Da quando è stato creato, nel 1997, il Moige si è dato parecchio da fare per modellare un palinsesto televisivo a propria immagine e somiglianza. Con una impronta smaccatamente cattolico-conservatrice.
Anche se all’orecchio di molti italiani non suona neppure più come una parolaccia, per il Movimento Italiano Genitori (Moige) l’espressione «porca puttena» pronunciata da Lino Banfi nello spot di TimVision non s’aveva da fare. Almeno non in fascia protetta. Per questo, come noto, l’associazione ha presentato denuncia all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria e al Comitato Tv Minori. Morale della favola: pur negando qualunque intervento dello IAP o del Comitato e affermando che la diffusione degli spot sta proseguendo secondo quanto pianificato lo scorso luglio, TimVision ha messo in onda una diversa versione dello spot, senza la battuta in questione, parte del repertorio del personaggio interpretato da Banfi nel film L’allenatore nel pallone. Con piena soddisfazione del Movimento italiano genitori.
Si può discutere su quanto questa epurazione sia in effetti una perdita nel panorama pubblicitario, ma più interessante è forse approfittare di questa occasione per mettere in fila alcuni precedenti interventi di questo movimento così da fornire qualche elemento utile per delineare il solco nel quale quest’ultimo si inserisce. Perché da quando viene creato, nel 1997, a opera di Maria Rita Munizzi e Antonio Affinita, il Moige si è dato parecchio da fare per modellare un palinsesto televisivo a propria immagine e somiglianza.
Nel 2005 chiede e ottiene (in parte) la condanna della campagna di Oliviero Toscani per la marca di abbigliamento Ra-Re, che vedeva rappresentate coppie etero e omosessuali. Il Moige giura e spergiura che avrebbe presentato denuncia anche se avessero rappresentato solo coppie eterosessuali però, considerato che nel comunicato in cui dà notizia della decisione dello IAP afferma che “due delle immagini protestate sono state giudicate in contrasto con il codice di autodisciplina pubblicitaria”, se ne può evincere che la denuncia riguardava non solo le due foto più esplicite ma anche le altre immagini della campagna, tra cui quella di due uomini con un passeggino…
Nel 2004 a finire nel mirino del Moige è il format di La 7 “I Fantastici 5”, i cui protagonisti erano cinque uomini gay esperti di moda, cucina e bellezza incaricati di “cambiare look” a un uomo eterosessuale. Per il Moige non ci sono dubbi: si tratta di “puro proselitismo”, un “chiaro tentativo di convincere che ‘gay è meglio’”.
Nel 2003 è la volta del telefilm Will & Grace, che racconta dell’amicizia tra una eterosessuale e un omosessuale.
Comincia nel 2002 e finisce nel 2005 (con un analogo tentativo di censura due anni più tardi) la lunga e assurda storia della programmazione in prima serata su Mediaset dell’ultimo film di Stanley Kubrick, Eyes Wide Shut, costantemente ostacolata dal Moige: per ben due volte con successo, finché nel 2005, nonostante le proteste, il canale di punta di Mediaset va avanti per la sua strada mandandolo in onda alle 21;15.
Nel 2000 il Moige si schiera contro la programmazione in prima serata su Italia 1 del cartone animato South Park, chiedendo alle aziende che comprano inserzioni pubblicitarie di boicottare la rete e denunciando la programmazione al garante per le Comunicazioni.
Sul fronte cinematografico, nel 1997, l’associazione denuncia all’autorità giudiziaria la casa distributrice del film Lolita, la Medusa, e il regista Adrian Lyne, per istigazione al reato di pedofilia…
L’impressione che si trae da questo elenco assolutamente non esaustivo è che l’obiettivo del Moige non sia tanto indirizzare i genitori a un uso consapevole del mezzo televisivo a tutela dei minori, ma creare un palinsesto in linea con le proprie idee. Idee che già da quanto detto finora appare piuttosto chiaro di che matrice siano. Per dissipare eventuali dubbi residui si può consultare il loro sito alla pagina relativa ai valori ispiratori, dove si può leggere tra le altre cose che “i genitori devono poter scegliere liberamente la scuola in linea con i propri valori e metodi educativi, sia essa statale o paritaria, senza ostacoli normativi o economici”.
