In uscita il nuovo numero della rivista Nessun Dogma!

È in uscita il nuovo numero del bimestrale dell’Uaar Nessun Dogma – Agire laico per un mondo più umano. Con interviste, rubriche, recensioni per conoscere l’impegno di uomini e donne, dell’Uaar e non solo. Con uno sguardo laico umanista su temi come diritti, etica, filosofia, politica, scienza. Sessanta pagine dedicate a chi vuole cambiare il mondo per renderlo più laico, più umano, più assennato. Con gli approfondimenti e le storie che non trovate altrove.

La copertina del numero 5/2021 è dedicata al tema delle religioni “false”. Cosa distingue un culto parodistico da una millenaria religione “seria”? Il direttore Raffaele Carcano esplora il mondo delle fake religions post-moderne e Adele Orioli ne esamina i risvolti giuridici.

Raccontiamo anche le storie parallele di Muhammad Hisham Nofal e Yahya Mustafa Ekhou, due atei nordafricani che condividono l’esperienza di rifugiati in Germania. Con tutte le loro difficoltà e disillusioni ma anche un pizzico di speranza per un futuro migliore.
Tra gli altri temi affrontati troviamo stavolta: attivismo lgbt, il mondo dei giovani, un approccio scientifico all’agricoltura, intersezionalità e umanismo, la serie The Frankenstein Chronicles, il complottismo e la questione del lutto per un ateo.

In questo numero presentiamo anche l’ultima pubblicazione del progetto editoriale Nessun Dogma, in uscita a settembre: 30 anni di laicità dello Stato: fu vera gloria? a cura di Andrea Cardone e Marco Croce e con prefazione di Paolo Caretti. Il libro raccoglie gli atti del convegno organizzato nel 2019 proprio dall’Uaar a Firenze, in collaborazione con l’Ateneo e con la Regione Toscana, per l’anniversario della storica sentenza della Corte costituzionale che affermò nel 1989 il principio di laicità. Per dare un assaggio di questo densissimo testo, che contiene i contributi di numerosi studiosi, proponiamo una intervista ai curatori e l’estratto dall’intervento di Adele Orioli in qualità di responsabile iniziative legali della nostra associazione.

Vi proponiamo intanto il redazionale di questa uscita, intitolato Verità.

Un quotidiano italiano, che dà molto spazio all’estrema destra clericale, si chiama La Verità e pubblica sotto la testata la domanda che Ponzio Pilato avrebbe posto a Gesù durante il suo interrogatorio: Quid est veritas?, «che cos’è la verità?». La verità è che nessuno ha mai saputo spiegare come Giovanni l’evangelista abbia potuto essere al corrente dei contenuti dell’interrogatorio, e che il giornale – coerentemente – pubblica parecchie notizie discutibili.

Del resto ‘verità’, in russo, si traduce ‘pravda’. Arrivare alla verità è difficile, e altrettanto difficile è spesso acclarare una falsità, in un mondo in cui troppi prendono per vero quanto pubblica il sito satirico Lercio. Figuriamoci cosa può accadere con religioni false che parodizzano altre religioni per dimostrare che sono false anch’esse. Un po’ di informazione aiuta sempre a formarsi opinioni più accurate, e a stare lontano dai dogmi.
Parleremo anche di morte – forse la verità più importante di cui dobbiamo tenere conto – e vi invitiamo a dire la vostra sull’argomento. Nonché di complottismo e religione, un legame sempre più diffuso che con la verità fa a pugni ancor di più.
La verità, ovviamente, può essere anche scomoda, come quella riguardante i discriminati dalle comunità di migranti. Anzi: da questo punto di vista, possiamo dire che quasi tutto quello che pubblichiamo può essere definito «scomodo». Ma lavoriamo affinché non rimanga tale molto a lungo.

Buona lettura!

Leila, Micaela, Mosè, Paolo, Raffaele, Valentino

La redazione

 


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Un commento

Diocleziano

«…Cosa distingue un culto parodistico da una millenaria religione “seria”?…»

Il culto parodistico di solito non fa danni, tutt’al più dà un po’ di buonumore.
Non so quale sia stata la prima religione inventata dagli uomini, ma è certo che
con la nascita della seconda si è dimostrata la falsità di tutte.

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