Emergenza coronavirus: l’Uaar lancia una raccolta fondi. «Noi intanto ci impegniamo con 10mila euro, ma il governo usi l’8×1000 per il SSN»

«Quella che stiamo vivendo è probabilmente la calamità più grande che il paese si sia trovato di fronte dal dopoguerra a oggi. C’è in ballo la salute pubblica e la tenuta stessa del Sistema Sanitario Nazionale. Per questo la nostra associazione ha deciso di farsi promotrice di una raccolta fondi per la sanità, nella fattispecie per un ospedale pubblico in prima linea in questo periodo, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma: l’Uaar ci mette i primi 10mila euro, speriamo tanti cittadini e cittadine vogliano contribuire».

Il segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Roberto Grendene, annuncia il lancio di una raccolta fondi attraverso i canali dell’associazione e nell’occasione rilancia anche una richiesta al governo.

«Per poter consentire a tutti i cittadini di fare anche di più e senza ulteriori esborsi chiediamo alle istituzioni di rivedere il meccanismo dell’8×1000 lungo tre direttrici: in primo luogo dirottando l’8×1000 di competenza statale della prossima dichiarazione dei redditi al sostegno del SSN; in secondo luogo modificando la legge che disciplina l’istituto dell’8×1000 in maniera che le scelte inespresse rimangano allo Stato, liberando così ulteriori fondi; infine – sul lungo periodo – ripensando l’intero sistema, che beneficia selezionate confessioni religiose sottraendo ingenti e sempre più necessarie risorse pubbliche».

«Pensiamo che non ci sia momento migliore per rivedere le priorità del sistema paese e pensiamo che quanto sta accadendo abbia dimostrato in maniera incontrovertibile che sanità e ricerca scientifica debbano essere in cima alle priorità della politica. Il primo dei nostri suggerimenti consentirebbe al governo in cerca di fondi da investire per la tutela della salute pubblica di chiedere a gran voce il sostegno dei contribuenti a questo scopo con una semplice firma. Il secondo – che presuppone una modifica alla legge 222/1985 che disciplina l’istituto dell’8 per mille in modo che le scelte inespresse rimangano allo Stato – libererebbe immediatamente più di mezzo miliardo di euro all’anno senza incidere sulle tasche dei cittadini. Il terzo, infine, vale a dire il ripensamento dell’intero sistema, si basa sull’assunto che l’istituto dell’8×1000 non ha ragion in un paese sempre più secolarizzato, che ufficialmente si dice laico e soprattutto che versa in difficilissime condizioni. E non da oggi: quanti problemi si potrebbero risolvere con più di un miliardo di euro in più all’anno in materia di calamità naturali, edilizia scolastica, welfare eccetera? Ancora una volta – conclude Grendene – chiediamo al governo di anteporre gli interessi dei cittadini alla tutela di privilegi consolidati, in linea peraltro con quanto raccomandato a più riprese dalle relazioni della Corte dei conti sulla gestione e destinazione dell’8×1000».

Per aderire alla raccolta fondi lanciata dall’Uaar si può effettuare un bonifico o una donazione tramite PayPal o carta di credito al seguente link: uaar.it/coronavirus


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8 commenti

Franco Ajmar

Molti concordano nel proporre un aumento dei finanziamenti alla sanità, ma spesso dimenticano di indicare da dove prendere i soldi. Era già abbastanza chiaro, ma il virus lo ha dimostrato concretamente, che oggi è più pericoloso un evento come la presente pandemia piuttosto che un improbabile attacco aereo da parte dei cacciabombardieri nemici. Un programma che prevedesse una riduzione del bilancio della difesa del 5% ogni anno per i prossimi 5 anni, devolvendo la cifra alla sanità comporterebbe un rischio minimo e un segnale positivo e concreto.

laverdure

Quanto improbabile era considerata una pandemia fino a un mese fa ?
Sicuramente non meno di un attacco di marziani,almeno per quanto riguarda le nostre autorita.
Bloccando gli arrivi di “profughi” della baggina risparmieremmo gia una cifra considerevole,oltre a evitare enormi problemi di criminalita.
Senza contare la possibilita di problemini analoghi: che tra la “ricchezza” che ci portano ci siano anche tesoretti di Ebola e di Aids,che e’ endemica in Sudafrica.
O di poliomielite,che non manca nei paesi mussulmani,grazie all’indefessa opera
di lotta alla vaccinazione da parte degli integralisti.
E da quanto sta accadendo il Libia e Siria le spese della difesa non sembrano proprio ingiustificate,dal punto di vista dei possibili pericoli esterni.
Il fatto che gli altri paesi occidentali non pensino affatto di ridurle dovrebbe far riflettere .
O pensate che le accorate preghiere papali saranno un valido surrogato per toccare personaggi come Erdogan e Putin ?

