La clericalata della settimana, 25: la Regione Lombardia non illuminerà il Pirellone per il Pride

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Consiglio regionale della Lombardia che

ha bocciato una mozione di M5S e Azione per illuminare il Pirellone con i colori dell’arcobaleno nelle notti del Pride a Milano.

L’iniziativa ha scatenato le reazioni del centrodestra, tra la bagarre scatenata dall’insulto del leghista Marco Mariani, fino ai pregiudizi antigay espressi da Viviana Beccalossi (Gruppo Misto) secondo cui promuovere il Pride è “molto radical chic” perché sarebbe “una festa, spesso volgare” e da Massimiliano Bastoni (Lega) secondo cui il Pride è “una carnevalata che non difende affatto i diritti civili”.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Le audizioni in Senato per il ddl Zan contro le discriminazioni si stanno trasformando in una sfilata di integralisti antigay che propalano fake news sulla riforma, autorizzati dal centrodestra.

L’Ospedale San Giovanni di Roma ha stipulato una convenzione con la diocesi di Roma che prevede di stipendiare i cappellani come i collaboratori amministrativi professionali e di garantire loro vitto, alloggio e di coprire tutte le spese del loro ministero religioso (paramenti liturgici, ceri, ostie e vino compresi). Il Sistema sanitario nazionale, come rileva l’inchiesta Uaar “I costi della Chiesa”, spende almeno 35 milioni di euro l’anno per l’assistenza spirituale cattolica negli ospedali.

La mozione della senatrice Bianca Laura Granato di L’Alternativa C’è per rivedere gli accordi tra Stato e Chiesa sull’insegnamento della religione cattolica e sostituire IRC con una materia più laica ha scatenato l’ira degli identitaristi cattolici. Carmela Ella Bucalo (Fratelli d’Italia) sostiene che IRC “è fondamentale al mantenimento della identità della nostra Nazione: insegnare la religione agli alunni, agli studenti; educarli ai valori del Cattolicesimo”.

La sindaca di Roma Virginia Raggi si è congratulata con i nuovi nominati alla dirigenza della Caritas e alla cooperazione missionaria tra le Chiese della diocesi di Roma.

La redazione

18 commenti

laverdure

…..fino ai pregiudizi antigay espressi da Viviana Beccalossi (Gruppo Misto) secondo cui promuovere il Pride è “molto radical chic” perché sarebbe “una festa, spesso volgare” ……

Non so come sara questo “pride”,ma ammettiamolo,parecchi di quelli precedenti,
sia in Italia che all’estero,non brillavano certo per finezza.
Diciamo pure che spesso la volgarita abbondava,e’ una verita oggettiva che resta tale non importa chi sia a esprimerla e quali siano le sue motivazioni.
La mia modesta opinione e’ che una marcia per i diritti,di per se accettabilissima,sarebbe molto piu’ efficace se condotta nello stile di tante manifestazioni analoghe su argomenti diversi,come quelle ad esempio organizzate dai sindacati per la lotta alla disoccupazione.Anche li spesso non manca qualche nota “coreografica”,ma e’ un fatto secondario.
Meglio ancora quelle destinate a commemorare le vittime di mafia e terrorismo,
dove la serieta e’ massima ,come pure il messaggio alla gente.

Diocleziano

Io trovo pallosissime le manifestazioni partigian-sindacali grondanti la retorica e la tristezza degli eterni perdenti. I pride sembrano spot autopromozionali per drag-queen e tatuaggisti.
Una via di mezzo, magari un po’ di ironia costruttiva… eh?
O un gay pratico di comunicazione d’immagine e marketing. 😛

Forse alla Regione Lombardia, dopo le performance Fontana-Gallera, vogliono darsi un contegno serioso. Ma non mi sembra proprio il caso.

KM

Beh, penso che tutti noi atei dovremmo imparare dal marketing, dalla comunicazione e dalla autopromozione gay! Guarda dove sono arrivati in un paio di decenni!!!! Dal “pufter bashing” al riconoscimento della maggior parte della gente, del DIRITTO di essere quello che si e’. Dalle barzellette sugli omaccioni che picchiano un fr….o al ddl Zan. Parafrasando N. Armstrong, potremmo dire: Una piccola sfilata per una persona, un balzo da gigante per l’umanità.

