Della vicenda ormai più che nota che ha visto emergere, non per la prima volta a dir la verità, la assurda pratica di sepoltura di feti abortiti tra le 20 e le 28 settimane di gestazione sotto una croce con il nome della donna e, nella sostanza, a sua insaputa, si è posto in risalto soprattutto il profilo della privacy. Il che, ci mancherebbe, rappresenta la lesione più evidente e resta un nodo fondamentale, già a Torino nel 2015 è… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: domenica, Ottobre 4, 2020
Lingue disponibili
Articoli recenti
- La clericalata della settimana, 22: bando per la cooperazione internazionale aiuta solo le minoranze cristiane
- Panico morale e “think of the children argument”: parliamone
- Dalla parte degli alunni di Lorenzo Milani
- A dieci anni dal referendum bolognese per le scuole pubbliche continuano i finanziamenti alle private
- La clericalata della settimana, 21: il Comune di Imola fa benedire dal prete i nuovi uffici del Giudice di pace
- Solidarietà, non carità