Uno spettro – anzi, due – si aggirano per l’Italia, promettendo di combattere il sessismo della “lingua di Dante”: l’asterisco e lo schwa (/ə/). A volte se ne aggiunge un terzo, la terminazione in “u”. O invece si fonde la desinenza del maschile e quella del femminile dando vita alla desinenza “-ie”. Ma a cosa servono questi congegni? E come si dovrebbero usare? La questione è più complessa di quanto possa apparire e, nel perseguire la causa nobile dell’inclusività (realizzabile… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: martedì, Marzo 2, 2021
Lingue disponibili
Articoli recenti
- La clericalata della settimana, 22: bando per la cooperazione internazionale aiuta solo le minoranze cristiane
- Panico morale e “think of the children argument”: parliamone
- Dalla parte degli alunni di Lorenzo Milani
- A dieci anni dal referendum bolognese per le scuole pubbliche continuano i finanziamenti alle private
- La clericalata della settimana, 21: il Comune di Imola fa benedire dal prete i nuovi uffici del Giudice di pace
- Solidarietà, non carità