Speranza chiama mons. Paglia alla guida della Commissione assistenza anziani: la laicità va a farsi benedire

«Non è trascorso neanche un giorno dal 150° anniversario del XX Settembre, ed ecco che il ministro della Salute affida la guida della commissione per l’assistenza sanitaria degli anziani a un arcivescovo. Anziché a una sanità pubblica e laica, Speranza sembra guardare a una sanità privata e religiosa: non c’è che dire, è l’ennesima conferma che la laicità in questo paese è andata a farsi benedire».

Il segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), Roberto Grendene, commenta così la notizia che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiamato mons. Vincenzo Paglia (presidente della Pontificia accademia per la vita) a guidare la commissione appena istituita per progettare la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana del nostro paese.

«Evidentemente non bastavano i 35 milioni che il SSN già paga ai preti in corsia con lo stesso stipendio degli infermieri…» prosegue Grendene: «Si preannunciano tempi duri per l’affermazione e il rispetto del principio di autodeterminazione in materia di fine vita».

Comunicato stampa

9 commenti

Diocleziano

«…il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha chiamato mons. Vincenzo Paglia (presidente della pontificia accademia per la vita) a guidare la commissione appena istituita per progettare la riforma dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria per la popolazione anziana…»

Quante bestialità in così poche righe!
Come si permette questo Speranza di mettere a capo di una commissione governativa un personaggio di parte estraneo, incompetente e antitetico agli interessi dei cittadini laici, praticamente uno straniero! Tanto valeva che ci avesse messo suo zio…

RobertoV

In piena emergenza covid si diceva che bisognava potenziare la sanità pubblica, poi una volta finita tale emergenza si scopre che in realtà vogliono potenziare il privato. Qui mettono addirittura a capo di una organizzazione governativa un dirigente di una multinazionale privata e che lavora all’estero per un altro stato. Ma non avevano qualche personaggio italiano del pubblico da mettervi? Inoltre mi sfuggono quali sarebbero le sue esperienze per tale attività: l’età?
Il Vaticano deve poter mettere le mani sui soldi del Recovery Fund?

Diocleziano

L’insistenza di Zingaretti in quest’ultima settimana sull’accettare il mes, dopo che ha regalato altri soldi alla città del male, mi fa pensare che questi ultimi abbiano trovato il ventre molle a cui attaccarsi: se è vero, come è vero, che il mes una volta accettato debba essere speso esclusivamente per la sanità, è anche vero che dovrà essere rimborsato*; ed essendo la sanità in buona parte nelle mani del privato e fondamentalmente quelle dei preti, tutto ciò si riduce a fargli un enorme regalo. Regalo che resterà sul gobbo degli italiani.

*) Sarà un caso, ma il tasso del mes è dell’8×1000… non fa presagire niente di buono!

iguanarosa

E questo sarebbe un esponente di quelli che erano i comunisti. La povera Rossanda almeno non ha visto questa por**ta.

Manlio Padovan

Ho inviato una mail al ministro e a Liberi&Uguali chiedendo loro di vergognarsi.
Naturalmente non mi aspetto che lo facciano.

RobertoV

Ho trovato queste recenti esternazioni d monsignor Paglia:
All’indomani dello scandalo esploso al Pio Albergo Trivulzio di Milano – dove sono morti oltre cento anziani – monsignor Paglia chiede di ripensare l’istituto stesso della Casa di riposo, nell’ottica di una graduale scomparsa.

“Già la definizione è fuorviante: non sono case di riposo ma case di fatica, dove spesso vivere è duro e pesante. Come attendiamo con ansia che scenda la curva del contagio, così dovremmo lavorare perché questi luoghi non esistano più e gli anziani stiano il più possibile a casa loro. Si dovrà lavorare per valorizzare delle convivenze tra anziani, il co-housing e le esperienze di piccole case-famiglia, così come si dovranno sostenere le famiglie perché siano aiutate a mantenere a casa i nostri nonni e i nostri genitori. Papa Francesco ha spesso parlato, a proposito di anziani, di una triste “cultura dello scarto”. Mi auguro che il dibattito suscitato in questi giorni sul tema degli istituti per anziani vada molto oltre l’emergenza e ci aiuti a cercare insieme altre strade, più degne. Il tempo dilatato e rallentato di questi giorni ci ripropone la responsabilità di scegliere e di progettare”.
Ecco il disegno: per eliminare un problema si eliminano le case di riposo pubbliche alla radice, così le responsabilità, gli oneri ed i costi poi ricadono sulle famiglie come per i manicomi. Il pubblico se ne lava le mani, scaricando sulle famiglie e favorendo il privato, settore proficuo per la chiesa cattolica. Chissà se l’interesse di Paglia per la famiglia sia legato al fare più figlie che possano poi accudire gli anziani come detto in passato da qualche cattolico …….

giancarlo bonini

Questo lo ritengo un fatto gravissimo: si dovrebbe porre una interrogazione parlamentare e chiedere la rimozione del ministro Speranza.

Diocleziano

Di solito le interrogazioni parlamentari le propone l’opposizione: ti immagini qualcosa del genere da parte della Legasantaevangelicaebigotta? o da parte della Giorgiacristianameloni?… Vorrei sapere, almeno, se costui percepirà uno stipendio.

RobertoV

Ho visto che anche nei precedenti governi di sinistra c’erano esponenti legati alla comunità di sant’egidio, ma almeno prima non appartenevano al clero. Sembra che anche a sinistra se non fai parte di CL, opus dei, focolarini e quant’altro di cattolico si abbiano poche possibilità di fare carriera.
L’appartenenza a questa comunità viene presentata come referenziale per l’attività sugli anziani, ma se vado a vedere scopro che ha un bilancio di solo 16 milioni di euro (come al solito per il mondo cattolico scarsamente rendicontato), cioè le dimensioni di un’Emergency o Vidas e molto più piccola dei valdesi e di Medici senza Frontiere e che l’attività per gli anziani è marginale. Per confronto la sola regione Lombardia spende 2.5 miliardi per gli anziani. Non era proprio possibile trovare esperti italiani delle istituzioni più rappresentativi e competenti di un arcivescovo che ha sempre lavorato per il Vaticano, risponde al papa e non allo stato italiano e che fa parte di una comunità privata legata allo stato pontificio e che si occupa solo marginalmente di anziani?

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