Onu, anche l’Uaar interpellata dal relatore speciale Shaheed sui diritti laici

Il 18 maggio 2021 diverse organizzazioni umaniste che operano in Europa e in Nord America sono state consultate in videoconferenza dal Dr. Ahmed Shaheed, Relatore Speciale ONU sulla Libertà di Religione e Credo, in preparazione della sua relazione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite su “Libertà di Pensiero”.

Come rappresentante dell’Uaar ho riferito dell’invadenza della religione cattolica nella scuola e nei media, delle anacronistiche leggi italiane sulla blasfemia, delle nostre campagne censurate e del #ddlZan che non riesce a passare. Ma anche di esempi positivi, come le nostre vittorie legali per lo sbattezzo, l’ora alternativa e il diritto di proclamarsi atei, a cui guardano come modello anche altre associazioni più “giovani” nel mondo. Più in generale, della nostra rivendicazione della laicità come supremo baluardo della libertà di pensiero, di religione e dalla religione.

Ringrazio il Dr. Shaheed e Humanists International di questa occasione per portare le voci dell’umanismo ateo nei più alti consessi internazionali, nella speranza che contribuiscano ad un futuro di maggiori libertà e diritti per tutte e tutti.

Giorgio Maone

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Un commento

Mixtec

Il fatto che l’UAAR sia nota all’ONU ha creato un certo imbarazzo in soci e commentatori: devono prepararsi a confronti internazionali, e non solo a quelli coi parroci, talvolta coi vescovi, dei paesi loro.

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