«Dear God», gli atei esistono

Non esistono molte canzoni dichiaratamente atee, nonostante siano esistiti ed esistano molti cantanti atei. Non risulta nemmeno che esistano ricerche che cerchino di capire il perché, come del resto latitano nel ben più vasto campo della letteratura. La causa potrebbe banalmente risiedere nella constatazione che non credenti e credenti hanno identità di intensità diversa: bassa per i primi, spesso elevata per i secondi – al punto da manifestarla in ogni ambito della vita, e non soltanto la loro. Perché sono proprio le religioni che li spingono insistentemente a farlo.

Ma non si limitano a questo. Con irrisoria facilità ottengono che quelli che hanno convinzioni differenti non possano affermarle pubblicamente – soprattutto se sono atei, perché l’ateismo rappresenta per definizione la più radicale contrapposizione alla loro dottrina. È una strategia così efficace che, dopo secoli di predominio, crea un condizionamento ambientale tale per cui censura e autocensura si affermano naturalmente. Anche laddove sono più liberi sia i contesti sociali, sia i mezzi espressivi.

Il rock, agli albori, fu considerato dalle chiese cristiane né più né meno che uno strumento del demonio. Diverse rockstar giocarono a loro volta provocatoriamente col fumo di Satana (i Rolling Stones su tutti), ma l’ateismo rimaneva qualcosa di ancora più indisponente. Uno dei primi a scagliare qualche verso contro la divinità fu John Lennon (che peraltro era panteista). Nel dicembre 1970 pubblicò la controversa God, l’8 dicembre 1980 fu ucciso da un esagitato cristiano. Movente o coincidenza? In ogni caso, la circostanza era già più che sufficiente a dissuadere parecchi altri artisti dal fare altrettanto.

Gli Xtc hanno rappresentano un eccellente esempio di gruppo musicale “di culto”. I loro dischi non hanno mai riscosso vendite oceaniche, ma sono sempre stati seguiti da un pubblico affezionato, raccogliendo nello stesso tempo un vasto apprezzamento da parte della critica: lo scorso anno, il magazine online God Is In The Tv si è persino chiesto se non siano stati la miglior band britannica di tutti i tempi. Il loro leader Andy Partridge scrisse nel 1986 una canzone ispirata dalle letterine che i bambini rivolgevano a dio: Dear God. Una canzone paradossale, che si rivolge a qualcuno a cui esplicitamente non si crede, e a cui non si crede per tutta una serie di ingiustizie di cui porterebbe la responsabilità – se soltanto esistesse.

A registrazione ultimata, Partridge non rimase completamente soddisfatto del risultato. Come affermò in seguito, gli sembrava che una canzone di tre minuti e mezzo non rendesse piena giustizia alla vastità dell’argomento. Quando si trovò a discutere dell’imminente lp con un dirigente della Virgin Records, si sentì dire che «il mercato americano non amerà questa canzone, e tu riceverai molta hate mail». La naturale decisione fu quindi di non includere Dear God nell’album Skylarking, ma di relegarla a lato B del primo singolo che ne fu tratto, e che fu pubblicato il 16 agosto, giusto trentacinque anni fa.

Disponibile soltanto in Europa, inizialmente la canzone passò inosservata. Dopo qualche mese, però, alcuni studenti che avevano acquistato il 45 giri di importazione cominciarono a trasmetterla nelle college radios americane. E diventò un successo. Perlomeno nell’etere, perché negli States il disco era introvabile. Così, da un giorno all’altro la casa discografica americana Geffen ristampò l’album per inserircela; fu inoltre ripubblicata come lato A di un nuovo singolo. Non essendo stato realizzato un videoclip, si colmò anche questa lacuna dalla sera alla mattina, peraltro pregevolmente: Mtv gli riconobbe infatti alcuni riconoscimenti. Gli Xtc erano diventati famosi come mai erano stati prima di allora.

E tuttavia, per paura delle reazioni dei fanatici religiosi, diversi negozi e catene si rifiutarono di vendere il disco. Partridge fu realmente sommerso da una valanga di corrispondenza intimidatoria. Una radio ricevette la minaccia di una bomba. E a quel punto la Geffen ritirò il 45 giri che aveva appena fatto stampare.

