La clericalata della settimana, 51: il governo Conte e le messe in zona rossa natalizia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del governo Conte, che

nei giorni della zona rossa natalizia per l’epidemia di coronavirus ha consentito, tra pochissime attività, la possibilità di recarsi a messa.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Italia Viva e il centrodestra hanno presentato degli emendamenti alla legge di Bilancio per aumentare di 70 milioni di euro i fondi per le scuole private, come risorse per il sostegno degli alunni disabili. A sostenere in particolare l’iniziativa i deputati Gabriele Toccafondi (Italia Viva) e Maurizio Lupi (Gruppo Misto).

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato con il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, un’intesa per bandire un concorso riservato agli insegnanti di religione cattolica. Si tratta di un nuovo concorso, dopo 17 anni, per l’immissione in ruolo dei docenti di Irc. Gli insegnanti potranno partecipare solo se in possesso di un certificato di idoneità rilasciato dalle diocesi.

L’Ama, azienda municipalizzata che a Roma si occupa anche dei servizi cimiteriali, segue come prassi per l’inumazione dei defunti il posizionamento di una croce, senza alcuna considerazione per l’appartenenza religiosa o non religiosa dell’interessato. Un caso, recentemente emerso, è stato denunciato dalla responsabile iniziative legali Uaar Adele Orioli.

Il consigliere comunale di Firenze Andrea Asciuti (Lega) ha dichiarato, con tanto di comunicato stampa, che “con la Ru486 la donna diventa il ‘sarcofago’ del proprio figlio prima di espellerlo e gettarlo chissà dove”. L’uscita è una reazione alla scelta del Comune di diffidare la pubblicità pretestuosa lanciata da organizzazioni integraliste contro la pillola abortiva.

In diverse scuole l’Educazione civica ha subito l’infiltrazione degli insegnanti di religione cattolica, con potenziali discriminazioni nei confronti di coloro non si avvalgono dell’Irc, come denunciato da genitori e studenti. Tra i casi di cui ha conoscenza l’Uaar, quello del liceo statale “Pilo Albertelli” di Roma.

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di un comizio a Pompei, ha commentato così le recenti misure del governo Conte per arginare il coronavirus durante le feste natalizie: “qui abbiamo la protezione della Madonna”, “un elemento di sicurezza in più”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in una lettera di auguri a “Sua Santità Papa Francesco” per il suo compleanno, è arrivato a sostenere che “persone di fedi diverse – o che non ne professano alcuna – nei momenti della prova e della solitudine hanno potuto costantemente avvertire il sostegno e l’incoraggiamento del Papa”.

Il Comune di Vicenza ha patrocinato una cerimonia di intercessione alla Madonna presso il santuario di Monte Berico. Presenti alla messa officiata dal vescovo, in veste ufficiale, il sindaco Francesco Rucco, il prefetto Pietro Signoriello, il direttore dell’Azienda ULSS 8 Berica Giovanni Pavesi e i comandanti di Polizia locale, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Polizia di stato. Il sindaco ha preteso di parlare per tutti i cittadini così: “la città si stringerà simbolicamente in questo momento difficile per affidarsi alla clemenza e all’intercessione della Madonna di Monte Berico che già in passato ha salvato i vicentini da pestilenze e carestie”.

La Regione Piemonte ha lanciato un concorso di stampo religioso rivolto alle scuole, intitolato “Scatta il tuo Natale”, per fare foto ai presepi. L’assessore all’Istruzione Elena Chiorino ha detto in uno slancio confessionalista che “vogliamo valorizzare le rappresentazione del tema della Natività”, per educare i bambini su come tali tradizioni “siano parte fondante della nostra identità culturale e siano di supporto ad una reale integrazione, che procede per confronti e non per rimozione della cultura ospitante”.

Il sindaco di Corato (BA) Corrado De Benedittis ha fatto gli auguri di compleanno a papa Francesco con tanto di lettera su carta intestata del Comune.

La redazione

12 commenti

Diocleziano

«…Gli insegnanti potranno partecipare solo se in possesso di un certificato di idoneità rilasciato dalle diocesi…»

Alla faccia della “Costituzione più bella del mondo”, che al paragrafo ‘Battute di spirito’ elenca le discriminazioni: per età, RELIGIONE, sesso, ecc.
Evidentemente i favori illegali sono tollerati se a favore della religione.
E i sindacati… muuuuti!

Maurizio

“Qui a Pompei abbiamo la protezione della Madonna.” (cit. De Luca).
Sono il solo a trovarlo leggermente ironico? Con altri €25 è inclusa l’assicurazione contro eventi naturali, catastrofi, terremoti ed eruzioni…

G. B.

Una parte di responsabilità della politica filoclericale l’hanno anche quei cittadini che, pur di fatto secolarizzati, non hanno il coraggio di rompere i legami formali con la Chiesa: ad esempio prima convivono, poi optano per il matrimonio religioso (“perchè la cerimonia è più bella” e per non dare un dispiacere ai parenti), oppure si sposano civilmente, ma fanno battezzare i figli e chiedono l’IRC a scuola, per paura che i bambini vengano discriminati, etc. Sono per la maggior parte persone moderne, civili e tolleranti, che però non hanno il coraggio di opporsi ai condizionamenti sociali e fare quel passo in più, permettendo così alla Chiesa cattolica di presentarsi come interprete del sentire della maggioranza dei cittadini. Noi laici abbiamo un bel dire che su certi temi non si dovrebbe fare questione di maggioranze e minoranze, magari appellandoci agli articoli della “più bella del mondo” a noi favorevoli: i politici cercheranno sempre il favore delle maggioranze, anche se silenziose o solo presunte. Proprio per questo è importante cercare di convincere le persone già secolarizzate a “fare un passo in più”, tagliando in modo esplicito i legami con l’istituzione ecclesiastica, cosa che peraltro mi pare rientri fra gli obiettivi dell’UAAR.

mafalda

Sono perfettamente d’accordo. Rendiamoci conto che se persino degli atei trovano l’UAAR troppo radicale non andremo mai da nessuna parte. Di fatto tutto questo avanzare della secolarizzazione non c’è.

