La notizia è di qualche giorno fa: papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei santi a promulgare il decreto che riconosce le «virtù eroiche del Servo di Dio Robert Schuman». Ora che è diventato «venerabile» può inoltre scalare gli ulteriori gradini della gerarchia ultraterrena: beato prima, santo poi.
Molti considerano il francese Robert Schuman uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, insieme all’italiano Alcide De Gasperi e al tedesco Konrad Adenauer. Tutti e tre democristiani. De Gasperi è già diventato «Servo di Dio» nel 1993, e richieste analoghe sono state avanzate per Adenauer. «Servi di Dio» sono inoltre don Luigi Sturzo, fondatore del Partito popolare (l’antenato della Dc), Giorgio La Pira (che voleva far cominciare la Costituzione italiana con una invocazione a dio) e Aldo Moro, che voleva invece costituzionalizzare l’ora di religione. Non sembra che per Giulio Andreotti ci sia tutta questa fretta, ma il messaggio rimane comunque chiarissimo: quando c’erano loro, i democristiani, per la chiesa cattolica era l’età dell’oro.
La politica di canonizzazione dei politici ha peraltro una lunghissima storia alle spalle. Per esempio, un altro Moro, Tommaso, cancelliere inglese nel sedicesimo secolo, fu proclamato santo nel 1935: è famoso per la sua Utopia, una sorta di società “ideale” nella quale, guarda caso, gli atei erano apertamente discriminati. La stessa lista di regnanti che negli ultimi due millenni sono passati dal trono (in vita) agli onori degli altari (da morti) è tanto imponente quanto imbarazzante, e rappresenta un’ulteriore conferma – se ce ne fosse stato bisogno – che la laicità non ha molto a che fare con la dottrina cattolica. Perché la chiesa ha avuto sempre bisogno del potere politico, e ha quindi sempre avuto bisogno di indicare ai fedeli i governanti esemplari del passato – nello stesso tempo cercando, se possibile, di ingraziarsi anche governanti del presente. Un doppio obbiettivo che, ovviamente, era più facile da conseguire con le monarchie ereditarie che con le democrazie.
Curiosamente, oggi che i partiti italiani sono pressoché tutti clericali, nessun loro esponente può ragionevolmente ambire, in futuro, a un percorso di santità. Salvini, Meloni e Berlusconi manco ci provano, naturalmente, ma nemmeno Renzi, Letta o Conte. Adinolfi, Binetti e Casini farebbero ovviamente carte false per un simile riconoscimento, ma i loro consensi da prefisso telefonico rendono l’impresa pressoché impossibile, anche se sono proprio coloro che incarnano perfettamente le ambizioni politiche di Bergoglio. Che il Vaticano sia costretto a rivolgersi al passato è una spia della debolezza, sua e dei politici provenienti dal mondo cattolico.
Certo, gli torna strumentalmente utile quando vuole rivendicare le radici cristiane della Repubblica e dell’Unione europea. Anche se, a ben vedere, l’organizzazione creata nel 1951 dalla trinità democristiana ricordata in precedenza era soltanto la Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Come dire: se di radici si tratta, si tratta di radici soprattutto mercantili. Per quelle ideali bisogna invece volgere lo sguardo al laico Manifesto di Ventotene di Ernesto Rossi e Altiero Spinelli, entrambi ben lontani da essere considerati servi di divinità ed elencati invece tra i Famosi non credenti.
Una confusione creata ad arte, dunque, bandiera miracolosa compresa. Del resto, ‘postulatore’ non è soltanto colui che, nel diritto canonico, chiede la proclamazione di un beato o di un santo: in italiano indica anche chi chiede favori, privilegi e riconoscimenti economici con petulante insistenza. L’ultima ingerenza sul ddl Zan ricade in questa antichissima tradizione. Le radici della diffusione e del potere economico della chiesa risiedono invariabilmente nell’accoglimento istituzionale delle suppliche di innumerevoli postulatori.
Raffaele Carcano
…… l’organizzazione creata nel 1951 dalla trinità democristiana ricordata in precedenza era soltanto la Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Come dire: se di radici si tratta, si tratta di radici soprattutto mercantili….Dice giustamente l’articolo
Un breve accenno :
Il 23 giugno 1946 fu siglato il protocollo d’intesa italo-belga che prevedeva l’invio iniziale di 50.000 lavoratori italiani nelle miniere belghe. In cambio, l’Italia ha il diritto di acquistare 200 kg di carbone per minatore al giorno…. Il Belgio promette ai minatori benefici sociali e alloggi “adatti”, ma che di fatto erano baraccamenti destinati ai prigionieri della guerra 1940-45 !!!
