Con la delibera n 172 del 18-06-2020 il commissario straordinario Nicola Izzo, ha riportato al 7% la quota degli oneri di urbanizzazione secondaria a favore del culto. Un atto politico, vergognoso, di una gravità inaudita, soprattutto realizzato da chi non perde occasione per definirsi impossibilitato a prendere decisioni di carattere “politico”.
La decisione di azzerare la quota destinata al culto fu della maggioranza del consiglio comunale e del Sindaco Manuela Sangiorgi (M5S), con astensione della Lega e con il voto contrario del Partito Democratico che evidentemente ha lavorato al ripristino della quota del 7% “con il favore delle tenebre”.
Deprimere il proprio ruolo istituzionale trovando occasioni come questa per prostrarsi pubblicamente dinanzi al “potere consolidato” oltre che vergognoso, conferma la totale inadeguatezza del Commissario Nicola Izzo, un pessimo rappresentante dello Stato.
Soprattutto in un periodo di estrema crisi economica come questo, egli decide di sottrarre nuovamente preziose risorse pubbliche destinabili anche all’edilizia scolastica, per decidere di dirottarle a favore di privati (per lo più miliardari) che come noto ricevono già molti altri privilegi di carattere economico, in maniera diretta ed indiretta
Nelle istituzioni servirebbero uomini che al di là della loro fede, impongano con coraggio la propria indipendenza, in quanto rappresentanti dello Stato e non dello Stato della Chiesa.
Dato che da solo non riesce, spero che il Prefetto ricordi al Commissario Straordinario, i confini di opportunità entro i quali dovrebbe agire e lo convinca a rimettere a posto le cose così come le ha trovate.
Roberto Vuilleumier
Delegato Uaar Imola e Castel s. Pietro
Ma, oltre a quanto ha rilevato Roberto Vuilleumier, è ammissibile che una amministrazione pubblica tassi tutti i cittadini a favore di una unica setta religiosa?
È costituzionale?
Spero che i cittadini di Imola si oppongano a questa soperchieria e facciano opposizione IN QUANTO È DENARO TOLTO ALLA DISPONIBILITÀ DEI CITTADINI.
In quanto a schifezza, questa supera anche il meccanismo dell’8×1000.
Ma un commissario straordinario non dovrebbe limitarsi a gestire l’ordinario fino alle nuove elezioni?
A quale titolo può rendere nullo un regolare atto della giunta votato a maggioranza? Per di più vi sono sentenze ed anche la stessa regione Emilia Romagna aveva detto che la quota degli oneri non erano dovuti e che al massimo andrebbero riferiti a strutture del settore pubblico.
Tra l’altro ben il 6 % ai Testimoni di Geova contro il 94 % dei cattolici (e gli altri ?). Ma sono così forti i Testimoni di Geova a Imola?
Poi proprio in questo momento dove si cercano disperatamente soldi per le scuole e la sanità?
Questi politici che governano nell’ottica di fare favori quando ne hanno la possibilità!
Certo le premesse non erano buone. Il 20 di giugno aveva distribuito onorificenze alla società assieme al vescovo:
“Il Commissario straordinario dott. Nicola Izzo, insieme al vescovo di Imola, mons. Giovanni Mosciatti, ha poi premiato le Associazioni che hanno, e stanno ancora operando, sotto la direzione del Centro Operativo Comunale, all’attività di assistenza alla popolazione per l’emergenza sanitaria”.
Finchè c’era la religione di stato poteva avere un senso visto che i vescovi erano funzionari pubblici e stato e chiesa erano legati, ma oggi?
Non avevo guardato bene le date, la delibera è antecedente di due giorni alle premiazioni assieme al vescovo. Sarà il suo compenso per averlo alla cerimonia?