La clericalata della settimana, 35: Berlusconi proclama l’identità “cristiana” di Forza Italia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che

si è profuso in un “sermone” clericale via lettera per decantare il cristianesimo e quanto questo sia di ispirazione per il suo partito.

Nella missiva inviata a Il Giornale, quotidiano milanese di proprietà della sua famiglia, Berlusconi non ha mancato di proclamare dubbie asserzioni – da cattolico dichiarato – quali: «chi non crede non può non riconoscere che è stato il messaggio di Cristo, l’annuncio del Vangelo, a proclamare per primo l’idea della sacralità della persona, di ogni persona – creata da Dio a sua immagine – e a permeare di questo concetto la storia e la società». Non pago, è arrivato ad affermare che «la Chiesa cattolica ha esercitato ed esercita in Italia e nel mondo una funzione essenziale a difesa dei diritti delle persone». Sulla scorta del tradizionalismo confessionalista ha chiarito: «la vita di ogni essere umano è sacra dal momento del concepimento fino alla morte biologica». A suo dire inoltre l’Europa «in cui crediamo è quella che si fonda sul messaggio cristiano e sulle idee liberali» e tale «Europa cristiana, anche nelle sue espressioni laiche, è l’Europa delle libertà e dei diritti». In questa distorsione del concetto di laicità non poteva mancare il riferimento a Benedetto Croce.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il Comune di Modena ha destinato 175mila euro agli oneri di urbanizzazione secondaria relativi a strutture religiose per gli anni 2018-2019, sebbene ciò non sia un obbligo di legge. Anzi, con un aumento di circa il 25% rispetto al biennio precedente, come sancito dalla delibera approvata dalla Giunta su proposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli. Di questi, ben 131mila sono riservati alla Chiesa cattolica, mentre dei restanti sono divisi tra evangelici, ortodossi, metodisti, pentecostali.

Per le cerimonie della quinta incoronazione della Madonna di Oropa presso il santuario un vasto schieramento di rappresentanti politici e istituzionali nazionali e locali, tra cui il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti (Lega), il sindaco di Biella Claudio Corradino e la sua Giunta, il sottosegretario Gilberto Pichetto Fratin, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il consigliere regionale leghista Michele Mosca, i deputati Cristina Patelli (Lega) e Roberto Pella (Forza Italia). Senza contare la folta presenza di fedeli all’esterno della basilica, circa 1.500: l’ennesima situazione privilegiata in tempi di pandemia per occasioni religiose. Tra l’altro, come chiarito dall’amministrazione di Biella, l’ingresso nell’area veniva concesso solo tramite pass rilasciato dal santuario stesso. All’evento è stato dedicato anche un francobollo.

La consigliera e componente della Commissione di parità della Regione Toscana del Pd Nura Musse Ali, in una intervista al quotidiano Il Tirreno, si è detta «a favore della presa del potere da parte dei fondamentalisti in Afghanistan, non perché condivida il loro modus operandi» ma in quanto «tappa obbligata della storia» affinché «inizi un cammino autonomo verso la maturazione sociale». Viste le polemiche suscitate, ha inviato successivamente una lettera in cui lamenta di essere stata «fraintesa».

Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha consegnato le chiavi della città a un idolo di sant’Oronzo, per “affidare” il Comune alla protezione del patrono con l’inizio dell’anno giubilare dedicato. E dire che lo stesso primo cittadino nel 2018 era stato oggetto di polemiche per non aver partecipato alla via crucis in quanto non credente. Dal canto suo la ministra delle Politiche agricole, alimentari e forestali Teresa Bellanova (Italia Viva) ci ha tenuto a rilanciare sui social il messaggio dell’arcivescovo diffuso per la commemorazione oronziana.

Per la festa di san Mercurio martire il sindaco di Serracapriola (FG) Giuseppe D’Onofrio e il sindaco di Toro (CB) Roberto Quercio hanno partecipato insieme, con fascia tricolore, alla messa dedicata, suggellando il gemellaggio tra i Comuni.

