Ddl Zan: Basta Fake News!

Da diverso tempo si sente molto parlare del “Ddl Zan”.

Il dibattito su questo disegno di legge è molto ampio nell’opinione pubblica, e per la prima volta anche tanti personaggi pubblici (cantanti, artisti, chef della Tv, presentatori, ecc.) hanno preso posizione su questa proposta politica.

Ci sono politici (e non solo) però che stanno propagando troppe fake news su questo tema, avvelenando il dibattito pubblico e fomentando ancestrali paure umane.

Proviamo allora a fare un po’ di chiarezza.

La cosa più importante da sapere sul Ddl Zan è che intende modificare delle leggi già esistenti (Legge Reale-Mancino e articoli 604 bis e ter codice penale): non crea né distrugge nulla. Non rivoluziona un bel niente. Semplicemente si comincia a prendere atto che, se dalla Convenzione di New York ’66 (“contro l’eliminazione di ogni forma di razzismo”) in poi, si può parlare di una legislazione anti-razzista, dopo quasi sessant’anni è il momento di aggiornarsi ed iniziare a tutelare anche altre minoranze ugualmente discriminate per caratteristiche individuali, quali quelle Lgbtqi+ e i disabili.

Con l’approvazione del Ddl Zan, un’aggressione motivata da omofobia (come quella che abbiamo visto succedere a Roma qualche settimana fa) sarà aggravata dall’art. 604 ter codice penale, e quindi punita più severamente (pena aumentata fino alla metà).

Con l’approvazione del Ddl Zan, la propaganda di odio omofobico o l’istigazione a commettere violenza contro taluno per motivi omofobici divengono (finalmente) reato.

Come vedete, modifiche davvero esigue a leggi che esistono da quasi cinquant’anni in questo paese.

Veniamo alle obiezioni.

“Incostituzionale! Si forniscono delle tutele maggiori agli omosessuali, bisessuali, transgender e disabili, rispetto agli eterosessuali, cisgender e agli abili! Vìola il principio di uguaglianza!”

Falso. La legge non parla di transessualità od omosessualità. Non parla di transfobia ed omofobia.

La legge cita “sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità”, definendoli al primo articolo. Per cui anche le persone eterosessuali e/o cisgender, nell’assai remota circostanza in cui dovessero essere aggrediti per tale loro condizione, godrebbero della tutela rafforzata della Legge Zan.

“È una limitazione della libertà di manifestare il proprio pensiero! È una legge bavaglio e liberticida! Si vuole indottrinare il popolo con il politically correct!”

Anche qui, molto falso. Gli stessi argomenti sono stati negli anni usati contro la legge Reale-Mancino dai vari razzisti che hanno dovuto affrontare dei processi penali per reati di odio. Ebbene, la giurisprudenza e la Corte Costituzionale hanno sempre risposto in modo molto semplice a queste accuse: l’odio non è un’opinione. La tua libertà di sparare minchiate si arresta nel momento in cui propagandi odio nei confronti di una minoranza, in modo tale da mettere in pericolo le persone ad essa appartenenti.

Curioso che si parli di limitazione alla libertà quando in realtà questa legge punisce l’odio motivato da omolesbobitransfobia. Anche la Cei e ProVita sono intervenuti per dire questa cosa. Domanda: volete forse essere ancora liberi di fare dei roghi di omosessuali in piazza? Come mai non siete intervenuti negli anni ’90 quando il decreto Mancino introdusse tra i motivi di discriminazione della legge Reale, anche quelli Religiosi?  “Legge inutile. C’è già tutto nel codice penale. Non c’è bisogno di nuovi reati”.

Magari fosse così. Purtroppo non lo è. Il nostro diritto penale è fondato sul principio di stretta legalità, per cui quando si tratta di reati vanno specificati esattamente e precisamente. Le altre aggravanti e gli altri reati (pur con isolati sforzi da parte di qualche giudice di merito) non si applicano ai casi che coprirebbe questa legge.

“Questa legge porterà alle adozioni gay, all’utero in affitto e al regno di Satana”.

