La clericalata della settimana, 34: il presidente della Repubblica e il governo al Meeting di Cielle

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di diversi ministri del governo Draghi che

hanno sfilato al Meeting di Comunione e Liberazione.

Il presidente Mattarella ha aperto la kermesse ciellina con un collegamento esterno. Prendono parte direttamente all’evento molti ministri dell’attuale esecutivo e lo stesso premier Mario Draghi. Sono attesi infatti, tra gli altri, Elena Bonetti, Roberto Speranza, Giancarlo Giorgetti, Vittorio Colao, Maria Stella Gelmini, Andrea Orlando, Enrico Giovannini, Roberto Cingolani, Luigi Di Maio, Patrizio Bianchi, Massimo Garavaglia. Partecipano anche leader ed esponenti dei principali partiti, come Giuseppe Conte (M5S), Enrico Letta (Pd), Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (FdI), Antonio Tajani (Forza Italia), Ettore Rosato (Italia Viva). Presenti anche il commissario europeo Paolo Gentiloni e il presidente del Parlamento Ue David Sassoli.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La pagina Facebook dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria pubblica la notizia del «giusto e meritato riconoscimento per il prezioso cammino pastorale di Don Attilio», nominato vescovo, che «riempie di orgoglio l’intera comunità di Palmi».

Un professore di religione cattolica viene trasferito dal vescovo ma per Fratelli d’Italia sarebbe tutto un complotto dei sostenitori del DDL Zan contro le discriminazioni. Così i deputati FdI scrivono al ministro dell’Istruzione Bianchi per «violazione della libertà di espressione». Ma la diocesi ha motivato il trasferimento per il calo degli studenti che frequentano l’insegnamento dottrinale della religione cattolica, probabilmente dovuto anche all’attivismo del docente contro il DDL Zan e contro i diritti civili laici in generale.

Al carcere di Udine si progettano ristrutturazioni per avere un polo culturale e sociale, ma prima arriverà un luogo di culto cattolico (con l’interessamento del vescovo).

La sindaca di Monfalcone (GO) Anna Cisint si è lanciata in una crociata per una bestemmia comparsa manomettendo il led di un negozio. Con messaggio su Facebook si dichiara «indignata e offesa» oltre che «scossa e preoccupata» per «il messaggio di istigazione nei confronti dei cattolici» e per «l’immagine della nostra Città». Ha inoltre inviato due esposti, alla Procura della Repubblica e al Prefetto: invoca addirittura «l’eventuale applicabilità dell’art. 595 c.p. comma III, relativo all’ingiuria e alla diffamazione rivolta alla comunità cittadina». Il titolare del negozio, di origine bangladese, ha a sua volta presentato querela dichiarandosi estraneo al fatto.

Diversi sindaci del Cassinate hanno partecipato, con fascia tricolore, alla messa solenne officiata dal vescovo presso la basilica della Madonna del Canneto.

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha proclamato su Twitter che il progetto politico del suo partito e del centrodestra in generale si basa su quattro concetti, tra cui il «cristianesimo».

 

La redazione

14 commenti

Diocleziano

«…Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha proclamato su Twitter che il progetto politico del suo partito e del centrodestra in generale si basa su quattro concetti, tra cui il «cristianesimo…»

Bene, il ragazzo si sta sviluppando e allarga, dal suo precipuo valore fondante di base: la patonza,
la sua visione politica e filosofica della vita. Per il cristianesimo… non si sa mai… vista l’età…
un po’ di prescrizione?

RobertoV

Ormai è abitudine di politici e opinionisti di abbellirsi utilizzando parole d’immagine senza contenuto. Berlusconi sono anni che dice di essere liberale, ma non è considerato tale dai liberali, se non da quelli prezzolati, dice di essere europeista, ma da anni è alleato con due partiti antieuropeisti ed i suoi media ne hanno inventate di tutto contro, è garantista per i suoi interessi, ma non lo è nei confronti dei suoi avversari politici (basta vedere le campagne dei suoi giornali e televisioni), e si definisce cristiano, ma al massimo è un cattolico politico alla Formigoni: affarista, falso, opportunista, ipocrita e ladro, di sicuro non vergine, neanche nei confronti della mafia.

