Filosofare con i bambini? A scuola si può! Nuova uscita per Nessun Dogma

Il catalogo di Nessun Dogma, il progetto editoriale dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), si arricchisce di un nuovo volume: Filosofare con i bambini? A scuola si può! di Rosanna Lavagna.

Un agile libretto – acquistabile dal 3 settembre in libreria e in e-book – che mira a fornire strumenti utili a insegnanti e formatori per introdurre bambini e ragazzi alla riflessione filosofica nelle scuole. Con una serie di laboratori didattici, calibrati per le varie età, gli alunni possono infatti essere stimolati ad avviare discussioni costruttive, a usare la logica e a rispettare le opinioni altrui, in un dialogo socratico che favorisce la crescita collettiva.

L’autrice riesce a condensare e rendere fruibile per tutti la sua lunga esperienza come insegnante, suggerendo strategie accattivanti per coinvolgere le classi ed esempi pratici. E con una sensibilità sempre attenta ai più piccoli: perché la filosofia si deve fare «con i bambini», insieme a loro, e non sarà molto efficace se è solo «per i bambini».

Il libro è arricchito dalle illustrazioni di Angela Bottero e dalla prefazione della giornalista Cinzia Sciuto.

ROSANNA LAVAGNA, ex docente di filosofia e storia nei licei di Savona, dal 2012 si occupa di filosofia con bambini e ragazzi, conducendo laboratori nelle scuole, corsi di formazione per insegnanti e organizzando pubbliche agorà con gli alunni. Tiene corsi di filosofia per adulti e conduce caffè filosofici. È responsabile della formazione nel Comitato di coordinamento dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti.

Il progetto editoriale dell’Uaar

Il catalogo di Nessun Dogma – che affianca la traduzione di classici inediti in Italia a opere che affrontano tematiche scottanti con un impertinente approccio laico-razionalista – comprende 37 pubblicazioni.

Tra le più recenti segnaliamo: Non Believers’ Europe. Models of Secularism, Individual Statuses, Collective Rights a cura di Adele Orioli; Storia dell’antilaicità. Cinque millenni di rapporti tra stati e religioni di Raffaele Carcano; Laicità. Politica, religione, libertà di Andrew Copson; Blasfemo! Le prigioni di Allah di Waleed Al-Husseini, Contro la religione. Gli scritti atei di H.P. LovecraftE Gesù diventò Dio. L’esaltazione di un predicatore ebreo della Galilea di Bart D. Ehrman; L’islam e il futuro della tolleranza. Un dialogo di Sam Harris e Maajid Nawaz; Il multiculturalismo e i suoi critici di Kenan Malik.

Ulteriori informazioni: www.nessundogma.it

Comunicato stampa

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2 commenti

Diocleziano

E così, come provocazione, proporre l’assunzione di 26.000 insegnanti di filosofia per bambini? Magari gradualmente… rottamare due catechistici per un filosofico, eh? 😛

pendesini alessandro

Ottima iniziativa che, ovviamente, va incoraggiata…

Mi siano –con modestia- concesse qualche osservazioni :

-L’educazione dell’educatore non dovrebbe essere molto più orientata nella conoscenza di se stesso che in quella della disciplina che insegna?

-Se un insegnante è convinto a priori che uno studente è stupido, ad esempio per motivi di origine sociale o politici (ragazzo di periferia proveniente da un contesto svantaggiato), razzismo (colore della pelle, alloctono ossia venuto d’altrove, da un’altra cultura o tendenza politica) o perché i suoi fratelli maggiori e/o genitori erano eccessivamente severi , ecc… ha buone possibilità di diventare effettivamente l’ultimo della classe : l’Asino, sovente anche il capro espiatorio di certi insegnanti, o pretesi tali…Ne ho fatta personalmente l’esperienza con un deficiente mentale (di nome Granata) durante le scuole elementari ! Le sole che frequentai in Italia. Da notare che i 4 bocciati in quarta elementare da questo Granata erano, putacaso, tutti figli di genitori aderenti e attivi dei partiti di sinistra…..No comment

-Fintanto che dici la verità sia ai bambini, adolescenti ma anche adulti (o ciò che è RAZIONALMENTE vero al momento in cui parli) e ti astieni da indurli in errore o strumentalizzarli, cioè, fintanto che li lasci in uno stato tale che le valutazioni indipendenti della loro situazione possono essere almeno buone come prima dell’intervento, li educhi, non gli lavi il cervello.

-L’istruzione (razionale !) deve imperativamente trovarsi al centro del sistema dei valori. I valori, pilastro su cui si basa l’educazione, determina il livello culturale –inteso come olistico- del rispettivo Paese

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