Il tema della famiglia omogenitoriale non è affatto toccato da questa legge. Questa è anzi la classica fallacia argomentativa della brutta china o del piano inclinato, che logicamente è un assurdo. Infatti, per riformare – come si dovrebbe – il diritto di famiglia italiano, è necessaria una nuova legge. Tutto il resto è fuffa argomentativa.

“I soliti di sinistra che anziché pensare ai problemi veri delle persone, si occupano di omofobia e Ius Soli. È di ben altro che abbiamo bisogno!”.

Il benaltrismo. Una tattica dell’argomentazione per sviare completamente dal merito del provvedimento, ridicolizzandolo e scartandolo per la sua scarsa importanza.

Il Ddl Zan cerca di dare attuazione concreta al principio di uguaglianza, al principio della pari dignità sociale fra tutte le persone, dando maggior protezione a persone discriminate per sesso, genere, identità di genere, orientamento sessuale e disabilità. Una legge simile si cerca di approvarla da trent’anni, e ancora l’altro ieri è nuovamente slittato l’avvio della discussione in Senato. C’è davvero qualcosa di più impellente che estendere i diritti? C’è davvero qualcosa di più urgente dell’attuazione del principio di uguaglianza?

Concludo dicendo che oltre ad essere una battaglia di civiltà, di uguaglianza e di progresso, l’approvazione del Ddl Zan è – evidentemente – anche una battaglia di laicità dello Stato. Gli omosessuali infatti, come pochi altri, hanno subito discriminazioni e violenze di ogni genere (roghi e deportazioni in campi di concentramento inclusi), scaturite da pregiudizi ignoranti e/o falsi insegnamenti religiosi (si pensi all’episodio biblico di Sodoma). È tempo di dare pari dignità a tutte le persone, a prescindere da antiche storie su angeli e piogge di fuoco.

Alessandro Cirelli

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19 commenti

dissection

“Gli omosessuali infatti, come pochi altri, hanno subito discriminazioni e violenze” eccetera. D’accordo, e hanno tutta la mia comprensione e stima e benevolenza. Mi piacerebbe anche, però, che qualora fossero credenti, assumessero un atteggiamento più distaccato, disincantato e critico verso chi li discrimina con motivi afferenti a ciò che credono e nonostante la credenza sia la stessa o quasi. Troppe volte si legge, anche o forse soprattutto su queste stesse pagine, di omosessuali o trans o qualunque altra categoria di orientamento sessuale subire dei torti causati dall’applicazione pedissequa e ignorante di precetti assurdi attinenti a ciò in cui essi stessi credono, la qual cosa, oltre che tragica, mi sembra perlomeno bizzarra. Non dico che debbano essere per forza atei, ma che potrebbero e dovrebbero avere un po’ più di coscienza su dove si vanno a impelagare. My two cents.

Maurizio

Un po’ di sano masochismo. Pensiamo alle donne, tutte le donne, credenti in una fede che le relega chiaramente in una posizione subalterna: non possono fare il prete (o la pretessa…?), celebrare messe, aspirare alle alte cariche sacerdotali. Se io fossi donna mi sarei già rivolto al Principale.

laverdure

“Gli omosessuali infatti, come pochi altri, hanno subito discriminazioni e violenze”
Voglio sperare che questa frase contenga un errore di battitura,e che quel “pochi altri” intendeva in realta “molti altri”,altrimenti mi si consenta di considerarla una
vera boutade,e anche un tantino discutibile.
E non sto certo ad annoiarvi facendo la lista degli “altri”.

laverdure

Ne’ vi faccio il torto di pensare che non siate in grado di farla voi stessi quella lista.

dissection

La frase virgolettata, laverdure, l’ho presa dall’articolo, non è mia: per eventuali lamentele e contestazioni, non è certo a me che devi rivolgerti, io ho solo espresso il mio punto su quel particolare aspetto, che non è che una frazione del tema trattato.

Mixtec

Va be’, i Sodomiti erano sodomiti, non approvo però capisco. Ma i Gomorriti? facevano i gomorriti? E che vuol dire?

Diocleziano

Diffondevano la gomorrea.

