Oggi e domani i nostri attivisti allestiranno banchetti e terranno aperte le sedi Uaar per invitare cittadini e cittadine a firmare l’appello indirizzato al Ministro della salute Speranza perché ogni persona sia davvero Libera di Abortire.
Sarà distribuito gratuitamente un vademecum sulle modalità e procedure per accedere all’interruzione volontaria di gravidanza. Un aiuto valido e concreto per informare le persone sui propri diritti, per avere informazioni chiare e precise.
Questo è solo il primo di una serie di appuntamenti che vedrà circoli e referenti Uaar mobilitarsi per la campagna Libera di abortire. Gli attacchi alla legge 194 sono sempre più violenti e insidiosi. Noi non molliamo la presa. Vogliamo che sia garantito a ogni persona il libero accesso all’aborto.
Elenco degli appuntamenti:
Sabato 19 giugno
Livorno: dalle 10.30 alle 12 e dalle 17 alle 18.30 presso la sede Uaar in via Goldoni 36
Perugia: dalle 15 alle 19 in piazza Matteotti
La Spezia: dalle 15 alle 18 presso la sede Uaar in via del Canaletto 159
Genova: dalle 15.30 alle 19 via XX Settembre
Venezia: dalle 16 alle 19 in piazza Ferretto, Mestre
Roma: dalle 16 alle 20 in via L’Aquila angolo via Ascoli Piceno
Pordenone: dalle 16 alle 19 presso la sede Uaar in via Montello 22
Palermo: dalle 17 in piazza Giuseppe Verdi (Teatro Massimo)
Milano: dalle 18 alle 23 in piazzale Cesariano
Catania: dalle 19:30 alle 22:30 in piazza Federico di Svevia, “Piazzetta dei libri” del “Gamazita”
Domenica 20 giugno
Bologna: dalle 9 alle 14 in via Ugo Bassi 1/F
Padova: dalle 9.30 alle 18 in via Roma, lato sottoportico, all’altezza del bar tabacchi (Canton del Gallo)
Perugia: dalle 15 alle 19 ai Giardini del Frontone in via Borgo XX Giugno
La Spezia: dalle 15 alle 18 presso la sede Uaar in via del Canaletto 159
Roma: dalle 16 alle 20 in via L’Aquila angolo via Ascoli Piceno
Pordenone: dalle 16 alle 19 presso la sede Uaar in via Montello 22
Milano: dalle 18 alle 23 all’Arco della Pace
Catania: dalle 19:30 alle 22:30 in piazza Federico di Svevia, “Piazzetta dei libri” del “Gamazita”
‘Avvenire’ del 19/6:
“I vescovi dicono sì a un voto su Biden, aborto e eucaristia”
Il ‘sì’ sarebbe riferito alla richiesta di scomunica verso Biden per la sua posizione
favorevole all’aborto. Da notare la codarda reticenza nel non dire chiaramente
quale è la finalità del ridicolo attacco al presidente.
Il medioevo che avanza.
Sarebbe bello, in caso di scomunica, da parte di Biden un bel “chissenefrega !”.
Perdonatemi, talvolta mi piace sognare …
Forse non lo direbbe così ‘maschiamente’, ma ci andrebbe molto vicino.
Singolare che si preoccupino di scomunicare addirittura il presidente degli USA,
ma non i pedofili tra le loro file.
Non credo che l’americano medio scelga la chiesa e non il presidente.
Sceglierebbe la chiesa che difende il presidente. Da qualche parte bisogna pur
cominciare a sbagliare. Sua Banalità, che la sa lunga, glielo aveva sconsigliato.
Carissimo Gaio Aurelio Valerio, non possono scomunicare quelli che a loro modo mettono in pratica uno degli insegnamenti evangelici piu’ noti: Lasciate che i bambini vengano a me (Mc 10, 13 – 16).
Diocleziano, certamente non puoi aspettarti chiarezza e trasparenza da una chiesa che si fonda sui dogmi, che rinnega la logica e la ragione, che promuove piu’ ‘misteri’ di quanti ce ne siano in tutte le 20 serie dell’ “Ispettore Barnaby” messe insieme – misteri gaudiosi, dolorosi, luminosi, gloriosi; i misteri dell’eucarestia; le vie del signore sono infinite ed imperscrutabili e via occultando -.
Ma che soprattutto promuove il Principio d’Autorita’, cioe’, e’ cosi’ perche’ lo dico io (o dio)! Non per niente i secoli del medioevo che videro l’apoteosi del cristianesimo sono stati chiamati ” I Secoli Bui”!
Buona giornata a te e a tutti quelli di sana razionalita’!
Se anche i vescovi americani lo scomunicassero , Biden troverebbe sempre qualche prete compiacente che gli darebbe i sacramenti, come accadde da noi con Vittorio Emanuele II e con Cavour, in modo da salvare la sua immagine davanti agli elettori. Magari poi il prete dissidente sarebbe a sua volta sanzionato dai gerarchi cattolici, ma in cambio avrebbe la gratitudine (con annessi benefit) del presidente. Il solito gioco delle parti.