Il presidente irlandese denuncia il sistema scolastico segregazionista dell’Irlanda del Nord

Il presidente della Repubblica d’Irlanda, Michael D Higgins, ha condannato la segregazione dei bambini in età scolare nell’Irlanda del Nord. Northern Ireland Humanists – che da tempo si batte per un unico sistema educativo scevro da divisioni religiose – ha accolto con favore la notizia affermando che l’Irlanda del Nord deve orientarsi verso un sistema educativo unico e inclusivo se si vogliono pace e integrazione nel Paese.

«Chi nel 2021 può giustificare l’insegnamento separato sulla base della religione?», ha detto Michael D Higgins parlando al Late Late Show, sottolineando come questo tipo di politiche lasci i bambini in balìa di «pezzi di odio e di memoria che altri stanno manipolando». Le sue parole arrivano a seguito di un recente picco di violenza intercomunitaria nelle strade dell’Irlanda del Nord, che in alcuni casi ha coinvolto anche ragazzi di età inferiore ai 12 anni.

Attualmente, la maggior parte dei bambini che frequentano le scuole nell’Irlanda del Nord sono separati gli uni dagli altri sulla base del loro background religioso. Nella stragrande maggioranza dei casi, bambini che provengono da famiglie protestanti frequentano controlled schools [molte delle quali originariamente protestanti, e che benché siano sotto la gestione del schools Board of Governors mantengono sovente collegamenti con le chiese evangeliche] mentre bambini di provenienza cattolica frequentano scuole gestite dalla chiesa cattolica.

Un recente rapporto dell’Università dell’Ulster ha rilevato che la segregazione è endemica fin dalle prime fasi dell’istruzione, con il 47% delle scuole dell’infanzia – in teoria aperte ad alunni di qualsiasi provenienza – interamente segregate e il 70% fortemente segregate. Solo il 6% ha un basso livello di segregazione tra protestanti e cattolici. Alle primarie le scuole risultano ancora più divise, con solo l’1% di bambini di famiglie protestanti che frequentano scuole cattoliche e un numero così basso di bambini di famiglie cattoliche che frequentano controlled schools che il dato è stato cancellato dalle cifre più recenti diffuse dal governo, presumibilmente perché tali bambini avrebbero potuto essere facilmente identificati.

Le scuole integrate hanno tentato di affrontare la questione equilibrando la proporzione di posti riservati ai bambini di ciascuna comunità, nonché offrendo posti aggiuntivi a quanti di altra provenienza religiosa o di credo. Tuttavia, nonostante un sondaggio del 2018 abbia rilevato che circa il 70% dei genitori sosterrebbe l’integrazione scolastica dei propri figli, solo il 7% dei bambini frequenta queste scuole ed esse sono di difficile accesso per molte famiglie.

Il coordinatore di Northern Ireland Humanists, Boyd Sleator ha commentato: «Michael D Higgins ha ragione. Gli eventi delle scorse settimane mostrano chiaramente perché la segregazione dei bambini lungo confini religiosi deve finire. Speriamo che la prossima revisione del sistema educativo conduca a un unico e inclusivo approccio all’istruzione, individuando un sentiero chiaro al fine di raggiungere questo obiettivo. Una società che separa i propri bambini non cesserà mai di essere divisa. Se vogliamo pace e integrazione dobbiamo educare i nostri ragazzi insieme a prescindere dal loro background».

In anni recenti, i governi irlandesi hanno preso provvedimenti per eliminare dalla maggior parte delle scuole la selezione su base religiosa, conosciuta come «barriera del battesimo», poiché discriminatoria e impopolare. Il Regno Unito non si è mosso in questa direzione e le discriminazioni religiose nell’ammissione permangono in circa un terzo delle scuole britanniche, e praticamente in tutte le scuole dell’Irlanda del Nord.

Humanists UK

(originale in inglese disponibile alla pagina https://humanism.org.uk/2021/04/20/irish-president-slams-northern-irelands-segregated-school-system-in-light-of-violence/)

Traduzione di Ingrid Colanicchia

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6 commenti

pendesini alessandro

C’è un “altro culturale” che rimane incomprensibile, o almeno relativamente difficile da capire per chi ne fa parte. I conflitti tra sunniti e sciiti (Iran-Iraq), protestanti e cattolici, come in questo caso in Irlanda, ebrei e musulmani (Israele), indù e buddisti (Sri Lanka)…. testimoniano questa reciproca impenetrabilità culturale mantenuta da religioni che non meritano il loro nome (dal lat. religio, affine a religare «legare») poiché dividono più di quanto « uniscono », anziché ravvicinare la gente, odiatamente la divide !
NB -Anche se la religione cattolica romana è oggi molto indebolita, anche se si vendono o si distruggono chiese, in Europa, per non poterle mantenere, papa Bergoglio, il « papa buono »…. si ostina a ripetere che i protestanti sono una “setta”, che non sono veri cristiani e che la verità, l’unica, grande V, passa sempre per le labbra pontificali.

dissection

Dimostrando che la religione è sempre e comunque divisiva, come giustamente dici, qualunque essa sia, e che il Bergoglione tutto è tranne che il rivoluzionario che viene dipinto dai media.

Diocleziano

Le religioni diventeranno una cosa seria solo quando verranno praticate come lo yoga:
in silenzio e in casa propria.

Una religione che possiede uno stato proprio, una banca e colossali proprietà finanziarie
è solo roba da bottegai.

RobertoV

Come giustamente fai notare, questa è una ulteriore prova che le religioni sono identitarie e divisive, nonostante i vuoti proclami propagandistici a parole sulla tolleranza.
Anche nel caso italiano basta considerare che dalla chiesa cattolica non è mai venuta una proposta di allargare l’ora di religione ad altre religioni (quando un ministro ha provato a proporlo è stato lapidato dai clericali) e l’apertura alle altre religioni è solo di facciata e controllata dalla religione cattolica come gentile concessione dall’alto della loro “tolleranza”, mai si sono sognati di accettare l’insegnamento della religione da rappresentanti di altre religioni, ma anzi eliminano quegli insegnati cattolici non rigorosamente allineati.

Diocleziano

«… mai si sono sognati di accettare l’insegnamento della religione da rappresentanti di altre religioni…»

Ci mancherebbe altro! Come sarebbe possibile da parte di gente che si arroga la capacità di cambiare la natura di una crosta di pane, benedire – qualsiasi cosa possa significare – oggetti, edifici, persone? Ogni tanto tirano la giacchetta del loro dio per attirare la sua attenzione su qualche grosso problema, quasi fosse un bacucco facile ad appisolarsi… Ma come! non è l’onnisciente per antonomasia? A questo scopo il papa-virologo ha indetto una maratona di pregatori e pregatrici anticovid professionisti.

RobertoV

Qualche prete illuso dal papa così aperto e tollerante ha avuto la buona idea di dire messa assieme ai protestanti. E’ stato immediatamente richiamato all’ordine. Una cosa è la tolleranza propagandisticamente dichiarata davanti alle telecamere, un’altra la realtà. Se pensi che il patriarca russo non vuole incontrare il papa in Russia perchè teme che venga a fare propaganda e questo nonostante gli ortodossi siano i più vicini ai cattolici, figuriamoci gli altri! Una idea spesso propagandata a parole è che le varie religioni siano solo un effetto delle tradizioni e delle culture locali e che adorino lo stesso dio: poi, però, all’atto pratico ci si rende conto che non lo pensano veramente e ci tengono alle divisioni identitarie e differenze. D’altronde non si rinuncia così facilmente al potere politico ed economico ed ai privilegi.

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