Dichiarazioni dei redditi e 8×1000: il governo non informa? Ci pensa l’Uaar

Da oggi è possibile inviare la dichiarazione 730 precompilata, e con essa scegliere la destinazione dell’8×1000. L’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti, che da sempre si batte per l’abolizione di questo meccanismo che drena risorse pubbliche a favore di selezionate confessioni religiose, di fronte al consueto disinteresse dello Stato per la quota di propria competenza, invita i contribuenti a esprimere una scelta informata consultando il sito www.occhiopermille.it.

«Nell’attesa, probabilmente non breve, che il sistema dell’8×1000 sia smantellato, la nostra associazione prosegue nella campagna di informazione che ogni anno ci vede impegnati a fare quello che dovrebbe fare lo Stato: informare i contribuenti sui meccanismi dell’8×1000 e sulle sue possibili destinazioni», spiega Roberto Grendene, segretario dell’Uaar. «Anche quest’anno, nonostante i vari richiami della Corte dei Conti, lo Stato ha scelto di non fare pubblicità per invitare i contribuenti a scegliere come destinazione dell’8×1000 quella statale e ancora una volta ha scelto di non informare i cittadini sul meccanismo che ne è alla base e che fa sì che la Chiesa cattolica con il 34% delle firme si aggiudichi l’81% dei fondi. Un silenzio assordante che la nostra associazione da anni tenta di colmare con la campagna Occhiopermille, diffusa a partire da oggi su tutti i nostri canali di comunicazione».

Quest’anno c’è peraltro un’importante novità, vale a dire la possibilità di scegliere direttamente una tra le 5 destinazioni d’uso dell’8xmille statale (calamità naturali, fame nel mondo, assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati, conservazione dei beni culturali, edilizia scolastica).

«Tra le 5 – prosegue Grendene – quella relativa all’edilizia scolastica corre meno rischi di dirottamento verso realtà confessionali, perché la legge 222/1985 blinda l’utilizzo di questi fondi agli “immobili di proprietà pubblica” senza passare da bandi ai quali partecipano realtà confessionali. Ma allora, ci chiediamo, come mai il Miur non pubblicizza tale novità? Cosa aspetta la ministra Azzolina a invitare i contribuenti a sostenere la sicurezza delle scuole pubbliche del nostro paese? Si unirà al silenzio del governo sull’utilizzo che intende fare dei fondi del capitolo “calamità” dell’8×1000 statale?».

«Considerata la situazione drammatica che vive il paese, questo silenzio da parte del governo ci pare più grave che mai: perché rinunciare a più di un miliardo di euro? Triste constatare che la logica confessionale che ha sempre informato di sé l’azione dei nostri governi non venga meno neanche quando il paese è in ginocchio».

Maggiori informazioni sulla campagna: www.occhiopermille.it

Comunicato stampa

5 commenti

Diocleziano

“Triste constatare che la logica confessionale che ha sempre informato di sé l’azione dei nostri governi non venga meno neanche quando il paese è in ginocchio”.

Ma è la posizione nella quale sono abituati a trattare con la CdM.

mafalda

Valdesi o Stato n. 3? D’istinto continuerei coi Valdesi, ma devo informarmi meglio.

RobertoV

Una decina o più di anni fa lo stato italiano aveva provato a pubblicizzare le sue attività per l’ 8 x 1000 ed era stato subito bloccato dalla chiesa cattolica che aveva richiamato gli accordi per cui non poteva farlo.
Non so se sia espressamente scritto nel nuovo concordato o sia un accordo a voce, ma il pubblicizzare le proprie attività porterebbe ad uno scontro con la chiesa cattolica (anche legale ?), cosa che il nostro stato ha sempre dimostrato di voler evitare, come si è visto anche recentemente. D’altronde basta solo pensare a come si comporta il nostro stato per il recupero dell’ICI non pagata che sarebbe ancora maggiore dell’8 x 1000.
Immagino poi il ricatto su “quanto la chiesa fa per noi, anche in questi momenti difficili”.

iguanarosa

Questo tipo di limitazione è ancora più ridicola dell’8 per mille in generale.
Se lo stato volesse si potrebbe cambiare velocemente, almeno questo particolare.

iguanarosa

La campagna dell’Uaar sull’8 per mille comincia a diffondersi e a fare sempre più proseliti. Quindi forse è l’impegno di maggiore impatto sulla società italiana. Purtroppo l’alternativa tra la chiesa cattolica e lo stato (e altre piccole chiese semisconosciute) rende ardua e amara la scelta dei contribuenti. Si può vedere benissimo come i politici di oggi stiano creando un debito mostruoso, per numerose generazioni, dando spiccioli di qua e di là. in più gli annunci e quanto arriva sono del tutto incomparabili.
Tutti i contribuenti dovrebbero considerare che più danno allo stato e meno, teoricamente dovranno poi ridare allo stato nei prossimi anni, da pensionati, dai nostri figli e nipoti.

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