dissection

Mah. non mi sembra si parlasse di eliminare le spese per la difesa, ma solo di tagliarne una modesta quota, che non indebolirebbe la difesa stessa e aiuterebbe discretamente la sanità. E tutto questo perché il governo non vuole saperne di tagliare fondi privilegi & prebende ai parassiti tonacati. L’Aids ce l’abbiamo già, da più di trent’anni (e tra l’altro, se ricordi, si trasmette sessualmente, di cosa dovremmo aver paura?), casi di Ebola non ricordo di averne sentito parlare qui in Italia, se non in messaggi e/o video bufalari prontamente smentiti a loro tempo. Per quanto riguarda immigrati e criminalità, l’unica che è aumentata davvero è quella che parassita il loro sfruttamento, soprattutto ad opera di associazioni mafiose, che hanno così trovato un altro sistema per succhiare soldi pubblici. E non mi risulta che suddette associazioni siano costituite da stranieri, se non in parte più o meno esigua. La criminalità in generale (furti rapine omicidi -no, stupri no purtroppo) è in calo lento e più o meno costante da anni. Ma ripeto, volendo il governo ne avrebbe da dove andare a pescare, se volesse. E’ il senso in cui viene intesa codesta raccolta fondi da parte di UAAR. Buona serata.

dissection

Scusate, aggiungo: no, lo sappiamo benissimo tutti quanti, qua dentro, che le fintamente accorate preghiere del papa servono solo per il tocco folkloristico nei servizi finali dei tiggì…

RobertoV

Noi italiani siamo specialisti nel pensare sempre e solo al presente, mai al futuro, nel trasformare tutto in emergenza. Uno studio della protezione civile diceva chiaramente che i costi in emergenza sono quadrupli rispetto alla prevenzione ed abbiamo visto sempre che qualcuno si aspetta grandi guadagni proprio dalle emergenze, quando i controlli saltano e non si bada a spese.
Sono decenni che smantelliamo la sanità pubblica a vantaggio di quella privata (qui in Lombardia in modo particolare), risparmiamo su medici ed infermieri (già l’estate scorsa c’era stata una emergenza), tanto che poi dobbiamo cercarli all’estero, mentre facciamo scappare i nostri, poi quando c’è l’emergenza è il pubblico a doversene fare carico e dovremo pagare pesantemente il soccorso del privato. Inoltre quante truffe, quanti sperperi ci sono stati nella sanità negli ultimi decenni, sanità che è stata vista come una mangiatoia dai nostri politici ed imprenditori?
Riguardo alla questione delle spese per i cosiddetti “profughi della baggina”, abbiamo visto bene con Turchia e Libia che anche il non vederli qui ha elevati costi non solo economici, ma anche politici. Quindi è una illusione il risparmio.
Riguardo alle malattie che porterebbero gli immigrati ci si dimentica che negli ultimi decenni sempre più italiani ed europei viaggiano in giro per il mondo sia per motivi turistici che commerciali veicolando le malattie. Quanti imprenditori italiani avrebbero rinunciato a fare affari con la Cina per il timore di un contagio?
Riguardo a dove trovare i soldi sono anch’io d’accordo sul toglierli alle religioni, facendosi pagare anche le tasse arretrate ed anche al settore militare: spendere soldi per far giocare alla guerra dei generali e politici non mi sembra il caso.

Michael Gaismayr

“Per poter consentire a tutti i cittadini di fare anche di più e senza ulteriori esborsi chiediamo alle istituzioni di rivedere il meccanismo dell’8×1000 lungo tre direttrici: in primo luogo dirottando… sulla gestione e destinazione dell’8×1000”.

Mi sembra una proposta estremamente ragionevole. Purtroppo la politica nostrana non si muove per vie ragionevoli, meno che mai se lesive di quel paradiso fisale che è il Vaticano SpA. Che per salvare un bottino pari a 100 non esiterebbe certo a distribuirne una parte consistente per accaparrarsi i voti necessari nelle istituzioni.

mafalda

Vediamo se alla fine si parlerà di chi ha offerto, dei medici e degli infermieri, dei camionisti, dei tanti che lavorano in emergenza, oppure se il simbolo di questo periodo sarà la foto del papa in giro per Roma con gli scagnozzi. È probabile che molti si dimenticheranno di chi ha lavorato e ringrazieranno invece il gesuita per la preghierina alla madonna.

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