«Un’altra corsia preferenziale ecclesiastica si aggiunge a un’autostrada che già ne aveva diverse (chiese sì ma teatri no; catechismo sì ma altre forme di aggregazione per ragazzi no): nelle vaccinazioni il Servizio sanitario nazionale mette preti e suore davanti a chi è malato e ai tanti lavoratori che svolgono un servizio davvero per tutti (cassieri e fattorini, per esempio). Se l’ignobile concordato costringe ancora oggi a pagare come infermieri i “preti in corsia” (35 milioni l’anno di spesa e personale… Leggi tutto »
Archivi Giornalieri: giovedì, Aprile 8, 2021
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