Affermazioni che, sia il Moige o meno formalmente legato alla Chiesa, sembrano uscite dritte dritte dalla penna del presidente della Conferenza episcopale….
Ma il Moige quanti genitori rappresenta veramente? L’associazione afferma di poter fare affidamento su un network di oltre 30.000 tra mamme e papà. Strano che di questi 30.000 una parte praticamente insignificante decida di sostenerlo in quella che è una delle modalità più semplici: il 5 per mille. Secondo gli ultimi dati disponibili, il Moige ha infatti ricevuto 71 firme.
Ingrid Colanicchia
Sono state cancellate le parolacce dallo spot Tim.
Commento del presidente del Moige: “Abbiamo vinto, porca puttena!”
…e di corsa tutti a festeggiare a Codroipo! 😛
Bevendo del Moscato di Candio. Ah, no, scusate, era Candia… 😜
L’allenatore nel pallone è un film di quasi 40 anni fa. Fece successo e non fu censurato. Quindi 40 anni fa i bambini potevano vedere senza problemi tale film, mentre oggi non possono essere recuperati pezzi di un film cult per uno spot. Alla faccia del progresso.
Immagino che il Moige abbia un conto aperto con personaggi come Sgarbi o quello i bambini possono ascoltarlo e vederlo senza problemi?
Quando io ero ragazzo i bigotti e i moralisti attaccavano la libertà altrui in nome del “comune senso del pudore”, cioè almeno avevano il coraggio di chiamare le cose più o meno con il loro nome, anche se sull’aggettivo “comune” si sarebbe potuta fare qualche obiezione.
Oggi i loro figli e nipoti si riempiono la bocca di espressioni come “tutela dei minori” (guai turbare gli innocenti con spettacoli non conformi al loro moralismo e bigottismo!) e di “rispetto della dignità della donna” (un manifesto con una bella ragazza in costume da bagno è un’indegna mercificazione del corpo femminile!). E’ veramente odioso che principi in sè più che giusti vengano indebitamente strumentalizzati da gente del genere.
Sarebbe interessante andare ad indagare sui reali motivi di tanto furore moralistico e tracciare i profili psicologici dei personaggi. Ne scopriremmo delle belle. Mi ricordo che anni fa una collega aveva contestato a dei colleghi giovani non ancora sposati di aver dormito insieme: quei colleghi dopo trent’anni sono ancora sposati, mentre la talebana cattolica ha poco dopo divorziato e non ha ottenuto neanche l’affido dei figli, evidentemente era troppo fanatica anche per dei cattolici. Quando era al governo Bush Junior il suo consigliere spirituale, un pastore evangelico, era noto per i suoi strali contro gli omosessuali ed i loro diritti, ma poi si dovette dimettere perchè si scoprì che andava a letto con diversi uomini. Cioè non riuscendo ad accettare la sua omosessualità, cercava di rendere difficile la vita agli altri. Oppure del capo della polizia religiosa in Iran trovato a letto con parecchie prostitute. Penso che gli esempi siano infiniti.
Se un semplice «porca puttena» li fa andare fuori di testa, quali danni cerebrali dovrebbero
subire per l’esposizione, nelle aule scolastiche, del simulacro di un cadavere gioiosamente
offerto allo sguardo di bimbi, i cui genitori a casa loro, si preoccupano di usare il ‘parental control’
per scene molto meno trucide? E niente da dire sulle storie inculcate con la pretesa che siano
assoluta verità, come quella della vergine ingravidata da un alieno invisibile: come minimo
oggi si direbbe che la vergine non era consenziente. (Niente da dire sulle continue allusioni
allo stato anatomico di quella signora?)
