Gli umanisti nigeriani bersaglio di una campagna anti-atea

Dopo l’arresto di Mubarak Bala, un gruppo anti-ateo è stato creato su Facebook dallo stesso avvocato ritenuto dietro la detenzione di Mubarak. Mentre ogni giorno gli umanisti nigeriani ricevono messaggi di odio e minacce di morte. A peggiorare la situazione, sembra che siano stati creati una serie di falsi account “atei” con l’obiettivo di colpire gli atei on line.

Humanists International raccomanda i membri della comunità umanista nigeriana di prestare attenzione alle proprie interazioni on line, soprattutto quando si incorre in critiche verso l’islam e le altre religioni dominanti nel paese, in quanto possono essere oggetto di un rischio maggiore di molestie e intimidazioni da parte di gruppi anti-umanisti.

Come ci ha confermato Leo Igwe, c’è ragione di credere che sia in corso in Nigeria una “caccia alle streghe contro gli atei”. Risultano ricostruzioni sul fatto che alcuni gruppi religiosi stiano tenendo delle liste di atei da arrestare e citare in giudizio insieme a Mubarak Bala. “Si tratta di atei”, afferma Leo, “che si ritiene abbiano fatto commenti insultanti verso Maometto o postato commenti che infastidiscono i musulmani”.

Un nuovo gruppo Facebook chiamato Anti-Atheism è stato creato dallo stesso avvocato che ha sporto denuncia contro Mubarak Bala. Il gruppo è stato aperto il 10 maggio e ha già più di 2mila iscritti. Gli amministratori del gruppo usano una strategia molto sottile, invitando gli utenti a rispondere a domande esistenziali come “Dio esiste?” per identificare e scremare gli atei.

Giovanni Gaetani, Membership Engagement Manager [di Humanists International], ha mandato anche un messaggio alla comunità umanista in tutto il mondo:

Raccomandiamo i membri della comunità umanista in tutto il mondo di esaminare con attenzione ogni messaggio sospetto o richiesta di amicizia proveniente da persone che si definiscono atee o umaniste dalla Nigeria. Se si accetta una richiesta di amicizia da uno di questi falsi account “atei” ciò può rendere visibile l’elenco dei propri amici a gruppi con intenti malevoli, che possono usare questa informazione per colpire e perseguitare umanisti nel paese.

Abbiamo già scoperto dei tentativi di infiltrazione nel nostro network e messo in guardia diversi compagni umanisti coinvolti. È una comune strategia di reazione, impiegata da altri gruppi religiosi in ogni parte del globo. Raccomandiamo gli umanisti di tutto il mondo di stare attenti e cooperare in questo sforzo. È uno dei tanti modi con cui possiamo sostenere i nostri amici umanisti della Nigeria in un momento così delicato per loro.

Altri modi per sostenere la comunità umanista nigeriana:

hmnts.in/Mubarak-Bala-Action-Alert

L’Uaar, membro associato di Humanists International, il 4 maggio scorso ha inviato un appello al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per la liberazione di Mubarak Bala.

Articolo pubblicato il 18 maggio 2020 in inglese sul sito di Humanists International. Traduzione di Valentino Salvatore.

3 commenti

dissection

La truffa alla nigeriana applicata alla caccia agli atei, insomma…

Diocleziano

Stiamo a vedere se sua Banalità troverà il tempo per pregare per chi soffre a causa del ‘suo’ dio.

mafalda

Le preghiere non servono ovviamente. Qui sì ci vorrebbe qualche considerevole somma per salvare questi poveri cristi, o per pagare un bravo hacker che faccia saltare il viscido sito.

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