E poi un dio non ha bisogno di giustificarsi, sta scritto: “Io so’ ddio e voi n’un siete…” 😛

Mixtec

Grazie, Imperatore!
Mi ha fatto venire in mente che, inoltre, facevano venire le gomorroidi, che a loro volta i sodomiti curavano, col metodo da loro brevettato.

Mixtec

Gazie, Imperatore! (e sono due)
… diacrilico era diacritico. La trascrizione del nome ebraico di “Gomorra” è Amora con un sacco di segni diacritici. Riferendoti a Gerico è anche ovvio che ti riferisci al sito archeologico di Tell es-Sultan, che, essendo vicino a Gerico, è stato identificato come sede della città di Gerico di “giosueuiana” memoria. Nel sito però non si è trovato alcun cartello del tipo “Benvenuti a Gerico,” ma l’archeologo italiano Nigro, che vi ha una missione archeologica, sostiene di averne trovato il nome scritto in caratteri egizi in uno scarabeo: Rua, o qualcosa del genere. Se si tiene conto di tutto quello che c’è scritto sullo scarabeo, e decifrato da Nigro, si ottiene qualcosa che somiglia molto all’ebraico Amora con segni diacritici. I resti più imponenti del sito risalgono ad una città distrutta col fuoco un paio di decenni prima del 1400 AEV.
Il nome, come ho detto, richiama quello ebraico di Gomorra. E Sodoma, o meglio Sedom?
Non ci sono i resti archeologici di un’altra città vicino a Tell es-Sultan. I resti delle città dell’Età del Bronzo sono sempre distanziati. Sedom e Amora non potevano essere due città vicine di quell’epoca, ma potrebbero essere due nomi riferentesi alla stessa città che il redattore biblico ha equivocato come due città diverse (un po’ come se uno storico del tremila, leggendo che “Roma, la Città del Papa, fu saccheggiata dai lanzichenecchi”, interpretasse la frase come se i lanzichenecchi avessero saccheggiato due città).
Un indizio (secondo me più di un indizio) è dato dalla stessa Genesi, che quando parla di Gomorra dice le stesse cose riguardanti Sodoma.
Ma andiamo a vedere chi può aver distrutto la città intorno al 1420 AEV. Come forse ho detto in precedenza, Amenofi II distrusse intorno a quell’anno Shmash-Edom.
E se noi identifichiamo il YHWH.El Shaddai dei capp. 17-19 di Genesi, con un incazzatissimo Amenofi II che va a fare un sopralluogo di Sodoma con Abramo, diamo un senso umano, molto umano, alla distruzione di Sodoma. I Sodomiti avevano ingiuriato e minacciato (forse alla Umberto Bossi) i suoi messaggeri (angeli) e lui li aveva semplicemente rasi al suolo senza tanti complimenti. Il Dio dell’Universo, ammesso che esista, non aveva niente contro i sodomiti (omosessuali o no) e non andava a pranzo ed in giro con Abramo.

laverdure

Penso lo stesso dei sodomiti : quando arrivavano degli stranieri pretendevano di “conoscerli”.
Come fecero con i due viandanti ospiti in casa di Lot.
Il quale,con estrema generosita,gli offri in alternativa le proprie figlie.
Pero’…non ci trovate qualcosa di poco coerente ?

Mixtec

laverdure,
grazie della domanda. Certamente c’è qualcosa di poco coerente, soprattutto nel comportamento di Lot. Il quale, come si racconta in Gn 13: 11-13, scelse di andare nella valle del Giordano e di stabilirsi prima vicino a Sodoma e poi evidentemente vi si accasò.
Sapeva, prima di prendere tale decisione che i sodomiti, quando arrivavano degli stranieri, pretendevano di “conoscerli”? A lui, giunto come straniero avevano riservato tale trattamento? Aveva egli gradito? In ogni caso i due viandanti sono protagonisti di un episodio raccontato in Gn 19, quando Lot abitava a Sodoma da anni e doveva ben conoscere le usanze dei suoi concittadini. Perché non chiese loro se avrebbero gradito il trattamento che li aspettava da parte dei Sodomiti?
A parte ciò, una notazione: “Sodoma” e “Gomorra” sono nomi derivanti dalla versione greca della Bibbia. I nomi dell’originale ebraico sono traslitterabili come “Shedom” (o Sedom) e “Amora” (con qualche segno diacrilico sulle vocali). Sembra una cosa da poco ma non è così. Se si consultano gli annali egizi relativi al Retenu (Terra di Canaan) si hanno nomi quali una località chiamata Shmash-Edom (e la sua distruzione, cfr. Gardiner, p. 182), mentre non risultano né Sodoma, né Gerico.
(Gardiner, Alan, La Civiltà egizia, Einaudi, 1971).

