Italia zona rossa, si può sempre andare a messa

Quest’ultimo anno di restrizioni imposte ai luoghi della socialità ha visto affermarsi con nettezza la frase più nota del Marchese del Grillo. Non viene pronunciata, ma le parole “mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete …” si possono idealmente sentire uscire dalla bocca di ogni ministro di culto. Rivolte al mondo della cultura, dell’associazionismo, della ristorazione, del turismo, dello sport. Se le messe sono le uniche occasioni in cui si può radunare pubblico lo si deve a una politica i cui modi di governare ricordano ancora quelli della Roma papalina in cui è ambientato il film di Mario Monicelli.

Eccetto gli integralisti che danno per scontata la superiorità di tutto ciò che ha a che fare con la (loro) religione, nessuno ha davvero capito perché, se non si può andare a teatro, si può invece andare a messa. L’eccezione per il culto è talvolta giustificata in quanto sarebbe questione di vitale importanza per i credenti. Argomentazione traballante al cospetto del principio di uguaglianza sancito dall’articolo 3 della Costituzione. E a ben vedere poco rispettosa dei fedeli, trattati come esseri incapaci di seguire regole a tutela della salute pubblica, delle quali possono e devono farsi carico solo le persone meno fragili di loro.

Non è stata solo l’Uaar ad accorgersi e a segnalare questa curiosa forma di uguaglianza di fronte alla legge in cui c’è qualcuno più uguale degli altri. Qualche esempio recente: i commercianti di Imola hanno fatto notare al sindaco, che aveva annunciato la celebrazione della messa del Crocifisso rispettando le regole vigenti, che “noi dobbiamo restare chiusi, nessuno ci dà una speciale autorizzazione per restare aperti”. Buttandola sull’ironia il Trio Medusa ha elogiato l’unica forma di teatro che non ha chiuso i battenti, e che continua sempre ad andare in scena nelle chiese. Più diretto è stato Stefano Massini a Piazza Pulita (La7): “Non siamo davanti a una precauzione sanitaria, ma a una vera e propria presa per il culo. […] Mentre il diritto al culto viene ritenuto un diritto assolutamente intoccabile, il diritto alla bellezza, il diritto al senso critico, il diritto alla cultura sono diritti che possiamo buttare per terra e calpestare».

A far finta di nulla sembra essere solo la politica. Il livello di laicità è talmente basso che risulta degna di nota l’ovvietà contenuta nell’appello del presidente della Puglia Michele Emiliano ai suoi corregionali: “Bisogna, durante queste feste, ridurre al massimo ogni occasione di incontro: le messe si possono seguire in tv”. Certo, sì è limitato a una dichiarazione, non ha emesso un’ordinanza. Ma è pur sempre un minimo sindacale che, dalle parti del presunto governo dei migliori, né il ministro Speranza né il presidente Draghi hanno raggiunto.

Roberto Grendene

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18 commenti

mafalda

Bravo anche Stefano Massini che ha usato una spiegazione semplice semplice, addirittura illustrata come si fa con dei bambini, per dire una cosa che solo la gente in malafede non vede. Peccato la dichiarazione: ” fare l’anticlericale ti fa apparire come anticonformista”. Non è vero, caro Massini, forse hai bisogno di una spiegazione semplice anche tu. Chiedi a noi, se hai voglia.

Mixtec

Eh no, cari Atei.
Al culmine della Messa avviene la “Transustanzazione”, e quindi il pane e il vino diventano realmente, sostanzialmente (ed il terzo avverbio lo aggiungete voi) il Corpo ed il Sangue di Gesù, vero Dio e vero Uomo. Il che dà la possibilità ai fedeli di praticare la teofagia e l’antropofagia in contemporanea. Inoltre, prima della Messa, essi possono accedere al Sacramento della Penitenza ed essere assolti dai loro peccatacci, quindi partecipare al Sacro Pasto, ed avere diritto alla Resurrezione ed alla Vita Eterna nel Giorno del Giudizio.
Andare a vedere Amleto o le danze dei Maori, o soffrire per Violetta, dà gli stessi benefici?
Non credo.
Pertanto si deve dare la possibilità immediata e continua di partecipare agli eventi che conducono alla vita eterna, mentre per quelli della vita mondana c’è tempo.

