La clericalata della settimana, 1: la ministra dell’Istruzione Azzolina complica l’alternativa a Irc

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. Questa volta abbiamo riunito quelle delle due settimane passate, a cavallo tra 2020 e 2021, dopo aver avviato il sondaggio che ha incoronato le peggiori clericalate del 2020. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che

ha posticipato a giugno la scelta delle alternative all’insegnamento della religione cattolica, separandola dalle iscrizioni scolastiche on line da effettuare a gennaio.

La disposizione del Ministero è arrivata dopo la sentenza del Tar del Lazio che nell’ottobre 2020 ha accolto un ricorso dell’Uaar. Il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale aveva infatti riconosciuto che è contrario al buon andamento della pubblica amministrazione la discrepanza temporale tra la scelta di non avvalersi dell’Irc e la scelta delle attività alternative. Ma il Ministero ha di fatto resa più complicata la scelta dell’alternativa e dilatato i tempi, con prevedibili disagi organizzativi per le scuole e per coloro che non si avvalgono dell’IRC. Persino in un video tutorial del Ministero sulle iscrizioni 2021/2022 emerge uno sbilanciamento a favore della scelta dell’IRC e per rendere più complicata l’opzione delle alternative.

A seguire gli altri episodi raccolti in queste due settimane.

Il Consiglio comunale di Genova ha respinto con 21 no e 14 sì un ordine del giorno per impegnare sindaco e giunta a revocare l’affissione dei vergognosi manifesti dell’associazione integralista Pro Vita che fanno disinformazione sulla pillola Ru486.

La Giunta della Regione Marche si è mossa per rivedere in senso no choice le linee guida del Ministero della Salute sulla somministrazione della pillola abortiva Ru 486. L’assessora delle Pari opportunità Giorgia Latini (Lega) ha sostenuto che i consultori non debbano essere luoghi “di esecuzione dell’interruzione di gravidanza”. Dal canto suo l’assessore Filippo Saltamartini (Lega) si è lanciato in una concione per esaltare “le civiltà occidentali” in cui viene data dignità alla vita “fin dal concepimento” “per la somiglianza del genere umano alla Divinità”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel discorso di fine anno ha espresso “un ringraziamento a papa Francesco per il suo magistero e per l’affetto che trasmette al popolo italiano, facendosi testimone di speranza e di giustizia”. Ha però fatto precedere a questi convenevoli clericali l’affermazione: “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi”.

La prefetta di Sassari Maria Luisa D’Alessandro ha annullato, dopo aver ottenuto “a tempo di record il placet ministeriale”, l’ordinanza con cui il vicesindaco di Bono (SS) Nicola Spanu aveva ordinato lo stop delle messe aperte ai fedeli per vizi formali e per aver travalicato gli accordi tra stato italiano e Vaticano.

Il Consiglio comunale di Imola (BO) ha respinto un emendamento del Movimento 5 Stelle per chiedere l’azzeramento degli oneri di urbanizzazione secondaria per edifici di culto in vigore dal 2019, ripristinati con decisione del commissario straordinario. Partito Democratico, Lista Imola Corre e Fratelli d’Italia hanno infatti votato contro, la lista Coraggiosa si è astenuta e per la Lega tre consiglieri si sono astenuti mentre uno ha votato a favore.

Il sindaco di Fabrica di Roma (VT) Mario Scarnati ha proclamato in un post su Facebook di credere che “il diavolo sia responsabile per tutto quello che stiamo passando”, riferendosi alla pandemia di coronavirus. Lamenta inoltre che “satana” impedisce oggi ai fedeli di riunirsi, mentre in passato “quando c’era la peste o una pandemia, la gente usciva in processione pregando”.

La sindaca di Roma Virginia Raggi ha partecipato alla messa celebrata in una struttura della Caritas della Capitale, annunciandolo sui social.

Il sindaco di Ardea (RM) Mario Savarese ha organizzato in una parrocchia una messa natalizia per i dipendenti del Comune, alla quale hanno partecipato diversi amministratori ed esponenti della Polizia locale.

Rai Fiction ha contribuito alla produzione di un film apologetico sulla vita di Chiara Lubich, fondatrice del movimento cattolico integralista dei Focolarini.

Il sindaco di Barrafranca (CT) Fabio Accardi si è schierato a difesa di un parroco della zona che durante l’omelia si era lanciato in uno sproloquio contro le unioni civili.

A Trieste la Polizia locale ha depositato un idolo di Gesù bambino nel presepe allestito in piazza dell’Unità, alla presenza dell’assessore Lorenzo Giorgi che ha ripreso la scena.

Tra gli emendamenti della Legge di Bilancio figurano lo stanziamento di un milione di euro l’anno (per il periodo 2021-2022) per il tavolo istituzionale volto a organizzare il prossimo giubileo del 2025 e 3 milioni di euro l’anno (per il periodo 2021-2023) per promuovere il presepe.

