La clericalata della settimana, 47: i deputati della Lega chiedono soldi per le scuole paritarie

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è dei deputati della Lega, che

hanno sostenuto e condiviso l’appello delle associazioni delle scuole paritarie per chiedere ulteriori fondi, con il pretesto della crisi acuita dal coronavirus.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La Giunta regionale della Lombardia ha stanziato 700mila euro per gli oratori parrocchiali, con criteri di ripartizione dei fondi determinati da protocolli d’intesa stipulati con le diocesi.

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, per celebrare l’opposizione di Polonia e Ungheria all’approvazione del bilancio Ue con le misure del Recovery Fund, ha diffuso un meme del partito in cui un presunto “Eurosistema” intima: “Basta con difesa di confini e identità cristiana”.

Il Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, ha diramato una circolare a tutte le direzioni e a tutti i comandi dei Vigili del fuoco per gestire la “Celebrazione della festività di Santa Barbara 2020”.

La Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, in collaborazione con con il Laboratorio Fede e Scienza della diocesi, ha organizzato il webinar “Le Accademie pontificie e la scienza della Santa Sede”: di fatto una pubblicità alle attività del Vaticano, con monsignor Marcelo Sánchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, e monsignor Lucio Ruiz, segretario del dicastero per la comunicazione.

La redazione

3 commenti

G. B.

Mica che invece di dare soldi agli oratori e alle scuole private propongano di spendere di più per migliorare i trasporti, in modo da permettere ai ragazzi delle superiori di andare a scuola in sicurezza, visto che sembra che il rischio maggiore non consista nello stare a scuola, ma nell’arrivarci e tornarci.

RobertoV

La solita mentitrice seriale Meloni fa come al solito propaganda e diffonde informazioni false: non è quello il motivo dello scontro con Polonia e Ungheria, ma fa comodo a certe parti politiche dirottare la questione sulla loro ossessione per mascherare i non edificanti motivi di contesa. Comunque è vero che democrazia e cristianesimo, soprattutto nella versione cattolica, non vanno d’accordo. Dimostra inoltre di non conoscere come funziona la UE, ma diffonde le sue idee complottiste. Certo che prendere come modello Polonia e Ungheria ….., due paesi di ricattatori e sanguisughe che si prendono 11 miliardi di euro, ma non vogliono rispettare le regole della democrazia e dell’associazione ed usarli per mantenere il loro potere clientelare.
La lega non si smentisce mai quando c’è da dare soldi ai privati. Le scuole paritarie si sono fatte pagare la retta, quindi quali danni avrebbero subito? Inoltre hanno dimostrato di essere ricche con la loro carità pelosa a pagamento nell’offrire spazi per il pubblico. Bello mantenersi ricchi a spese dello stato, piangendo miseria.

Diocleziano

Visto che tutto il mondo cattolico mangia nella greppia dello stato sarebbe un obbligo, se non contrattuale almeno morale, mettersi a disposizione del pubblico, in tutti i sensi che ha il termine.
Qualche settimana fa certi quotidiani che piacciono ai populisti hanno strombazzato la notizia di “chiese riempite di letti” parlando al plurale per ingigantire lo scoop, ma si trattava di una sola chiesa e per giunta facente parte di un ospedale… È il minimo che si possa fare mettere a disposizione una struttura inutile e costosa all’interno di un ospedale.
La Polonia dovrebbe essere sanzionata perché, oltre alle note questioni sull’aborto, si rifiuta di ricevere i migranti mentre sbologna i suoi poveri in tutta Europa.

Commenti chiusi.