G. B.

“Un professore di religione cattolica viene trasferito dal vescovo ma per Fratelli d’Italia sarebbe tutto un complotto dei sostenitori del DDL Zan contro le discriminazioni.”
Che anche il vescovo sia diventato un pericoloso laicista?
Battute a parte, quale che sia la causa del trasferimento, i docenti di IRC hanno uno status diverso dagli altri: corsia preferenziale per l’assunzione, qualche euro in più di stipendio, ma anche maggiori limitazioni della libertà di insegnamento. Un altro professore non potrebbe essere trasferito d’ufficio così su due piedi, senza addebiti precisi, senza un regolare provvedimento disciplinare e senza la possibilità di fare ricorso.

KM

Ma questi sono professori (forse della fede), insegnanti, pedagoghi ( e non pedo….)? Dopo 33 anni d’insegnamento e 4 anni di laurea e specializzazione, vi assicuro che certa gente tutto e’ meno che educatori!

Diocleziano

Tg, giornaloni e giornaletti vari riportano la notizia secondo la quale i sindacati si sono imbufaliti:
pare che la nuova compagnia aerea, che rimpiazzerà l’Alitalia, voglia scegliersi direttamente
il personale da assumere, addirittura minacciano uno sciopero…
Codesti signori – i sindacati – si sono accorti che è ciò che da tempo stanno facendo i preti nel campo della scuola pubblica? E in maniera peggiore, visto che vengono violati molti punti
della Costituzione, del codice del lavoro e qualcos’altro… o ci sono lavoratori più benedetti
di altri?

A proposito di giornali e giornaletti, sul Giornale di oggi 25/8, un articolo titola:
“Serve più privato nella scuola e nella previdenza”
Più di così?! Madrasse cattoliche e lazzaretti gestiti dai preti ma pagati dallo Stato?
Pensioni gestite dalle assicurazioni?

RobertoV

Per il meeting di CL si farebbe prima a citare i politici che non ci sono andati, chissà se devono portare la giustificazione per non essersi ufficialmente genuflessi. Purtroppo l’affarismo cattolico è potente, come la mafia. Sconcerta vedere partiti che apparentemente si combattono correre uniti a tale meeting.
Il meeting viene spacciato come internazionale, ma i presenti sono quasi tutti italiani e dall’estero arrivano in genere o italiani con ruoli di responsabilità all’estero (come dalla UE) oppure stranieri legati a strutture di CL o similari.
La perla è la discussione sul tema del meeting (Il coraggio di dire io) fatto tra un domenicano ed un gesuita: ecco il loro concetto di discussione. Immagino la vastità di vedute e di analisi, laica, tra persone di ambiente così differente …….

G. B.

@ Diocleziano
Sono d’accordo. Ormai dovrebbe essere chiaro a chiunque che lo slogan “più privato meno stato” di fatto significa minori garanzie per i lavoratori e più clientelismi, senza alcun beneficio reale per i cittadini.

Diocleziano

Meno stato vuol dire solo più lobby.
Quindi perché dobbiamo pagare le tasse a uno stato che le gira agli amici degli amici?
L’Italia è uno stato a bassa intensità democratica, dovremmo invece invertire la direzione
e investire il cittadino nelle decisioni importanti. Per esempio: togliere dalla Costituzione
certe cavolate come il non poter sottoporre a referendum il concordato.

G. B.

A voler essere precisi è la stessa legge sul referendum che non permette di sottoporre al voto dei cittadini il concordato, in quanto trattato internazionale. E’ lo stesso motivo per il quale gli italiani non hanno potuto pronunciarsi sui trattati europei, a differenza dei cittadini di altri paesi UE.