Lustri dopo, nel libro-intervista Complicated Game, Partridge sostenne che, «se non puoi avere un’opinione diversa senza che loro ti vogliano incendiare la casa, allora questo è un loro problema», trovando tutta la vicenda «così medievale». L’anno successivo, la pubblicazione dei Versi Satanici di Salman Rushdie fece capire al mondo intero che la frequente reazione violenta da parte dei credenti che ritengono qualcuno o qualcosa “blasfemo” è un gigantesco problema – ancora oggi, oltre cinque secoli dopo la fine tecnica del Medioevo, lontanissimo dall’essere risolto. Da questo punto di vista, le traversie di Dear God rappresentano un’indicativa anticipazione di un revival dell’odio religioso di cui avremmo fatto a meno.

Costituiscono nondimeno anche l’ennesima conferma che, se è vero che l’autocensura ci lascia sereni nella nostra comfort zone, sciogliere le briglie alla libertà espressiva non pregiudica necessariamente una carriera, anzi. Per quanto ovvio, gli Xtc non sono mai stati un fenomeno paragonabile al christian rock che – quasi in risposta – esplose subito dopo negli Stati Uniti: accantonate le accuse di satanismo, la fede si appropriò di un fenomeno sino ad allora secolare. A parte i tanti dollari guadagnati, però, l’effetto spirituale sembra essere stato nullo. Cominciando proprio dalle patrie del rock, gli Usa e il Regno Unito, dove oggi si parla esplicitamente di post-cristianesimo.

Dear God fu infatti anche un importante segnale in questa direzione. Già due decenni prima la rivista Time si era chiesta in copertina se dio fosse morto: ma il suo impatto fu circoscritto, come del resto capita con la stessa programmazione delle college radios. La novità di Dear God era un’altra: qualcuno aveva esplicitamente cantato che non credeva in dio, ed era quindi diventato possibile cantare e affermare altrettanto. Anche con qualche eccesso: uno studente di New York costrinse la sua scuola a trasmettere il pezzo dopo aver preso in ostaggio un dirigente. Resta il fatto, come farà orgogliosamente notare Partridge, che «improvvisamente la gente cominciò a chiamare le radio dicendo “suonatela di nuovo, perché è quello che ho sempre pensato, ma non ho mai potuto dirlo”». Una sorta di preludio a ciò che sarebbe stata internet, la più grande generatrice di increduli che la storia abbia mai conosciuto.

E tuttavia, la vicenda ci ricorda che il mail bombing esisteva anche prima di internet. Nel corso della storia, gli atei sono stati (parzialmente) tollerati soltanto finché non si dichiaravano pubblicamente tali. Manifestando il proprio pensiero sono invece sempre andati incontro a polemiche e persecuzioni, perché i fanatici non intendono alcuna ragione e quasi sempre trovano istituzioni che li appoggiano. Ancora dieci anni fa un docente dell’Ontario è stato sospeso per aver chiesto alla propria classe di commentare il testo di Dear God.

Ma è proprio dicendo apertamente la nostra che il mondo, negli ultimi tre secoli, è migliorato più velocemente degli stessi esseri umani. Anche perché il Caro Lui si ostina a non voler esistere.

Raffaele Carcano

Archiviato in: Generale

14 commenti

pendesini alessandro

Molto sinceramente non credo che una canzone che ironizza, o insulta dio, non importa il quale, possa far cambiare idea a un qualsiasi credente ! Anzi, questo contribuisce a che i credenti diventino agressivi, ancora più fanatici, non solo, ma anche assassini….La storia recente lo conferma.
Quindi, a mio modesto parere, il miglior metodo non è altro che dimostrare razionalmente, con prove inalienabili, l’assurdità, ma anche l’ingenuità delle religioni, particolarmente la cristiana-cattolica, l’ebraica e l’islamica senza dimenticare l’induista con i suoi 4 gruppi sociali o caste ; a questi se ne aggiunge un’altro : quello dei paria o intoccabili che rappresenta la parte più miserabile della popolazione che, malgrado siano state aboliti per legge nel 1950, niente di radicale ha cambiato !
Considero questa tradizione o religione trimillenaria (igienicamente e socialmente parlando) una « schifezza » tribale umana, ne più ne meno….

