Da sempre l’Uaar si impegna a favore dei diritti e dell’autodeterminazione delle donne per le scelte sessuali e riproduttive. Tra le tante iniziative, nel 2018 ha lanciato la campagna “Testa o croce? Non affidarti al caso!” per una informazione trasparente sui medici obiettori. Nel febbraio del 2021 è partita la campagna “Aborto farmacologico. Una conquista da difendere”, per sostenere l’accesso alla pillola Ru486 contro i tentativi di limitazione confessionalista, che ha per testimonial Alice Merlo: una giovane che ha voluto raccontare la sua storia personale di interruzione volontaria di gravidanza senza sensi di colpa.
Proprio mercoledì 21 aprile 2021 alle 18:30 abbiamo voluto ripercorrere con una diretta sui social queste campagne dell’Uaar a difesa dei diritti sessuali e riproduttivi e non solo. Sono intervenute Silvia Baldassarre, autrice del Codice europeo della libertà di non credere pubblicato per la collana IURA di Nessun Dogma, l’attivista Alice Merlo, la responsabile iniziative legali Uaar Adele Orioli e la responsabile circoli Uaar Cinzia Visciano. Una interessante e partecipata discussione che ha toccato diversi temi e di cui vi riproponiamo il video su YouTube e su Facebook.
La redazione
Ho seguito attentamente il video e, da quanto ho potuto capire, gli atti più disgustosi sono stati compiuti soprattutto con la complicità degli enti locali, in particolare regioni, ma anche comuni, spesso aggirando o violando le leggi dello Stato. Se si aggiungono ai fatti denunciati da Adele, Alice, Cinzia e Silvia altre iniziative in vari ambiti (politica scolastica, familiare etc.) viene da chiedersi se il maggiore spazio dato agli enti locali negli ultimi decenni abbia davvero portato ad un progresso della democrazia o non abbia piuttosto favorito l’intolleranza e l’oscurantismo. Personalmente io sono sempre stato antifederalista, convinto e orgoglioso di esserlo, e questo video mi ha dato un motivo in più per ribadire le mie idee.
p. s. Naturalmente per il mio antifederalismo sono stato spesso accusato di essere reazionario, magari da persone che avevano studiato e insegnato dai preti. Ma, si sa, niente è più insidioso dei conservatori che vogliono presentarsi come innovatori (Cossiga e Renzi docent).
Salve, ho una curiosità: ho sentito parlare di medici obiettori che praticano aborti privatamente. Vorrei chiedere se si tratta di una “leggenda metropolitana” oppure se esistono testimonianze attendibili a riguardo. In tal caso non sarebbe meglio regolamentare il fenomeno? Mi chiedo anche se denunciare queste persone non sarebbe controproducente per quelle donne che in questo modo riescono comunque ad ottenere l’interruzione di gravidanza, seppur in modo “irregolare”.
La cosa più logica sarebbe quella di sanzionare i parassiti profittatori
e di pari passo garantire l’assistenza di legge.
Si parla sempre di ‘medici obiettori’ ma di ‘medici obiettrici’ neppure l’ombra.
Cosa fanno? È possibile che nemmeno tra donne ci sia solidarietà?
Se le donne medico facessero il loro dovere, il muro degli obiettori crollerebbe.
Quindi adibire alla sterilizzazione dei pappagalli chi si ostinasse a obiettare.
Hai scritto una sciocchezza. Sul lavoro, non conta niente il sesso di appartenenza. Si ragiona solo per categorie professionali.
Ah ecco, e io che pensavo fosse questione di ETICA PROFESSIONALE…
Con un pizzico di solidarietà di genere.