RobertoV

Questo è un problema che andrebbe analizzato e combattuto con una informazione adeguata ed una opera di sensibilizzazione.
Io credo che alla fine molti siano atei “cattolici”, nel senso che hanno subito o accettato la cultura dominante e la propaganda cattolica, la forma mentis e per tradizione e abitudine o anche per “sensi di colpa” di non essere cattolici vi si adeguino. Così accettano l’idea che alla fine sia giusto non privare di una educazione cattolica i figli, poi decideranno da grandi, non rendendosi conto che così li zavorrano della propaganda cattolica rendendo più difficile distaccarsene e riducendo la loro libertà di scelta. Farebbero la stessa cosa per un’altra religione non dominante? La considererebbero così innocua e non propaganda ed indottrinamento? Oppure accettano l’idea che battesimi, comunioni, crocifissi e messe alla fine siano innocui se non vi credi, che cosa vi costa? Certo c’è anche il trucco dell’identitarismo italiano, l’italiano è cattolico ripetuto fino alla nausea oppure la vulgata di diritti e democrazia dovuti alla cristianità. Oppure la considerazione buonista che comunque la chiesa fa del bene, senza chiedersi quanto costi ai cittadini quel fare del bene della chiesa e quanto sia poco disinteressato e quanto incida veramente sull’attività sociale nazionale.

iguanarosa

Il presidente Mattarella ha poteri psichici (che ovviamente non esistono) da sensitivo. Mica è da tutti i presidenti della repubblica.

RobertoV

Mattarella dovrebbe rappresentare tutti gli italiani non solo una parte dei cattolici in queste genuflessioni verso il papa. Perchè se facesse un sondaggio potrebbe avere delle sgradite sorprese sul gradimento di questo papa, anche tra i cattolici stessi.
Però va detto che in questo è tipicamente cattolico: i cattolici non riescono a concepire qualcosa di diverso dal loro modo di pensare e proiettano sugli altri i loro desiderata e pensieri cattolici senza porsi il dubbio se siano condivisi. Possono ancora avere qualche remora nei confronti di qualcuno straniero di fede differente, ma non riescono a concepire italiani di fede differente, men che meno non credenti. Così capita anche nella vita normale che interlocutori cattolici tirino in ballo dio e le loro considerazioni religiose e devozioni verso il papa e santi senza mai porsi il dubbio che gli interlocutori possano non condividerle: e se glielo fai notare cadono dalle nuvole e ritengono lesa maestà ed inaccettabili le considerazioni critiche o la non condivisione.

Diocleziano

Mattarella avrebbe dovuto parlare da Presidente verso un monarca assoluto, quindi limitandosi ad auguri di circostanza. Privatamente può dire quel che gli pare, senza coinvolgere l’intera nazione. Soprattutto senza spiattellarlo ai quattro venti.
Carinerie tra ricchi. Non richieste.

G. B.

@ mafalda
Io personalmente ritengo che vada mantenuta la distinzione fra secolarizzazione e laicità: con il primo termine si intende l’allontanamento di fatto dalle credenze e dai principi morali della religione, con il secondo termine la separazione tra legislazione e morale religiosa, e, nelcaso dei singoli individui, la consapevolezza della necessità di tale separazione. Ora, se accettiamo tale distinzione, possiamo ben affermare che la secolarizzazione è avanzata, eccome: divorziati risposati, rapporti prematrimoniali, madri single non scandalizzano più nessuno. Purtroppo ai cambiamenti di fatto non si è accompagnata una chiara consapevolezza teorica e una radicale revisione della legislazione.

mafalda

G.B.
Dopo le rivoluzioni degli anni settanta io ho visto solo un inizio di cambio mentalità nei confronti degli omosessuali e dei single. Sui non credenti siamo ancora in alto mare, sulle donne stiamo tornando indietro, grazie ad alcuni partiti che fanno pubblicità retrograde, sui danni che può fare la religione non ne parliamo (ancora tanti battesimi, comunioni, cresime, mentre guarda caso i matrimoni civili avanzano). Sulla legislazione in favore della laicità stendiamo un velo pietoso, la sola parola fa tremare le gambe ai politici. Forse io non sono ottimista, forse non ho più la pazienza di aspettare, ma a me sembra che tutto sia fermo. Intanto gli islamici si moltiplicano al ritmo di 3-4 figli a donna.

Diocleziano

I nostri politici si sveglieranno quando capiranno che saranno gli islamici a stabilire quali sono i politici halal e quali no. Ma sarà tardi.

G. B.

@ mafalda
@ Diocleziano
Si può vedere il bicchiere mezzo pieno o quello mezzo vuoto. La secolarizzazione avanza, la laicità segna il passo. La “rivoluzione” degli anni ’70 era contro una mentalità conservatrice e bigotta oggi ormai minoritaria: quello che allora era trasgressivo oggi è largamente accettato.
Il problema dell’islam è molto serio, anche per la sponda che trova presso una parte del mondo cattolico e della sinistra, a cui la destra oppone un’identitarismo cattolico che sa di oscurantismo.

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