KM

Permettimi di elaborare su quello che ho scritto. L’impiego del sostantivo/aggettivo gay e’ stata una genialata. Si e’ passatti dalla negativita’ dei vari fr….o, les…., chec… e peggio, alla positivita’ quasi solare della Gaiezza che testimonia l’accettazione di se stessi e pruomove l’accettazione non paternalistica della gente. Le sfilate saranno anche pacchiane e sfacciatamente esagerate, ma cio’ fa parte dell’andare controcorrente, di rimettere in discussione i ruoli, le false sicurezze della (im)moralita’ e del senso comune. Un po’ come il Carnevale al quale certe sfilate si sono ispirati (penso a Rio).
Il grande Richard Dawkins si chiese anni fa se non fosse ora anche per noi a-tei di liberarsi della negativita’ di quell’ α privativa e, emulando i gay, cercare un nome che fosse sia positivo che propositivo. Egli suggeri’ l’aggettivo/sostantivo Bright(s) che, oltre a luminoso e sinonimi vari, significa intelligente. Un altro grande, il compianto Christopher Hitchens, si oppose a tale proposta, in quanto riteneva che i non-brights si sarebbero offesi. Io sto dalla parte di Richard.
Non e’ colpa mia sei i religiosi sono creduloni e quindi poco bright! Non saro’ certo io a difendere “l’onore” degli abbocconi. Soprattutto quando per 2.000 anni ci hanno perseguitato e appiccicato addosso tutto il negativo possibile ed immaginabile.
Quindi w i gays e i brights. Alla faccia di chi ce vo’ male!

laverdure

Il problema dei gay e’ che sono sempre stati considerati una razza a parte,una
“aberrazione” della razza umana,mentre la maggior parte non chiederebbe che di essere considerati del tutto uguali ai “normali”,dove la loro unica differenza,la scelta della sessualita’,non dovrebbe costituire una distinzione
piu’ influente ad esempio del mancinismo,dei tratti somatici o del colore della pelle.
E’ il discorso che fecero Luther King e gli altri leader neri che nella famosa marcia si presentarono in giacca e cravatta per sottolineare la loro completa
integrazione nella societa.
Presentarsi con stravaganti costumi africani,magari con la faccia pitturata,sarebbe stato un comportamento suicida.
I pride che come giustamente dici sembrano spot per drag queen sembrano fatti apposta per ribadire un incolmabile divario tra le due “razze” ,perche’
e’ come tali che la gente e’ portata a vedere le cose.

laverdure

@KM
Se il movimento ha ottenuto tanto successo in pochi decenni e’ dovuto soprattutto al fatto che diversi partiti politici hanno fiutato la massa potenziale di voti costituita dagli interessati,e lo hanno quindi appoggiato.
Diverse volte e’ apparsa sulla stampa la notizia che alcuni partiti non meglio identificati avevano preso in considerazione perfino i “circoli” pedofili,ma
hanno subito dismesso l’idea,rendendosi conto che si sarebbero attirati critiche talmente violente che il danno avrebbe superato i benefici.
Dico questo perche’ temo che,perlomeno in casa nostra,per un partito politico appoggiare apertamente l’ateismo rischia di essere altrettanto controproducente.

RobertoV

laverdure
Statisticamente gli omosessuali rappresenterebbero il 5 o 10 % della popolazione, quindi dove sarebbe la convenienza per i partiti? Solo i piccoli partiti potrebbero trarne dei vantaggi come voti, non di certo partiti di un certo peso. Per guadagnare qualche punto potrebbero perderne di più tra gli elettori non omosessuali. Quindi se lo fanno è perchè ritengono che anche molti eterosessuali condividono le loro battaglie.
L’accostamento tra pedofilia ed omosessualità fa parte della squallida propaganda dei clericofascisti, visto che la maggioranza dei pedofili è etero. Inoltre la pedofilia è reato.
Un partito non appoggia gli atei perchè teme di perdere l’appoggio dei cattolici e delle loro lobby ed organizzazioni. Gli atei non sono organizzati, inquadrati, militarizzati, non hanno un equivalente di CL o opus dei o del Vaticano, non hanno un concordato ricattatorio, non hanno una finanza atea, non hanno una miriade di attività economiche e sindacali atee organizzate, non possiedono il 20 % del patrimonio immobiliare italiano, non godono di privilegi, ecc.

KM

L’ IRC “è fondamentale al mantenimento della identità della nostra Nazione: insegnare la religione agli alunni, agli studenti; educarli ai valori del Cattolicesimo”
1. La religione non e’ MAI inclusiva (requisito fondamentale per avere una identita’ di gruppo) ma SEMPRE esclusiva.
2. Due italiani su 3 NON si riconosce nel cattolicesimo, quindi, la suddetta identita’ vale solo per la minoranza che lo fa, ma non certo per tutta la Nazione.
3. L’identita’ Nazionale, qualunque cosa significhi, andrebbe ricercata in quegli aspetti che sono comuni alla maggior parte di noi: la lingua (ma non a scapito del multilingualismo), le istituzioni (quelle laiche e non confessionali). Tra quest’ultime c’e’ la Costituzione che, pur riconoscendo il Concordato (a quando l’abolizione dell’art. 7?), afferma che nessuna confessione e’ piu’ uguale delle altre. L’irc e’ contrario alla Costituzione e al principio di uguaglianza. Come si fa a costruire una identita’ di gruppo sulla disuguaglianza? Please explain, Bucalo!
4. I valori del cattolicesimo sono antidemocratici e obsoleti. Beatificare la poverta’ con la scusa di un premio (inesistente), significa condannare le masse alla sottomissione. Dire ‘non sono venuto a portare la pace ma la spada’ e’ incitamento alla violenza. Affermare dogmi ad ogni pie’ sospinto, significa abolire il senso critico e promuovere, ancora, sottomissione al potere. Come lo e’ affermare la superiorita’ della fede sulla razionalita’ e sul pensiero scientifico. Affermare come fanno i clericali, che loro rispondono ad una legge SUPERIORE a quella umana, significa promuovere la disobbedienza civile. Sono questi (sottomissione, irrazionalita’, disobbedienza civile, elitismo, esclusivismo et alia) i valori che vogliamo promuovere tra i giovani e sui quali fondare una chimerica identita’ Nazionale?