laverdure

@mixtec
Veramente con quel “poco coerente”intendevo l’offerta delle figlie ai Sodomiti.
Mi sembra che sarebbe come offrire gazosa ad un raduno di alpini.
Quanto all’amore paterno di Lot per figlie femmine invece rientra nelle media biblica.

Diocleziano

…diacrilico ?

Opinione degli archeologi è che Gerico, al momento della furiosa battaglia per conquistarla,
fosse un insediamento abbandonato da quattrocento anni. Probabilmente solo qualche muretto a secco per il contenimento di capre.

laverdure

“Con l’approvazione del Ddl Zan, un’aggressione motivata da omofobia (come quella che abbiamo visto succedere a Roma qualche settimana fa) sarà aggravata dall’art. 604 ter codice penale, e quindi punita più severamente (pena aumentata fino alla metà).”
So che mi sto ripetendo,ma se un balordo ( o un intero branco)aggredisse un omosessuale ignorando il suo status (non tutti mostrano la cosiddetta “effeminatezza”)a semplice scopo di rapina,riempiendolo di botte,ritenete che le stesse botte le sentirebbe di piu’se l’aggressione invece fosse stata originata da
omofobia ?
Eppure nel primo caso la pena,a rigore di legge,sarebbe sensibilmente inferiore .
Io non lo trovo molto coerente.
Mi sembra che tutto questo serva semplicemente a ribadire,agli occhi dei piu’,lo stato di “diverso” degli omo e simili,concedendogli privilegi che sempre agli occhi dei piu’ appariranno del tutto immeritati,cosa che inevitabilmente generera ulteriore antipatia.

laverdure

E ad aggravare ancora di piu’ la cosa sara il fatto che non mancano certo le aggressioni ai “normali”,che la giustizia nostrana in generale non sembra certo perseguire con particolare vigore.

Maurizio

Credo di condividere i tuoi dubbi. Preferisco sapere che la pena verrà comminata seriamente (in Italia non è così scontato).

laverdure

Per quanto riguarda invece l'”incitamento all’odio “,il reato di “apologia di reato” esiste nel codice da molto tempo,e non vedo perche’ l’incitamento ad azioni violente verso gli LGBT debba subire azioni legali differenti dal caso dove la violenza sia rivolta ad altri.
Parliamoci chiaro,nei lunghi anni della cosiddetta “contestazione violenta”,simili incitamenti erano realta quotidiana in mille forme diverse,senza che si notassero particolari reazioni da parte delle autorita o di chiunque altro,a cominciare dai cosiddetti “progressisti”.
E non erano certo rivolti verso gli LGBT.
Se invece la critica non supera i limiti del reato,non vedo perche’certi soggetti debbano avere uno status di “vacche sacre” a differenza di qualunque altro.
Non critichiamo forse (giustamente) in questa sede l’assurdita del reato di “blasfemia”,
vale a dire di critiche rivolte nientemeno che ad entita soprannaturali ?
Che non hanno certo bisogno della protezione della Magistratura.

Mixtec

Prima che i commenti vengano chiusi, qualche notazione.
Penso sia assolutamente inutile chiedere a Nigro se ritiene che le rovine di Tell es-Sultan possano riferirsi ad Amora-Shedom. Sicuramente risponderà che si tratta delle rovine di Gerico, città distrutta da non si sa chi nei dintorni del 1450 AEV.
Gli antropologi, se vogliono continuare a lavorare in Israele, non devono rompere troppo i cosiddetti: se i loro ritrovamenti avvallano o almeno non contraddicono ciò che dice la Bibbia, bene, altrimenti zitti e pensino a scavare.

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