La clericalata della settimana, 46: il sindaco di Ghedi consegna le chiavi della città alla Madonna

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del sindaco di Ghedi (BS) Federico Casali che

ha consegnato le chiavi della città a un idolo della Madonna di Loreto, durante una cerimonia in chiesa, concedendogli la cittadinanza onoraria.

Secondo il primo cittadino, “abbiamo voluto sottolineare il forte legame tra la comunità di Ghedi e l’aerobase” nelle vicinanze, dato che secondo la leggenda a Loreto sarebbe arrivata in volo da Nazareth la “casa santa”, domicilio della Madonna.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Le università statali di Roma (Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre e Foro Italico) hanno patrocinato dei video della diocesi in cui monsignor Andrea Lonardo “dialoga” con alcuni personaggi.

Il senatore leghista Simone Pillon, durante un intervento in Parlamento, in uno slancio complottista è arrivato a sostenere che il governo Conte intende “abolire la famiglia”, “le tradizioni”, la “nostra identità” (con relativa “consegna alle grandi lobby” del paese) per aver liberalizzato la pillola dei cinque giorni dopo e sostenuto la legge Zan contro l’omotransfobia.

Il consigliere comunale di Pontedera (FI) Matteo Bagnoli si è scagliato contro una immagine a tema natalizio commissionata dall’amministrazione perché l’influencer Chiara Ferragni viene raffigurata come la Madonna: una scelta “intollerabile”, “basta scherzare con la fede! Questa non è arte, è blasfemia”, si è lamentato.

Il consigliere delegato Fabio Ariotti, con fascia tricolore, ha partecipato a una messa per conto del Comune di Genova per rinnovare il voto della “città” a san Carlo Borromeo. Secondo la leggenda infatti nel 1649 il santo avrebbe salvato Genova dalla peste.

Il sindaco di Venaria Reale (TO) Fabio Giulivi ha partecipato alla cerimonia religiosa per l’inaugurazione di un nuovo ipermercato.

Il Comune di San Martino di Taurianova (RC) ha consentito i festeggiamenti religiosi per il santo patrono con assembramenti di fedeli nonostante la Calabria sia attualmente “zona rossa” per l’allerta coronavirus.

La Regione Emilia Romagna ha emesso un’ordinanza con una serie di misure per arginare l’epidemia di coronavirus che non prevede però alcuna limitazione delle cerimonie religiose con fedeli sebbene siano tra i contesti più a rischio, sulla base dell’evidenza scientifica.

Il Comune di Carpi (MO) ha patrocinato un convegno organizzato dalla diocesi in onore del beato Odoardo Focherini.

Per quanto riguarda iniziative non riconducibili al clericalismo ma straordinariamente irrazionali, da segnalare come menzione speciale: l’assessora leghista di Alessandria Cherima Fteita (Fratelli d’Italia) ha diffuso sui social uno sconclusionato post dedicato al Covid infarcito di complottismo, proclamando tra l’altro: “sembra di essere tornati ai tempi di Goebbels”.

La redazione

2 commenti

Maurizio

Adesso che ha le chiavi speriamo che la Madonna chiuda bene la città di Ghedi, così il virus non potrà entrare e gli imbecilli come il Sindaco non possano più uscire.

Diocleziano

Il sindaco di Ghedi si faccia leggere, da qualcuno che conosce il francese, la pagina di wiki sulla ‘casa volante’. È deprimente che certe idiozie siano riservate quasi esclusivamente agli italiani. I cattotalebani scorrazzano indisturbati in quelle lande.

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