La clericalata della settimana, 37: il presidente Mattarella accende la lampada della basilica di Loreto

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che

ha acceso una lanterna nella basilica della Santa Casa di Loreto, alla presenza di autorità civili e militari, durante una cerimonia in cui il delegato pontificio e arcivescovo Fabio Dal Cin ha invocato la “benedizione sull’Italia e tutti i cinque continenti”.

Nella basilica sarebbero presenti i resti della casa della Madonna, trasportati in volo secondo la leggenda dagli angeli nel 1291 da Nazareth a Loreto facendo scalo in Illiria. Il rito magico della lanterna “per l’Italia” è iniziato 22 anni fa e vede il costante ossequio di rappresentanti istituzionali.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Sempre per rendere omaggio alla Madonna di Loreto, patrona degli aviatori, l’Aeronautica militare ha organizzato un volo in elicottero con un idolo della Vergine stessa, atterrato all’aeroporto di Rivolto. L’effige volante farà un tour della circoscrizione aeroportuale di Udine-Rivolto fino al 23 settembre, in collaborazione con la diocesi locale, con una serie di messe ed eventi.

La lista elettorale “Noi per Cellole”, Comune del casertano, ha organizzato un pullman per un pellegrinaggio a un vicino santuario.

Per la riapertura delle scuole sulla pagina Facebook dell’IT Morigia Perdisa di Ravenna è comparso un post dai leziosi toni confessionalisti che si conclude con “Buon inizio a tutti nell’amore di Dio nostro Padre amoroso”.

Il senatore leghista Simone Pillon ha continuato la sua crociata contro il ddl Zan, bollandolo come “legge liberticida”.

La redazione