KM

Errata corrige.
Nel mio post delle 4:16, al punto 2: Due italiani su 3 NON si riconoscono.
In quello delle 5:30 :Non e’ colpa mia SE i religiosi…..
Scusate.

iguanarosa

La senatrice Granato si merita una menzione speciale di anticlericalismo, per aver proposto la mozione sulla modifica dell’ora di religione a scuola.
Per quanto l’iniziativa sia donchisciottesca, esprime la volontà e il pensiero di tanti elettori italiani.

Mixtec

Il percorso è tortuoso, ma percorribile.
Poco dopo che viene nominata Carmela Ella Bucalo c’è “sostiene” che permette un link alla Tecnica della Scuola:
Si accede ad un articolo dove la frase “l’idea è di qualche settimana fa …” consente il link alla proposta della senatrice Granato. C’è anche la foto.

dissection

Quella che il Pride sarebbe “volgare” mi sembra tanto la classica scusa per sminuire ciò che non si vuole venga approvato in mancanza di argomenti o della voglia di cercarli, un po’ come per la bestemmia. Quando fai notare le incongruenze di chi si scandalizza tanto per un porcone, ti tirano fuori la manfrina che “comunque non va bene perché è volgare”: ma vaffanculo!
Gli abusi sessuali dei preti sui minori, ad esempio, quelli no, non sono volgari…

Maurizio

Esatto, è il meccanismo dello stron…, volevo dire struzzo. La bestemmia va anche bene, purché in privato. Come i preti pedofili: purché non si sappia in giro, non pare poi così grave.
Certo, come la mettiamo poi con la faccenda del Giudizio Universale? Boh, Dio vede e provvede…

Maurizio

Carmela Ella Bucalo (Fratelli d’Italia) sostiene che IRC “è fondamentale al mantenimento della identità della nostra Nazione: insegnare la religione agli alunni, agli studenti; educarli ai valori del Cattolicesimo”
Ovviamente, secondo costei i valori in oggetto sarebbero bontà, altruismo, perdono, tolleranza. Facciamo per un attimo finta che nella Bibbia non si parli d’altro (vendetta, ira, crudeltà e genocidi a iosa), mi domando: che bisogno c’è di raccontarci le favolette su gnomi e fate per trasmettere dei valori positivi?

RobertoV

La cosa sconcertante è che questa presunta identità non è stata ottenuta per libera scelta dei cittadini, ma con un pesante sistema liberticida di controllo ed oppressione. Basterebbe pensare all’inquisizione cattolica, al Concilio di Trento e le persecuzioni religiose (vedi Valdesi e protestanti in genere, gli ebrei), al concordato fascista, oggi utilizzato addirittura palesemente per limitare la libertà del nostro stato e dei suoi cittadini. Si cerca sempre di riscrivere la storia in cui gli italiani sarebbero di tradizione cattolica per loro libera scelta e che la liberticida religione di stato sia stata ottenuta su pressione dei cittadini, non delle istituzioni autoritarie. Un po’ come dire che dopo secoli di dittatura e lavaggio del cervello i sudditi debbano continuare a riconoscersi tali, negandogli la libertà di scelta in democrazia e spacciando per libera scelta la sottomissione ad una dittatura. Hanno bisogno anche dell’IRC per impedire ai cittadini di conoscere la vera storia del cristianesimo e quali siano i suoi veri valori storici, non il fumo negli occhi buonista attuale.

pendesini alessandro

….Il problema dei gay e’ che sono sempre stati considerati una razza a parte,una
“aberrazione” della razza umana,mentre la maggior parte non chiederebbe che di essere considerati del tutto uguali ai “normali”……
@Laverdure
Infatti, l’omosessualità NON è una patologia, non rientra nel quadro delle parafilie o perversioni !
…. dove la loro unica differenza, la SCELTA della sessualita’…..
Penso che vorrai dire « la loro tendenza sessuale »…Chi sarebbe colui che puo’ « scegliere » liberamente la sua tendenza sessuale o identità di genere in cui una persona si identifica se si percepisce uomo, donna, o in qualcosa di diverso da queste due possibilità ? (Da non confondere con disforia o disturbo dell’identità di genere)
Per contro, concordo che duarante le loro manifestazioni dovrebbero essere un po’ meno
« vistosi » e/o « esibizionisti ». O allora farle coincidere con il periodo di carnevale….a questa data « ogni scherzo vale »…

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