8 per mille: per la prima volta scendono sotto il 30% le scelte per la Chiesa

Per la prima volta le scelte esplicite per la Chiesa cattolica scendono sotto il 30%, passando dal 31,80 (che era già il minimo storico registrato) al 29,03%. Nel 2020 (anno cui si riferiscono i dati – provvisori – appena diffusi dal Mef) i contribuenti che hanno firmato per la Chiesa sono passati da 13.156.156 a 12.056.389. Aumentano contestualmente di un milione le firme in favore dello Stato.

«Probabilmente in questo “travaso” dalla Chiesa allo Stato (che è passato dal 6,83% al 9,16% delle scelte espresse) ha giocato un ruolo importante la possibilità (concessa proprio lo scorso anno per la prima volta) di scegliere direttamente una tra le 5 destinazioni d’uso dell’8xmille statale (calamità naturali, fame nel mondo, assistenza ai rifugiati e ai minori stranieri non accompagnati, conservazione dei beni culturali, edilizia scolastica)», valuta Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar). «In particolare poter scegliere “Edilizia scolastica di proprietà pubblica” potrebbe aver fatto la differenza: tanti concittadini ritengono la scuola pubblica un valore da difendere e il vincolo di destinazione ai soli edifici di proprietà pubblica potrebbe aver tolto dubbi riguardo a possibili dirottamenti verso le casse e i patrimoni delle curie». «L’aumento – prosegue Grendene – è avvenuto peraltro nonostante governo e Mef non facciano alcuna seria campagna pubblicitaria in favore della destinazione statale. D’altronde ci saremmo aspettati almeno una conferenza stampa per annunciare la buona novella che i contribuenti hanno dato fiducia allo Stato nelle dichiarazioni 2020 con l’invito a fare ancora meglio nel 2021. E invece tutto tace».

In virtù del meccanismo per cui le quote non espresse – quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi – sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute, il balzo in avanti dello Stato è peraltro ancora più consistente, passando dal 16,58 al 22,62%, per un aumento in termini di denaro che può essere stimato attorno ai 70 milioni di euro.

«Certo – commenta Grendene – se questo perverso meccanismo non ci fosse, come da sempre auspicato dalla nostra associazione, e i fondi derivanti dalle scelte non espresse restassero nelle casse dello Stato, come peraltro molti contribuenti pensano, la cifra che lo Stato avrebbe a disposizione sarebbe ben più importante. Perché non bisogna dimenticare che è grazie a questo meccanismo di ripartizione che, con il 30% delle firme, la Chiesa incamera circa il 70% dei fondi: circa un miliardo di euro».

Maggiori informazioni: https://www.uaar.it/uaar/campagne/occhiopermille/

Comunicato stampa

8 commenti

Diocleziano

«…ci saremmo aspettati almeno una conferenza stampa per annunciare la buona novella
che i contribuenti hanno dato fiducia allo Stato nelle dichiarazioni 2020 con l’invito a fare
ancora meglio nel 2021. E invece tutto tace…»

Penso che sia partito immediatamente un telegramma di scuse per l’inconsulto successo
governativo. Rassicurando le loro eminenze che ciò non si ripeterà, e se il popolo si ostinerà
nell’errore provvederanno sollecitamente a rimpolpare il danno, con aumenti di quote
a favore delle loro scuole, ricostruzione di ruderi negletti e disertati dal gregge.
Baciando la babbuccia santa, in ginocchio… rinculando fino all’uscita… Che orrore! 😛

mafalda

Sono sicura che il danno ci sarà solo sulla carta. Temo che la piovra guadagnerà ancora di più da questo perverso sistema delle 5 destinazioni, ma lo farà in modo indiretto, tramite finanziamenti travestiti da “soccorso ai rifugiati, fame nel mondo e altre c……”. Il cittadino sarà felice di aver donato allo stato, senza sapere che i suoi soldi verranno girati comunque, in qualche modo, ai parassiti tonacati. Non ricordo che i vescovi abbiano fatto dimostrazioni consistenti contro le 5 destinazioni, segno che gli va benissimo così.

Diocleziano

Ti meraviglieresti se fossero stati proprio loro gli ispiratori dell’originale idea?

Massimiliano F

Quindi il meccanismo per cui le quote non espresse vengono assegnate in modo proporzionale adesso si sta finalmente rivelando una fregatura per la chiesa.

mafalda

Massimiliano F
La piovra cattolica non prenderà mai fregature dallo Stato italiano, sono troppo interdipendenti. La vera preoccupazione per lei sarebbe la concorrenza con le altre chiese e con gli atei (guarda solo cosa è successo con il kit lego per le attività alternative, che, stando a Instagram, il sindacato degli insegnanti di religione avrebbe contestato). Comunque spero davvero di poter vedere dove finiscono i soldi delle famose 5 alternative.

Manlio Padovan

Anch’io quest’anno ho optato per lo Stato sostituendo il destinatario Chiesa valdese con le scuole.
Ben conoscendo l’ipocrisia di chiesa cattolica e la meschinità dei cialtroni politici di casa nostra, chiedo di essere tenuto al corrente dall’UAAR di come verranno utilizzati i fondi ricevuto dallo Stato ed in particolare quelli che ho, abbiamo, destinato alla scuola. E sin da ora la ringrazio.

Diocleziano

Le opzioni per lo Stato prevedono 5 possibilità:

• Fame nel mondo
• Calamità naturali
• Rifugiati e minori non accompagnati
• Conservazione beni culturali
• Ristrutturazione scuole pubbliche, misure antisismiche, efficenza energetica

A meno che non sia stato previsto un preciso regolamento attuativo, direi che ognuna
delle opzioni dà la possibilità fregare il contribuente laico. Con grande ilarità dei preti…

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