Diocleziano

In pratica la ‘fede’ funziona come la quota 100 della pensione: poniamo che chi ha un Q.I. pari a 100 non ha bisogno di ‘fede’; chi ha un Q.I. pari a 50 necessita di mooolta ‘fede’… giusto? 😛

dissection

Ah! La famosa transtintunsan… no, la transistuntintan… beh, insomma quella roba lì… (semicit.) 😈😆🤪

Mixtec

La transustanziazione è importante perché si tratta di un fenomeno che avviene nell’ambito della concezione aristotelica della materia (ovvero “chimica aristotelica), in base alla quale esiste qualcosa al di là del visibile (substantia, che sta sotto) che determina ciò che è una cosa materiale. Pertanto c’è qualcosa che fa sì che la carne sia carne, e non pane, e il vino sia vino, e non sangue.
Per la chimica daltoniana, attualmente in uso nei laboratori, invece carne e pane sono semplicemente due miscugli diversi delle stesse “sostanze”: acqua, proteine, grassi, carboidrati., qualche sale. Lo stesso dicasi per sangue e vino (sì, è vero, nel vino c’è l’alcool, ma basta che uno si ubriachi e si potrà notare la presenza dell’alcool anche nel suo sangue).
L’aspetto interessante della questione è che ho conosciuto, nella locale Facoltà di Farmacia, chimici che per sei giorni la settimana aderivano alla chimica daltoniana, e nel settimo a quella aristotelica (ovvero tomistica).

dissection

La transustanziazione è importante perché descrive benissimo a quali vette di assurdità può arrivare il “pensiero” teofuffologico per cercare di giustificare l’inconcepibile, e per autorizzare l’inammissibile. Notte.

Diocleziano

Avevo proposto ai cuginetti più sfortunati di riconoscere un’ostia transunstraziata in mezzo a ostie non trattate. Forse si stanno allenando…

dissection

LOL! Il solito geniaccio. Scommetto che ti risposero che eri il classico talebateo integralista fondamentalista intollerantista oscurantista relativista ecceterista, e via con tutti gli isti che conoscono solo loro e che hanno un senso solo per loro.

KM

Ma se vogliono un biglietto d’andata “senza ritorno”, si spera, per il paradiso , perche’ non fanno come i loro idoli, si fanno martirizzare e vai col tango? Richiamiamo tutte le truppe dall’Afghanistan, mandiamole a controllare l’ordine pubblico, ad arginare la delinquenza e a combattere il Covid. Al loro posto mandiamo i neomartiri pronti a scontrarsi con i talebani. Vediamo chi scoppia prima!

KM

D per dissection. D per Diocleziano. DD per DIVINAMENTE DIVERTENTI!
M per Mixtec. M per MAPPAQUANTOSEIFORTEPUROTU!

Come si evince dal KM sono un seguace del GRANDE Karletto, non di Groucho. Pero’ un detto buono i miei cari nemici, gli scapigliati, romanticoni, piccolo-borghesi anarchici lo avevano:
“Una risata vi seppellira’ “

Julius_Imperator

Il marxismo e il materialismo storico avevano questo di buono: che ponevano l’accento sulle strutture fondamentali della società umana (i soldi), mentre il resto era sovrastruttura (corregetemi se ricordo male). Ora, dato il meccanismo con cui le parrocchie si finanziano, risulta chiaro come la CEI abbia fatto la voce grossa per riaprire le chiese fonte di contagio ma anche di entrate economiche derivanti da questua (in contanti), “libere” offerte per messe di suffragio, battesimi, cresime, matrimoni, FUNERALI (non per sembrare cinico, ma non riesco a togliermi dalla testa che ci siano stati non pochi ecclesiastici stizziti al vedere tante bare senza poterle monetizzare coi funerali). Certo, esisteva una preoccupazione clericale dovuta al venir meno del fare le cose per mera abitudine (andare a messa), ma la ritengo secondaria. Quindi la lezione da impartire ai figli è quella di vedere ogni cosa innanzitutto sotto l’aspetto della vil moneta. D’altra parte, con una chiesa ricchissima e influentissima con tv, radio e stampa nonché politici compiacenti, non si può certo sognare che un politico, nell’ordine:

