La clericalata della settimana, 32: le più alte cariche della Repubblica alla benedizione del ponte di Genova

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è delle più alte cariche della Repubblica, tra cui Mattarella, Conte, Fico e Casellati, e degli enti locali che

hanno partecipato all’atto di culto celebrato dal vescovo per benedire il nuovo ponte di Genova.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il consiglio dei ministri al completo ha partecipato al sondaggio “Santi e politica” della rivista San Francesco: tutti i ministri, presidente Conte incluso, hanno dichiarato di affidarsi a uno o più santi.

Il sindaco di Diamante (CS), nonché senatore nel gruppo Italia viva – PSI, ha scritto ai parroci una lettera densa di identitarismo religioso e di devozione verso la Madonna, rivendicando come suo merito l’esposizione nel Palazzo di Città dell’immagine dell’Immacolata Concezione, allo scopo di proporsi quale organizzatore delle processioni mariane del 12 e del 15 agosto, perché “è vero che è prioritario tutelare la salute di tutti ma anche le nostre anime […] hanno bisogno di trovare ristoro e serenità nello sguardo misericordioso della Madonna”. L’esito è tragicomico: il vescovo risponde al sindaco invitandolo a restare nel suo ruolo istituzionale e ricordandogli che le misure di sicurezza non si possono trasgredire.

Tra le reazioni più clericali contro il ddl Zan in discussione alla Camera, da segnalare quella di Annagrazia Calabria (Fi): “c’è una chiara ideologia […] che vuole cancellare il Natale, che impedisce canti e presepi nelle scuole” e quella di Davide Galantino (FdI): “lo stato deve favorire la famiglia naturale”.

Regione Umbria e Anci firmano un patto con la Conferenza episcopale umbra per finanziare con 220mila euro gli oratori parrocchiali.

La redazione

8 commenti

Maurizio

Il Vescovo deve richiamare il Sindaco al rispetto delle norme anti-covid riportandolo nell’alveo dei suoi compiti di istituto. Allucinante e mortificante.

Diocleziano

Anche l’intervento del vescovo deve essere riportato nell’alveo dei bassi interessi di bottega, figuriamoci se l’impresario ufficiale della madonna si fa fregare così dal primo venuto!

Riky k.

…“c’è una chiara ideologia […] che vuole cancellare il Natale, che impedisce canti e presepi nelle scuole”…salterà fuori che il Grinch era ateo.

Diocleziano

«…Annagrazia Calabria (Fi): “c’è una chiara ideologia […] che vuole cancellare il Natale, che impedisce canti e presepi nelle scuole”…»
Eccone un’altra che vorrebbe la botte piena e il prete ubriaco: con tutti i soldi che il governo butta negli oratori è proprio necessario invadere uno spazio che non vi appartiene? La verità è che dovete imporre la vostra presenza. Come al solito a danno di soggetti impreparati.

Maurizio

C’è una subdola ideologia che vorrebbe diffondere raziocinio e consapevolezza, depauperando le oligarchie politiche e clericali dei vantaggi acquisiti in secoli di perversi condizionamenti.

dissection

Chissà se il ponte è alto a sufficienza per buttarceli giù la prossima volta.

dissection

Beh, però il sondaggio è stato condotto dalla rivista “San Francesco”. Avrei voluto vedere se il sondaggio l’avesse fatto, che so, Playboy…
O Wired…

dissection

Certo che tirare fuori il gombloddoh contro il Natale in un discorso contro un disegno di legge a sua volta contro l’omobitransfobia è proprio da ultima spiaggia. O da non sapere più a che santo votarsi (ogni ironia è puramente cercata & voluta).

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