Mixtec

Caro Pendesini, hai scritto:
“Quindi, a mio modesto parere, il miglior metodo non è altro che dimostrare razionalmente, con prove inalienabili, l’assurdità, ma anche l’ingenuità delle religioni, particolarmente la cristiana-cattolica, l’ebraica e l’islamica senza dimenticare l’induista …”

Pensi che ci siano già degli studi pubblicati riguardo tale obiettivo?
Potresti segnalarli?
Grazie.

pendesini alessandro

@Mixtec
Ti suggerisco dare un’occhiata al catalogo della biblioteca UAAR ben fornita che propone in diverse branche libri interressanti, ad esempio :
« Perché gli scienziati non sono pericolosi » di Gilberto Corbellini…. « Perché non sono cristiano » di Bertrand Russel ecc…
Altri libri in inglese o francese, che probabilmente sono stati tradotti in italiano : « Dieu n’est pas grand »(dio non è grande) di Christopher Hitchens ; « De Jésus à Jésus en passant par Darwin » (da Gesù a Gesù passando per Darwin) di Christian de Duve, premio Nobel medicina. « Dieu l’hypothèse erronée »(dio l’ipotesi sbagliata) di Victor Stenger. « Pour en finir avec Dieu » (per porre fine a dio) di Richard Dawkins… Ovviamente la lista non è esaustiva !
Buona giornata

Mixtec

Ripartendo da quel che ha scritto Pendesini,
” dimostrare razionalmente, con prove inalienabili, l’assurdità, ma anche l’ingenuità delle religioni, particolarmente la cristiana-cattolica, l’ebraica e l’islamica senza dimenticare l’induista”,
consiglierei anche “Alpha God. The Psychology of Religious Violence and Oppression,” di Hector Garcia, Prometheus Books, 2015.

KM

Alla fin fine, ci comportiamo un po’ tutti cosi’. Pero’ mi sorge un dubbio: pensate veramente che chi ha fede possa essere convinto dalla razionalita’? A me piace confrontarmi anche duramente con questa gente ma pensare di “convertirli” non mi passa neanche nell’anticamera del cervello. Li “sfrugulio” come dicono in Campania. Ricordatevi sempre di Tertulliano: Credo QUIA absurdum, credo PERCHE’ e’ assurdo.
Dico che, piuttosto, ci si deve concentrare su obiettivi magari tosti ma certamente piu’ realisti. 1. Far si che le leve piu’ giovani recepiscano. Come dice l’articolo, l’Internet ha creato piu’ scettisci che mai. E chi usa il net? La musica poi. Linguaggio universale. Io, da genitore, nonno e insegnante, ho sempre usato la musica. Ho scritto decine di canzoni da usare a scuola e cinque musicals che vengono tuttora rappresentati nelle scuole.
2. Io non porgo MAI l’altra guancia. Se mi insultano ripago con la stessa moneta. E sapete quanto i clericali ci insultino.
3. Inutile dialogare con i tertulliano di turno: concentramoci nel cancellare una volta per tutte i privileggi e i sopprusi della chiesa. Referendum, class-action, denunce etc…

KM

Commento che piu’ “cristiano” non poteva essere. Mi ricorda l’affermazione del fittizio gesu’ cristo per cui se uno ti schiaffeggia sulla guancia tu gli porgi l’altra. Tale atteggiamento non e’ d’amore per il prossimo ne’ tantomeno pacifista: e’ semplicemente un supporto alla violenza endogena del Potere, come lo sono gli appelli biblici agli schiavi ad amare (= sottomettersi a) il padrone o ai poveri che sono beati perche’ loro andranno in paradiso ma il ricco no!
L’ironia ed il sarcasmo, poi, se ben fatti ed indirizzati, sono un’arma letale. Non e’ solo l’italiano che dice: ne uccide piu’ la lingua che la spada. Gli inglesi, per esempio, dicono “the pen is mighter than the sword”, cioe’ la parola (scritta) e’ piu’ potente della spada.
Inoltre ricordati: la prova e’ sempre a carico del proponente. Quindi non “toccherebbe” a me dimostrare la non esistenza di un qualcosa che non esiste, ma a chi afferma.