Faccia pagare l’ICI (5 miliardi) dovuta e abbuonata illegittimamente
Faccia pagare l’IMU che con trucchi vari sempre la chiesa non paga (cappelle annesse ad attività commerciali)
Sospenda il versamento dell’otto per mille alla chiesa cattolica fino a rientrare della suddetta ICI dovuts

Sai in quanto tempo i vescovi si attiverebbero per silurarlo?

Diocleziano

Julius_Imperator,
concordo su tutto tranne che con “… una preoccupazione clericale dovuta al venir meno del fare le cose per mera abitudine (andare a messa), ma la ritengo secondaria…” credo anzi che, per loro, sia fondamentale che venga mantenuta e mai interrotta la dose di rimbambimento religioso.

I politici che si spendono nel permettere la frequentazione delle chiese in piena pandemia pensano di andare incontro a un pio desiderio del devoto, o sono consci che si tratta di povere anime condizionate, costrette a una coazione a ripetere iniziata nell’infanzia?

RobertoV

La primavera scorsa la chiesa aveva fatto fuoco e fiamme per le riaperture ed aveva strappato fantomatiche regole al ribasso per la sicurezza, sicurezza che era demandata al singolo parroco. Tutte le successive vicissitudini sulle restrizioni non l’hanno più toccata come se fosse un mondo a parte ed i politici non osassero più toccarla e dovessero scontare l’onta di aver posto delle restrizioni nella prima ondata. E si sono sempre difesi sul fatto che rispettassero i protocolli.
Molto recentemente mi è capitato di assistere ad un funerale in chiesa a Milano in piena zona rossa. Le uniche regole erano una boccetta di igienizzante e la distanza tra i posti a sedere, ma che erano inferiori ad un metro perchè per rispettarlo avrebbero dovuto sempre saltare una fila. Per fortuna che una parte delle persone, grazie alla disponibilità di spazio, si autoregolava rispettando le regole, altri no, anche con abbracci vari. Nessun controllo all’ingresso. La comunione è stata fatta. Nessuna misura della temperatura, mentre in zona arancione quando andavo al campo sportivo, all’aperto, veniva regolarmente fatta, mentre adesso in zona rossa non si può andare al campo sportivo all’aperto, mentre per la chiesa, al chiuso niente è cambiato.

Diocleziano

Proponiamo la chiesa cattolica per il Premio Darwin alla carriera.

KM

“…se politica ed economia sono le infrastrutture che fanno girare il mondo … sta di fatto che senza religione non si reggerebbero in piedi. Sarebbero come un sacco vuoto. Pensiamo al nostro corpo ed ai suoi organi essenziali, dalla pelle ai reni, dal cuore ai polmoni, dal fegato al cervello. Tutte parti importanti. Ma cosa sarebbero senza lo scheletro, le ossa, la gabbia toracica, il cranio? Il nostro scheletro funge da supporto e da protezione del corpo e dei suoi organi. Proprio come la religione ricopre il ruolo di sostegno e di salvaguardia nei confronti della politica e dell’economia. … Alla fine, la religione non avrebbe senso senza la politica e l’economia, ed esse non (r)esisterebbero senza la duplice funzione fornita dalla religione…. ”
Dal prologo di mio un saggio in fieri sulla religione.

KM

Dioclezia’,
ma MAGARA (come diceva Mazzone) lo vincessero tutto il miliardo e passa di fedeli. Tutta ‘na botta, please!
Te pago ‘na cena tutto l’anno per 10 anni!

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