Quindi, porco…d …no ma spirito stupratore, si!
I genitori di Pierino erano disperati. Uno in italiano, 2 in matematica, 4 in condotta, chiamate settimanali provenienti dal preside etc… Alla fine decidono di iscriverlo ad una scuola cattolica. Miracolo! Niente piu’ telefonate; i 7, gli 8, i 9 fioccano; Pierino che fa i compiti tutti i giorni. Insomma, cambiamenti radicali. Una sera, i genitori gli chiedono la spiegazione di tutto questo, e Pierino risponde: Che ve devo di’? Quando so’ arrivato in classe ho visto quello tutto vestito di nero, quell’altro crocifisso appeso al muro e me so’ detto, questi fanno sul serio!!!!!!!!!!
Personalmente, devo ammettere che ( forse per la mia veneranda età) e soprattutto a causa di una mia viscerale antipatia per il comico(?!) Lino Banfi, quell’ imprecazione che mi trapanava le orecchie durante la cena, mi causava un vero e proprio fastidio e sensazione di disgusto. Questo nonostante io da ateo e razionalista mi ritenga aperto alla più ampia manifestazione dei propri pensieri. Non nascondo che l’avere appreso che la rimozione dell’imprecazione incriminata fosse dovuta all’intervento del MOIGE mi ha un poco seccato. Niente però in confronto alla subitanea promessa da parte degli autori di cotanta pubblicità di reintrodurre quanto prima la tanto agognata espressione, per la gioia e la realizzazione completa dell’italico popolo, avido di similari alati concetti.
Un’imprecazione non è un concetto; a parte questo, durante la cena, mi dà molto più fastidio sentire e vedere le “azioni” di, ad esempio, il nuovo “governo” talebano; Trump che continua a parlare di brogli elettorali già smentiti più volte e i suoi continui attacchi alla democrazia, torme di idioti decerebrati novax che picchiano giornalisti, storie come quella della ragazza italiana di genitori marocchini incarcerata subito appena messo piede in Marocco per le facezie di cui sappiamo, come se ne andasse del destino dell’intero regno, dell’ingegnere egiziano ateo pubblicamente denigrato e vessato IN TELEVISIONE alla vista di tutto il mondo arabo e forse non sono tramite un viscido e meschino sotterfugio e per questo costretto a emigrare, e avanti di questo passo. Ecco: da ateo e razionalaro (che non ho pretese di intellettualismi raffinati), per come la vedo io, QUESTE sono le vere volgarità del mondo attuale, quelle da condannare e contrastare, e che dovrebbero costituire, sempre a mio modesto avviso, un affronto alla sensibilità decisamente più grave di quanto possa esprimere chiunque di fronte a un per quanto scurrile porca puttana buttato lì con accento pugliese da un attore definitivamente sulla via del tramonto, e dalla carriera e personalità discutibili finché si vuole. Come si dice dalle mie parti questi sono i me dó schèi de mona.
I bambini sotto i 10 anni alle 8 di sera devono già dormire, quindi verso le 7.30 i genitori devono metterli a nanna. Sotto i 13 anni alle 9 devono già dormire.
Almeno questa è la teoria che consiglia la pediatria. Questi pessimi genitori pensino a far dormire i loro figli e non alla tv della prima serata, con il pretesto dei bambini.
Che poi magari sono tutti abbonati ai canali porno a pagamento.
Mi chiedo come i figli di questi individui possano frequentare gli ambienti quotidiani, dalla scuola al parco giochi, visto che sono ad alto rischio di sentire espressioni e vedere gesti tutt’altro che aristocratici da parte dei loro coetanei.
A giudicare dalla pagina di WP pare che la ragione della loro esistenza sia rompere le scatole.
Eufemisticamente parlando.
Considerando la consistenza ‘condominiale’ di certe associazioni non sarebbe più serio,
da parte dello stato, porre un limite al di sotto del quale non si spartiscono i soldi delle tasse?