Mixtec

“A me piace confrontarmi anche duramente con questa gente ma pensare di “convertirli” non mi passa neanche nell’anticamera del cervello.”
In questi confronti, utilizzate anche la critica storico-letteraria dei testi?
Su questo fronte, i New Atheists mi sembrano piuttosto impreparati.

Diocleziano

«…L’ironia ed il sarcasmo, poi, se ben fatti ed indirizzati, sono un’arma letale…»

Concordo: nel mio piccolo è quello che cerco di fare; chi si azzarderebbe a esporsi
su posizioni che venissero sistematicamente ridicolizzate?

Giannino

Per restare a casa nostra: Vasco Rossi “Manifesto futurista della nuova umanità” del 2011. Anche lui manda un messaggio a Dio per comunicargli che non gli crede e che la vita è come un treno che viaggia senza sosta. E’ un brano scritto con ironia.
Video: https://www.youtube.com/watch?v=ZpZhfmxYWOE

Mixtec

Ringrazio per le segnalazioni.
Alcuni di questi autori (ad es. Hitchens, Dawkins, Stenger) sono stati giudicati “filosoficamente scarsi” da Massimo Pigliucci, autore di “Libertà di parola ed etica della virtù” su Nessun Dogma N° 5, p. 10.
La critica di Pigliucci è disponibile al sito:
philpapers.org/rec/PIGNAA

pendesini alessandro

…..Alcuni di questi autori (ad es. Hitchens, Dawkins, Stenger) sono stati giudicati “filosoficamente scarsi” da Massimo Pigliucci,…..
@Mixtec
Christopher Hitchens era diplomato in scienze politiche, economiche e filosofia. Considerato il più brillante giornalista della nostra epoca da « London Observer ». Nominato alla quinta posizione della classifica dei 100 più grandi intellettuali odierni dal rinomato giornale americano Foreign Policy e il mensile britannico Prospect…
Victor Stenger, professore di fisica e astronomia….
Richard Dawkins, un biologo mondialmente conosciuto, professore all’università d’Oxford….
Detto questo, vorrei ripetere a Massimo Pigliucci, che potrei al limite ammettere che la filosofia ci dia una comprensione dell’essere umano più ampia (ma, sovente, anche più illusoria) di quanto non faccia la scienza. Questa comprensione si indirizza alla nostra capacità interpretativa, e ci permette di “sentire” le situazioni a noi sconosciute. Ma non ci permette di determinare le cause e gli effetti. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario procedere scientificamente, di far variare alcuni parametri e cercare di individuare quelli su cui possiamo dire qualcosa.

NB -L’invenzione della scienza –e non la filosofia- ha cominciato a far luce sulle falsità delle conoscenze e dei ragionamenti intuitivi riguardanti il mondo naturale, ovvero come e perché i fatti della natura e della vita, biologicamente intesa, accadono nel modo in cui accadono…. Che poi la filosofia abbia ancora qualcosa da insegnarci, oltre che la retorica lessicale, chi oserebbe dirlo ?

KM

Ecco, Alessandro, cosi’ mi piaci di piu’. Non che te ne possa fregare meno del mio assenso. Lo so. Non devi dirmelo!
Ciao!

Moloko

Una cosa che non ho capito, non conoscendo gli Xtc: sono una band apprezzata in ambienti religiosi, o il fatto che vengano definiti “di culto” e che la rivista che li ha ipotizzati miglior band di tutti i tempi è solo un caso?

dissection

Una band, di qualsiasi genere, viene definita “di culto” quando viene apprezzata enormemente ma da un gruppo ristretto di appassionati, che per quanti possano essere non riescono però a permetterle di “sfondare”, come si suol dire, nel grande business internazionale, non avendo la massa critica necessaria. Va da sé che queste band rappresentano in realtà una buona maggioranza del totale degli artisti, essendo una minima parte quelli che raggiungono il successo e invece una moltitudine sconfinata coloro i quali di cui non si è mai sentito parlare, né mai si sentirà. Per quanto riguarda invece le analogie di stampo religioso connesse all’essere “di culto”, se ne può parlare praticamente all’infinito, ma sono anche sempre gli stessi argomenti triti e ritriti, applicabili in una vastità di ambiti del comune discorso umano.

Commenti chiusi.