La redazione

6 commenti

G. B.

Il discorso di Berlusconi è la solita aria fritta, ripetuta periodicamente da clericali e atei devoti.
Se dalle chiacchiere vogliamo passare ad un discorso storico serio ci vorrebbe ben altro dell’articoletto del cavaliere. Chi fosse interessato ad una riflessione critica sull’argomento, potrebbe leggere il saggio di L. Pellicani, “Le radici pagane dell’ Europa”, chiaro e agevole, che affronta la questione dal punto di vista laico.
Io però, alla faccia di tutti i bei discorsi sulle “radici”, umilmente mi domando se ciò che riteniamo tipico dell’ attuale civiltà occidentale, pur avendo dei legami con il passato, non costituisca un qualcosa di radicalmente nuovo rispetto anche ai filoni di pensiero più avanzati: si pensi soltanto all’idea di piena uguaglianza fra i sessi, che solo fino a qualche decennio fa non era ancora stata completamente riconosciuta sul piano giuridico, nè in Italia nè nella maggior parte dei paesi occidentali. Ad esempio la donna coniugata ottenne la piena capacità giuridica in Francia nel 1938, in Olanda e Belgio nel 1958; in Italia ci eravamo arrivati un po’ prima, nel 1922, in cambio però fino al 1975, in base al vecchio diritto di famiglia, il marito poteva imporre alla moglie di lasciare il proprio lavoro, se lo riteneva incompatibile con i suoi doveri familiari; per non parlare poi dell’impossibilità, fino a pochi decenni fa, delle donne di accedere ad alcune professioni, in particolare alla magistratura, o del matrimonio della donna come “giusta” causa per il licenziamento della medesima nelle aziende private. Oppure si pensi alla libertà dei rapporti eterosessuali fra i giovani al fuori del matrimonio, non sanzionata giuridicamente, ma fortemente stigmatizzata sul piano sociale, e dei rapporti omosessuali, puniti anche dalla legge in molti paesi. Oggi suscita scalpore la decisione dei talebani di vietare le classi miste, ma quando ero ragazzo io, la separazione tra maschi e femmine era la regola nelle scuole, almeno fino alle terza media. E gli esempi potrebbero continuare per molte pagine.
No, le conquiste dell’occidente contemporaneo (e dico contemporaneo e non moderno) sono una novità assoluta nella storia dell’umanità, e tuttora non sempre accettate nello stesso occidente. In realtà io credo che stiamo assistendo alla nascita di una civiltà nuova, radicalmente diversa da quelle del passato: speriamo solo che non muoia in culla … dipende anche da noi.

RobertoV

Basterebbe una semplice constatazione: quanti di quei diritti e libertà sopravviverebbero se a comandare fosse la chiesa cattolica e se avesse sempre avuto il potere di imporsi. Quanti di quei diritti sono stati ottenuti con l’opposizione della chiesa cattolica? L’Europa cattolica era intesa come una Europa sotto il gioco della chiesa cattolica per soddisfare il suo sogno egemonico.
La sacralità della vita era tale che non si sono fatti problemi da subito a perseguitare e massacrare pagani ed eretici dimostrando tutta la loro intolleranza. E sono diventati tolleranti (a parole) solo dopo secoli di massacri reciproci per la semplice constatazione che nessuno aveva una forza tale da imporsi agli altri. La chiesa cattolica si oppose duramente nel XIX secolo alla fine delle persecuzioni in Italia (non delle discriminazioni) delle altre religioni: solo col concilio vaticano II è arrivato ad un atteggiamento di tolleranza, a parole.
La malafede sta nella considerazione che qui siamo avanzati e qui c’è il cristianesimo, ma sarebbe come dire che è merito dell’ancient regime perchè abbiamo avuto la rivoluzione francese e l’illuminismo.

Maurizio

In sintesi: l’Occidente è (pressappoco) democratico e liberale “nonostante” il cristianesimo, e non “grazie” al cristianesimo.

RobertoV

Qualche anno fa nell’occasione dei 500 anni della riforma protestante vi fu un’ampia discussione, soprattutto in Germania, coi protestanti che cercavano di attribuirsi parecchi meriti sullo sviluppo del pensiero occidentale e le sue libertà. Già questo dovrebbe fare riflettere: come è possibile attribuire dei meriti genericamente al cristianesimo, quando in realtà sarebbero stati ottenuti per merito di una parte minoritaria che si è ribellata ed era in forte conflitto con la parte maggioritaria che di certo non si era mai sognata di concedere libertà di interpretazione, visto che già dal III secolo, cioè prima della presa del potere, iniziò a massacrare gli eretici e che solo per l’incapacità di reprimere la riforma protestante ha dovuto tollerarla a fatica.
In quella discussione vidi le considerazioni molto appropriate di un filosofo che diceva che da un lato andava dimostrata e non affermata che vi fosse una correlazione col cristianesimo (ed un razionalista sa bene che una coincidenza non è una correlazione), cristianesimo che ha subito una evoluzione per vicissitudini storiche, ma che anche ammettendo che effettivamente il cristianesimo abbia favorito certi processi, bisogna anche dimostrare che fossero voluti, cioè che certi processi potrebbero essere effetti collaterali indesiderati. Per esempio i protestanti hanno concesso libertà di interpretazione ai fedeli ed hanno favorito la diffusione della cultura, ma questo per combattere la chiesa cattolica e la sua autorità, rivendicare la loro autonomia e poter leggere la bibbia, non di certo perché volevano che gli uomini fossero liberi e più istruiti ed infatti anche loro hanno represso il dissenso. E certi protestanti sono riusciti ad essere più repressivi e paranoici della stessa chiesa cattolica. Cioè per motivi opportunistici hanno innescato dei processi che si sono ritorti contro i desiderata dei padri fondatori.

iguanarosa

L’ometto Berlusconi sta cercando pateticamente di rifarsi un’immagine, perché aspira alla presidenza della Repubblica, per quanto risulti impresentabile.
Un fenomeno macroscopico di dissonanza cognitiva, tra il proprio ego infinito e la realtà dei fatti, che dovrebbero studiare gli etologi comportamentalisti.

Gérard

Roberto V
Non dimentichiamo che Martin Luther considerava Savonarola l’ unico cristiano degno di essere chiamato ” Santo ” …!

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