È in uscita il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.
La copertina del numero 1/2021 è dedicata alla manifestazione in Place de la République a Parigi del 18 ottobre 2020 in memoria di Samuel Paty, il docente francese decapitato da un fanatico islamista per aver mostrato in classe le vignette di Charlie Hebdo su Maometto, durante una lezione sulla libertà di espressione. Un fatto drammatico che ha scosso l’opinione pubblica e ci ricorda quanto sia importante difendere la libertà di espressione in un paese davvero laico. Ma perché la caricatura è così “sacra” per i francesi? Ce lo spiega la storica Annie Duprat. Per uno sguardo all’altra sponda dell’Atlantico, Massimo Redaelli ha toccato il tema della libertà di espressione in una intervista al biologo statunitense Jerry Coyne, autore anche di O scienza o religione (edito dal nostro progetto editoriale). A corredo, un impertinente vocabolario sul “politicamente corretto” curato da Raffaele Carcano.
Su questo numero ci piace fare anche il punto sui passi verso un paese davvero più laico e civile. Anche grazie all’Uaar: la responsabile iniziative legali dell’associazione, Adele Orioli, ripercorre la recente vittoria al Tar per una concreta uguaglianza degli studenti che scelgono di non frequentare l’ora di religione cattolica a scuola. Ma è pure la famiglia italiana a cambiare, in senso plurale. Cinquant’anni fa veniva approvata la legge sul divorzio, con una battaglia rievocata da Valentino Salvatore. Intanto, si affermano sempre di più le nozze civili rispetto a quelle in chiesa e si affaccia il fenomeno dei matrimoni laico umanisti: un trend analizzato da Federica Renzoni. Ci sono quindi ragioni per sperare in un’Italia più plurale.
Inoltre Giovanni Gaetani presenta un opuscolo in allegato per parlare di umanismo laico ai ragazzi, dal titolo Buoni senza Dio, a cura di Uaar Giovani e illustrato da Chiara Filincieri. Un progetto con il sostegno di Young Humanists International, sezione giovanile di Humanists International, organizzazione mondiale di cui fa parte l’Uaar. Intanto, continuano le pubblicazioni dell’editrice Nessun Dogma: potrete leggere quindi l’estratto di un albo illustrato, adatto a bambini e bambine dai 5 ai 10 anni, intitolato Il mio infinito, opera scritta da Kate Hosford e illustrata da Gabi Swiatkowska.
Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Pluralità.
Anche in questo numero parleremo molto di un’ottima notizia: la vittoria legale sull’ora di religione. Chi non la frequenta è infatti discriminato dal ministero dell’istruzione, e abbiamo quindi compiuto un bel passo avanti verso l’uguaglianza dei diritti. Anche se non sono da escludere manovre clericali per depotenziare la sentenza, è un risultato importante dell’Uaar che sancisce, una volta di più, che l’Italia è una realtà sempre più plurale.
Ma come descriverla, questa pluralità? Esiste a sua volta una pluralità di modi per farlo. Uno dei più in voga è quello politicamente corretto: che, se applicato in maniera rigida, rischia però di ridurla non poco, la pluralità, come purtroppo sta accadendo sempre più spesso. Anche perché non è ritenuto politicamente molto corretto mettere in discussione il politicamente corretto. Riteniamo tuttavia che sia diventato uno dei temi centrali per il nostro mondo, perché in nome delle buone intenzioni si rischia di smontare uno dei cardini della laicità, la libertà di espressione.
Leggendo la rivista e il suo allegato, potrete quindi notare che affrontiamo tematiche simili con accenti diversi. Nulla di strano, per una rivista che rivendica orgogliosamente l’assenza di dogmatismi. È un principio inevitabile dell’agire laico: ci muoviamo in un ambito plurale, in cui la pluralità è considerata un valore.
L’importante è avere sempre ben presente quali obbiettivi ci accomunano. Tanti temi di cui parliamo in questo numero, dai cinquant’anni anni della legge sul divorzio alla crescita dei matrimoni civili, dalla contraccezione al fine vita, mostrano chiaramente la direzione verso cui vogliamo e dobbiamo muoverci insieme.
Buona lettura!
Leila, Massimo, Micaela, Mosè, Paolo, Raffaele, Valentino
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La redazione
«… il XX Settembre, giornata bistrattata dalle istituzioni ma fondamentale per la laicità…»
Leggo che il governo sta prendendo contatti con la Città del Male per il giubileo del 2025: molto previdenti o solo solerti nell’ubbidire alla chiamata? Pare che vogliano, volessero, lasciar fuori la Raggi: ancora il broncio per quella richiesta di pagare le tasse?
Prenotiamoci per il 200° del XX Settembre… forse con un po’ di anticipo ce la fanno!