E soprattutto com’è possibile che i programmi subiscano la censura di 4 gatti?
Esatto, mafalda. 71 firme. 71. Non settantunomila, e neanche settemilacento. 71.
E mezzo milione di firme non bastano per far passare un referendum sull’eutanasia. (In realtà bastano, anche se stanno continuando a crescere, ma intendevo dire altro, naturalmente). Se per lo stato è più importante censurare il porca puttena di Banfi (vecchio di quarant’anni, come è giustamente stato fatto notare) che promulgare una legge per mettere fine alle sofferenze di, ad esempio, Samantha, per seguire le farneticazioni di due (2!) derelitti fanatici frustrati che pretendono di elevare a comune regola da seguire la loro distorta e ipocrita visione del mondo, allora lo stato MERITA di fallire. E noi con esso. Ma mi rifiuto di fare una fine del genere. Possibile che nessuno possa (io non sono in grado, altrimenti lo avrei già fatto) indagare a fondo su questi loschi figuri e trovare un argomento per ridurli a più miti consigli? Perché irreprensibili non lo saranno sicuramente, nonostante le loro assurde pretese.
Porca puttena è offensivo nei riguardi delle puttane, offendere le quali è una meschina manifestazione di maschilismo. Le puttane sono femmine onorabili come tutte le altre.
Allora chiamale donne, non femmine.
“Femmine” è offensivo?
Che io sappia è esistito un movimento” femminista,” e non uno “donnista.”
Era “femminista” per contrapposizione al maschilismo, e non certo allo “uomismo”. Non meniamo il can per l’aia. Che poi vorrei sapere se le prostitute si sentono offese da un banale porca puttana, chissà cosa se ne sentono dire sul “posto” di lavoro. Mentre invece usare “femmine” ogni volta che si può dire “donne” è esercitare un larvato maschilismo nello stesso momento in cui si pretenderebbe di contrastarlo. Buona serata.
E, per inciso, il moige di sicuro non ha fatto quel che ha fatto per difendere l’onorabilità delle prostitute, cerchiamo di non perdere di vista questo fatto.
Guarda che questo tipo deviante di valutazione e deleterio per la società, talvolta indica anche scompensi emotivi.
Bravo,Mixtec: era anche quello che intendevo dire con il mio intervento. Scomodare talebani, Trump e via dicendo, non mi sembra rientrasse appieno in questi commenti; è ovvio che ne sono disgustato ma allora apriamo un altro dibattito. Tutto qui.
Una cosa è criticare una pubblicità, perchè è stupida, perchè il comico è grezzo e scadente, un’altra volerne la rimozione per queste motivazioni o perchè a qualcuno non piace o ne urta la sensibilità. Perchè con questo criterio alla fine non potremmo dire o fare più niente.
Lecito augurarsi che una pubblicità venga modificata perchè si rivela un flop, non perchè qualcuno, magari quattro gatti, si inventa motivazioni discutibili e vuole censurarla.
Se dovesse prevalere il concetto estetico quante schifezze si dovrebbero censurare
nel campo della fede? Esibizione di ossa e reperti macabri, reliquie consistenti
in croste sanguinolente, statue di gesso trasudanti… Simulacri di silicone fatti passare
per cadaveri incorrotti, o lasciati credere tali. Patacche con patente ufficiale di falso
che continuano a essere gratificate di “sacro”. Cos’altro ancora?
Quousque tandem abutere, Moige, patientia nostra? 😛
No no, il dibattito è proprio questo. Gli esempi erano per inquadrare, non certo per fuorviare. È pretendere che non c’entrino che è fuorviante.
È in corso la proposta di abolizione dell’espressione italianissima “ciao”. Benché sommo rappresentante di storia e tradizione italica nel mondo, a qualcuno è sovvenuto che il lemma deriva dal veneto “schiavo vostro” e dunque risulta politicamente scorrettissimo nonché offensivo della dignità dei più vulnerabili.
He iniziativa state proponendo per fare abolire questa vergognosa associazione?