale”. Zuppi: “Andrò a piedi a San Luca a portare le vostre preghiere”.

(Zuppi ci mette il carico da undici rispetto al suo capo: la salita di San Luca è spaccagambe).

RobertoV

In realtà secondo i chiarimenti del Ministero Zuppi può fare la sua passeggiatina se considerata attività lavorativa indispensabile o attività motoria. Però deve farla da solo, evitando i contatti e rispettando le distanze, ed ovviamene senza le telecamere, condizioni non rispettate dal papa per il quale l’età sconsigliava anche di uscire. L’arcivescovo ha 65 anni, per età siamo al limite e se non è in buona salute meglio evitare uno sforzo eccessivo, i reparti sono al limite della capienza.

iguanarosa

Tanti religiosi e tanti praticanti sono piuttosto in avanti con l’età. Magari si rinnova anche il clero e il gregge. Il secondo si assottiglierebbe.

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