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato al rito superstizioso in cui un santino di san Cataldo è stato gettato nella prima colata di cemento per le fondamenta del nuovo ospedale dedicato a quel patrono.

La Regione Lazio ha emanato una determinazione per il piano di vaccinazione contro il coronavirus in cui, nella tabella di priorizzazione, il personale religioso (ovvero gli assistenti spirituali, che non si dedicano alla cura dei malati) figura nell’ordine dopo una serie di figure sanitarie e assistenziali ma prima di farmacisti, mediatori culturali e altre figure di associazioni interne, veterinari e odontoiatri.

La redazione

10 commenti

RobertoV

Secondo una recente indagine ben 8 italiani su 10 a Natale fanno l’albero di Natale, un simbolo pagano cristianizzato, mentre solo 4 su 10 il presepe, cioè la maggioranza degli italiani nonostante tutta la propaganda a favore non fa il presepe. Eppure i nostri politicanti vedono il presepe come simbolo nazionale e cercano di sostenerlo in ogni modo, con decreti ed incentivi, e renderlo obbligatorio nel pubblico, a maggior ragione i politicanti che parlano di volere del popolo. Perchè regalare altri 3 milioni di euro per sostenere il presepe? Sostegno ad una azienda in difficoltà? Classico favore agli “amici”?

Diocleziano

«…Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha partecipato al rito superstizioso in cui un santino di san Cataldo è stato gettato nella prima colata di cemento per le fondamenta del nuovo ospedale dedicato a quel patrono…»

Ricorda molto la tradizione mafiosa di inglobare nel cemento il più antipatico della compagnia… 😛

RobertoV

Se non ricordo male anche prima dell’epoca dell’iscrizione on-line era così, cioè la decisione sul frequentare o meno l’ora di religione veniva espressa a giugno/luglio separatamente rispetto al momento della iscrizione scolastica. Era una cosa che mi aveva stupito già per i miei figli un po’ di anni fa.
Ho letto che proprio una sentenza della corte costituzionale del 1991 aveva stabilito la discrepanza temporale oggetto del ricorso del TAR

G. B.

Se a Fioramonti, uno dei pochissimi ministri non clericali della pubblica istruzione nella storia della Repubblica, è stata resa la vita impossibile fino a spingerlo alle dimissioni, ci sarà pure stato un “buon” motivo.
Quanto a Mario Scarnati, se avesse letto i Promessi sposi, ricorderebbe che perfino il devotissimo Manzoni considerò un errore organizzare, in occasione della peste di Milano, una precessione con esibizione delle reliquie di Carlo Borromeo. Ma non possiamo pretendere tanta cultura dai nostri politici.

G. B.

“una precessione con esibizione delle reliquie di Carlo Borromeo”
corrige: prOcessione

mafalda

Purtroppo bisogna vaccinare anche i preti che si aggirano negli ospedali visto che sono un veicolo di contagio pericoloso, più dei farmacisti o dei veterinari, a mio parere.

Diocleziano

Visto che svolgono un’attività del tutto irrilevante verso i ricoverati, si potrebbe sospenderne l’entrata in ospedale. Certo che stare vicino a chi potrebbe andarsene è rilevante per gli interessi della chiesa. A tal proposito ho notato che ultimamente molte organizzazioni con interessi vari chiedono direttamente lasciti testamentari, non si accontentano più di occasionali versamenti.

mafalda

Lasciarli fuori dagli ospedali sarebbe la soluzione più logica, ma siamo sicuri che il gregge sarebbe d’accordo e non si lamenterebbe perchè non ha l’assistenza del prete?

Diocleziano

Chissà… l’unica è provare, magari si accorgerebbero che alla gente frega poco di un prete, mentre gradirebbe un infermiere in più. La gente è strana, a volte è perfino più intelligente di politici e amministratori.

Mixtec

G. B. ha ricordato che il ministro Fioramonti, lasciando prefigurare qualche aspetto laico, è stato costretto alle dimissioni. In sua sostituzione i ministri sono stati due: uno appariscente e costantemente sotto i riflettori, ovvero la ministra Azzolina, ed uno invisibile e defilato, per l’Università e la Ricerca. Tutti guardano all’Istruzione e nessuno va a vedere cosa si fa all’Università. A parte il fatto che l’Università Cattolica in Italia è fortemente presente e ramificata, l’Università Statale non è da meno, quanto ad essere dominata ed influenzata da Chiesa e credenti. Dove sono i filosofi, i letterati, e gli scienziati atei? Se ci sono stanno ben nascosti e si guardano bene dal criticare apertamente le credenze religiose.
C’è anche qualche corso di laurea in Scienze religiose? C’è effettivamente qualche corso di laurea della Classe LM 64. Io ho notizia che in totale siano otto. Sono laici e indipendenti o sono “interateneo” con le Facoltà teologiche? Quello di Palermo, di prossima istituzione, lo sarà.

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