Arta

Mi capita spesso di fare una riflessione banale, che però non sento moltissimo altrove e non leggo praticamente mai, se non su questa pagina. È davvero incredibile come gran parte dei politici italiani, anni dopo la chiusura fine ufficiale della DC, sentano il bisogno di esprimere la loro fede cristiana, reale o opportunistica. Pare quasi che sia più difficile, per un politico, dichiararsi ateo o agnostico piuttosto che omosessuale o mussulmano, sebbene gli appartenenti a varie minoranze abbiano ricevuto anche intimidazioni e fastidi per il loro esporsi. Lo trovo paradossale, perché al netto del gran numero di battezzati c’è una parte importante della società civile che non crede, che non pratica e che non si riconosce nei cosiddetti valori cristiani (neppure in quelli che da agnostica trovo anch’io condivisibili, come l’attenzione per il prossimo). È vero che per capire l’Italia bisogna andare in provincia e che qui la percentuale di credenti di vari livelli è più alta, ma trovo comunque davvero desolante, ad esempio, che l’attuale leader del principale partito di centrosinistra provenga dalla democrazia cristiana e che abbia già ampiamente dimostrato questa sua appartenenza (vedi le parole servili e cerchiobottiste sull’ingerenza della chiesa nei confronti del DDL Zan). Senza contare poi, al di là di quanto dichiarato e di quanto sperimentato nella vita privata (non mi soffermerò sui divorzi e sulle incoerenze di certi personaggi, più “vip” che reali politici) che la fede sembra permeare la visione della cosa pubblica e il modo di intervenire. Ad esempio, da insegnante e da ex studentessa, mi ha sempre infastidito la totale assenza di laicità nelle nomine dei vari ministri dell’istruzione, come se l’istruzione e l’educazione fossero appannaggio di un certo sentire religioso. Altro che “libri di testo schierati a sinistra”. Mi pare che Fioramonti avesse tentato timidamente di dire qualcosa di laico, ma essendo chiaramente una persona scarsamente interessata al ruolo ricoperto le sue parole sono rimaste fumo.

Diocleziano

Arta,
«… È davvero incredibile come gran parte dei politici italiani, anni dopo la chiusura ufficiale della DC, sentano il bisogno di esprimere la loro fede cristiana… »

Più che la distanza dalla fine della dc, direi anche in una età, la loro, più prossima a marcire
che a maturare. Il Salvini e la Meloni sono i due casi più in evidenza oggi, non sono mai sembrati
così tanto bigotti ai loro esordi in politica. Il Bossi, inizialmente ateo e mangiapreti, sappiamo
come è finito a sbavare sulle madonne di Meggiugorie. Il mistero si infittisce: cosa o chi
si insinua nei politici italiani? Il formidabile potere corruttivo della fede? Come già notato altre
volte, stupisce anche il fatto che tra i politici la ‘fede’ ha un andamento che non segue
le logiche di diffusione che ci si aspetterebbero. Qual è l’elemento perturbante?

Maurizio

Il mistero delle conversioni di mezz’età di questi politici, folgorati sulla via di Montecitorio, si spiega con le previsioni di voto degli elettori bigotti.
Ci saranno in giro tanti credenti per finta, ma alla fine pare che mostrarsi atei porti a perdere voti per qualche insulsa ragione.
Ve ne dico una: aiuto un amico (geologo di sinistra dichiarato e non credente) a compilare il 730: lui da l’8×1000 alla Chiesa Cattolica perché “fa del bene”. Mi viene il sospetto che a suo tempo nel segreto dell’urna votasse DC.
Insomma, sono in tanti che di fatto cristiani non sono, ma al momento del voto di fidano più di un candidato (apparentemente) pio ancorché (evidentemente) falso.

Diocleziano

È la logica elementare del ‘rasoio di Hanlon’:
“Non attribuire a malizia ciò che si spiega con la semplice s†upidità”.

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