Le condizioni di lavoro in fondo alla miniera sono spaventose e gli incidenti aumentano. Il peggio accadde l’8 agosto 1956. Il disastro di Marcinelle costò la vita a 262 minatori, di cui 136 italiani ! No comment…
SI venne poi a sapere che tra quelli di Marcinelle che ci avevano lasciato la pelle, molti erano stati mandati colà senza nemmeno la più piccola istruzione: insomma analfabeti.
Poi quando i politici fanno i cialtroni al monumento ai caduti col prete che bestemmia le sue fantasie, mai che si chiedano se il martire o il caduto abbia avuto in vita qualche motivo per ringraziare la patria.
Se ricordo bene la canonizzazione di Aldo Moro era diventata il pretesto per diatribe interne alla Curia,che ne avevano provocato la momentanea interruzione,attirandosi anche le critiche dei familiari.
E’ giusto ?
Dei santi dei secoli passati che la Chiesa ha tutto l’interesse a NON ricordare ce ne sono parecchi,governanti o meno.
Visti con l’ottica di oggi,alcuni apparirebbero bisognosi di ricoveri psichiatrici,altri
verrebbero accusati di crimini contro l’umanita.
Basti pensare a quelli i cui meriti erano di essersi distinti nella repressione delle eresie,o nella caccia alle streghe,con metodi che farebbero impallidire le Waffen SS e la Gestapo.
Per quanto riguarda Adenauer e per sapere come era falso ed ipocrita e fascista basterà rifarsi a quanto di lui dice K. H. Deschner. Per De Gasperi basterà ricordare che quando la chiesa appoggiava apertamente il fascismo lui riparò proprio in Vaticano e senza critiche: quindi tanto antifascista proprio non doveva essere: solo un po’, proprio un pochino forse. E, andato al governo, protesse tutti i fascisti, poi ci si misero pure i comunisti con la famosa amnistia: ah! la coerenza dei politici, e nessuno consegnò ai paesi che li richiesero per giudicarli per i loro crimini tanto gravi che perfino gli alleati tedeschi a suo tempo protestarono con la autorità italiane per l’efferatezza dei comportamenti dei nostri militari: uno per tutti il criminale Graziani.
Ecco come perdura l’eterno fascismo italiano denunciato da Carlo Levi.
Ci dimentichiamo gli episodi un po’ piu’ recenti?
Josemaria Escriva’ de Belanguer, per esermpio. Il fascistone amico di tanti fascistoni come Franco e Pinochet, canonizzato da GP II nel 2002.
O di Madre Teresa, beatificata nel 2003 sempre dal prolifico GP II. Anche lei non scherzava riguardo ad amicizie e relazioni con dittatori, per non parlare della sua supposta simpatia nei confronti degli ustascia croati.
E a proposito di questi ultimi, finisco per ricordare anche la beatificazione di Aloysius Stepinac (1998, sempre per mano dell’onnipresente GP II), un prelato croato, accusato e condannato per alto tradimento e collaborazionismo con il regime degli Ustascia.
Manca solo la beatificazione di mascellone che gia’ in vita era l’uomo della provvidenza!
Nel medio evo la chiesa cattolica era apertamente definita la chiesa dei nobili e la storia testimonia il pesante intreccio della chiesa cattolica con i vari casati nobiliari e le relative logiche di potere, logiche non abbandonate neanche in democrazia. L’espressione più palese è con i numerosi principati vescovili, di cui il papato è la massima espressione. D’altronde ha sempre privilegiato le conversioni dall’alto dei vari popoli e la sua legittimazione come religione di stato sin dalla sua nascita. Ed ovviamente ha considerato santi tutti quei personaggi politici che hanno fatto i suoi interessi, anche se si sono macchiati di nefandezze di vario tipo per il raggiungimento dello scopo.
Riguardo ad Adenauer va detto che si oppose alle denazificazione della Germania, come la chiesa cattolica che aveva ben un terzo dei preti nelle liste dei collaborazionisti, concedendo varie amnistie ed arruolando tra i suoi dipendenti diversi ex nazisti di primo piano: d’altronde come avrebbe potuto la chiesa cattolica riscrivere la sua storia propagandandosi come la principale oppositrice del nazismo incassando gli utili dei vari concordati nazifascisti.