Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della Giunta della Regione Piemonte che
ha approvato un bando per avviare convenzioni con le organizzazioni anti-aborto, su interessamento dell’assessore agli Affari legali Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia).
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Fratelli d’Italia ha organizzato in diverse città dei flash mob, in occasione della festa del papà, contro il presunto complotto che vorrebbe minare la famiglia “naturale” e sostituire i termini “mamma” e “papà” con “genitore 1” e “genitore 2”.
La senatrice Paola Binetti (Udc) ha invocato l’intervento del ministro della Cultura Dario Franceschini per impedire lo spostamento di pochi metri di una statua della Madonna presente in Piazza Sempione a Roma, nel quadro di un progetto di pedonalizzazione del Municipio III, contro cui si sono schierati tra gli altri l’adiacente chiesa e movimenti integralisti cattolici e di estrema destra. Sul tema i consiglieri Yuri Bugli e Simona Sortino del Partito Democratico hanno presentato una mozione, approvata a maggioranza dal Consiglio del Municipio III di Roma, per impegnare la Giunta ad “ascoltare il Vicariato, i cittadini e i comitati” che si oppongono allo spostamento, lamentando un “inconcepibile scontro di piazza tra opposti estremismi” e per una decisione che sia “condivisa”, fondata “sia su elementi tecnici e storici che di rispetto della sensibilità religiosa”.
Il sindaco di Castel San Pietro Terme (BO) Fausto Tinti ha consentito l’organizzazione di una messa all’aperto del cardinale Matteo Maria Zuppi, nonostante la zona rossa per la pandemia, presenziando anche all’evento con fascia tricolore. Aveva preannunciato l’evento in un video, per sostenere “con grande determinazione” la proposta di un parroco della zona per la “messa del crocifisso”, “nel pieno rispetto del DPCM ma anche da quanto indicato dal cardinal Zuppi e della diocesi”.
Il sindaco di Magasa (BS) Federico Venturini ha sostenuto che il Comune da lui amministrato è rimasto immune dal coronavirus anche per il rispetto delle “tradizioni”, in particolare con la preghiera e l’esposizione di un idolo della Madonna in una chiesa per “proteggere” la cittadina.
Il recente danneggiamento di un idolo di Gesù crocifisso a Cosseria (SV) ha destato le reazioni di indignazione confessionalista di diversi politici, che vanno oltre la prevedibile denuncia dell’atto vandalico. Il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti ha parlato di “duro colpo alla nostra cultura”, “vile atto”, mentre il leader della Lega Matteo Salvini di “insulto alla nostra storia, alla nostra cultura, alla Fede”. Anche i parlamentari Paolo Ripamonti e Sara Foscolo, del savonese, hanno espresso solidarietà al sindaco della cittadina. Giorgia Meloni, esponente di Fratelli d’Italia, ha parlato di “vergognoso attacco ai simboli della cristianità” che “offende la nostra storia e oltraggia la nostra identità”. Il capogruppo regionale della Lega Stefano Mai lamenta che “non è la prima volta che nel Ponente ligure vengono offese le nostre radici cristiane”. Il responsabile provinciale del Dipartimento Cultura e Innovazione di Fratelli d’Italia Fabrizio Marabello ha parlato di “odio feroce che si sta diffondendo contro la Chiesa di Gesù Cristo, contro i simboli cristiani e contro i cristiani stessi”, “un odio satanico”, lamentando che talvolta c’è “indifferenza” verso tali sfregi persino da parte di “alcuni ministri della Chiesa”: “la Santa Sede ha il dovere di intervenire”, ricorda citando anche il reato di vilipendio. Achille Morando, presidente del Circolo Valbormida di FdI, ha aggiunto che è “un oltraggio alla nostra identità religiosa”.
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ha espresso sostegno alla campagna di un’organizzazione integralista anti-aborto contro la Rai in cui si denunciano la “blasfemia” dell’ultimo Festival di Sanremo lamentando la “propaganda gender a tutte le ore”.
L’eurodeputata della Lega Alessandra Basso ha contestato la campagna Uaar “Aborto farmacologico. Una conquista da difendere” perché rischierebbe di “banalizzare” l’interruzione di gravidanza e “la vita nascente”.
Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha celebrato l’iniziativa natalista del Centro di aiuto alla vita, ente cattolico anti-abortista, per intitolare un parco “ai nuovi nati del 2020” e piantare degli alberi.
La redazione
La Costituzione VIETA la riformazione del PNF in qualsiasi forma o modalita’.
E cos’e’ il clerical-ismo se non un fasc-ismo con un prefisso diverso?
Aboliamoli tutti, altro che liberta’ d’opinione (solo, sempre quella loro)!
«…L’eurodeputata della Lega Alessandra Basso ha contestato la campagna Uaar
“Aborto farmacologico. Una conquista da difendere”
perché rischierebbe di “banalizzare” l’interruzione di gravidanza e “la vita nascente”…»
Cioè, per questi talebani, ridurre i rischi e le sofferenze di una interruzione di gravidanza sarebbe una banalizzazione! Mentre renderla pericolosa o impedirla sarebbe responsabile…
Mi viene in mente una parola che fa rima con ‘impedirla’ 😛
La parola che ti viene in mente e’ per caso un falso femminile del cognome dell’allenatore della juve?
LOL!!!!!!!!!!!