Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della Regione Veneto che
lancia il concorso “Il Presepe della Scuola” «per la realizzazione ed esposizione del miglior presepe per il Natale 2021», con stanziamento di 10 mila euro anche per scuole paritarie.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
La Giunta regionale delle Marche ha approvato uno stanziamento di 300 mila euro per gli oratori per l’annualità 2021. A sostenere l’iniziativa l’assessore all’Istruzione Giorgia Latini, già nota per le posizioni confessionaliste e contro il diritto all’autodeterminazione delle donne, secondo cui le attività degli oratori «sostengono la crescita delle giovani generazioni avendo cura di prevenire ogni possibile condizione di disagio e di contrastare le situazioni di devianza giovanile». Il vicecapogruppo della Lega in Consiglio regionale Mirko Bilò e la consigliera Chiara Biondi, entrambi della Lega, rimarcano che 72 mila euro sul totale sono destinati alla provincia di Ancona.
In molte occasioni si è scelto di celebrare il 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, con una messa. A partire dalla cerimonia cattolica celebrata a Roma con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e le massime cariche dello stato, presso la basilica di Santa Maria degli Angeli. Dal canto loro la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè hanno partecipato alla cerimonia officiata dall’arcivescovo presso il Sacrario militare ai caduti d’oltremare a Bari. Tra i tanti casi, citiamo ad esempio Arese (MI) dove la sindaca Michela Palestra ha parlato in chiesa con tanto di fascia tricolore; Aurigo (IM); Genova; Grumolo delle Abbadesse (VI); Meldola (FC) dove il sindaco Roberto Cavallucci – che aveva già convocato un Consiglio comunale straordinario per omaggiare i 35 anni di servizio pastorale di un sacerdote – ha partecipato alla messa con fascia tricolore; Origgio Porto Ceresio e Uboldo nel varesotto; Osimo (AN); Pievepelago (MO); San Fili (CS); Verona e dintorni; Vigliano Biellese (BI).
In occasione del giubileo lauretano la nuova compagnia di bandiera Ita Airways si è attivata per garantire, nonostante le difficoltà, un posto a un idolo della Madonna di Loreto su uno degli ultimi voli disponibili diretti allo scalo di Capodichino e persino un volo di ritorno a Roma della stessa statua su un piccolo aereo privato.
Le autorità venete salutano il nuovo vescovo di Chioggia, Giampaolo Danin, appena nominato dal papa. Il sindaco di Chioggia Mauro Armelao oltre a fare gli auguri promette: «gli chiederò prontamente udienza per iniziare un percorso insieme rivolto ai più deboli». Il presidente della Regione Luca Zaia dal canto suo ha sostenuto che «la figura del vescovo è un presidio di saggezza e disponibilità verso i problemi della gente».
Il canale social del Comune di Rodengo Saiano (BS) ci ha tenuto a rilanciare la recente partecipazione della sindaca Rosa Vitale alla cerimonia di accoglienza con messa del nuovo parroco della zona.
L’Università di Teramo ha invitato gli studenti a partecipare alla celebrazione eucaristica per l’anno pastorale presso la cattedrale.
La redazione
I 300000 euro dati agli oratori potrebbero essere giustificati solo se la regione sostenesse con finanziamenti adeguati anche attività equivalenti non gestite dalle parrocchie. Perché altrimenti implica fare una pesante ed inaccettabile discriminazione fra chi si avvale degli oratori e chi no, oltre ad obbligare chi ha bisogno di aiuto a passare attraverso gli oratori come se fossero agenzie dello stato.
E’ una presa in giro che gli oratori facciano attività disinteressata.
Trovo sconcertante che una parte del finanziamento venga giustificato col pretesto di preparare le persone ad operare all’interno degli oratori. Non mi risulta che alle persone che operano all’interno degli oratori venga richiesta qualche qualifica, contrariamente a quanto richiesto in contesti non da oratorio. Negli oratori vengono utilizzati addirittura ragazzini affidandogli la responsabilità di bambini, cosa che se venisse fatta in altri contesti sarebbe da denuncia per sfruttamento e violazione della sicurezza. Facile poi millantare costi bassi rispetto ad altri contesti più professionali dove le qualifiche sono richieste e a cui viene fatta concorrenza sleale.
Per esempio penso al caso dello sport: l’attività sportiva nelle parrocchie viene fatta solo con la finalità di legare i ragazzi alla parrocchia, con un circuito a parte, offrendo un livello scadente, con campi inadeguati e personale spesso non qualificato, con livelli di sicurezza inadeguati. In confronto chi si occupa di attività sportiva seriamente ha tutta una serie di regole e livelli di sicurezza da rispettare e professionalità necessarie per le persone che si occupano dei ragazzi. Con quindi ben altri costi e meno sovvenzioni dallo stato: una vera concorrenza sleale.
I Presepi nelle Scuole sono attività che recano benefici all’economia italiana: i fabbricanti di stalle, buoi asini e pastorelli vari a chi li dovrebbero vendere?
Quanto alla festa del 4 novembre, una volta si era più onesti e la si chiamava Festa della Vittoria.
Adesso ipocritamente la si chiama Festa della Difesa. Ma è stata l’Italia ad attaccare l’Austria, e non viceversa. Per l’Austria l’Italia era un’alleata (faceva parte della Triplice Alleanza). Se l’Italia fosse rimasta neutrale e gli Imperi Tedesco e Austriaco avessero vinto contro la Francia e l’Impero Britannico, tutto il mondo si sarebbe risparmiato il Nazi-fascismo.
@Mixtec
Se e’ per questo,credi che “Vittoria “suonasse veritiero ?
Dopo che per 3 anni non avevamo fatto altro che buscarle ?
Dopo che a Caporetto eravamo quasi stati costretti all’armistizio da un esercito nemico che era ormai allo stremo,tanto che disertori ( ce ne sono sempre in quelle
situazioni) ci avevano perfino avvertito dell’attacco imminente.
Semplicemente quella volta ci eravamo legati fin dall’inizio a quella che fu la fazione vincente,e quindi potemmo unirci al carrozzone del vincitore in modo
un po’ piu’ dignitoso che nella seconda guerra mondiale.
Quanto al presepio,riflettici :
e’ meglio osservare una tradizione secolare e inoffensiva, come del resto l’albero di Natale e le luminarie,o rinunciarci ,come e’ successo in passato in diversi posti,per osservare la politica del leccapiedi verso culture straniere estranee alla nostra e accolte passivamente?
La stessa politica dei nostri leader che mettono le mutande alla statue in “sottomissione” agli ospiti stranieri ?
Secolare certo, inoffensiva NO! Natale e Pasqua, con i loro presepi, venerdi santi e via crucifiggiando, sono i veicoli piu’ importanti di propaganda del cristocattolicesimo. E tale propaganda e’ nociva, soprattutto per i minori. Ti rimando al Cap. IX di Dawkins (2007) e a vari capitoli del saggio di Hitchens (2007) il cui sottotitolo ci ricorda che “La religione avvelena tutto”. Il presepe, poi, si mormora fosse stato ideato da francesco di Assisi, un visionario esaltato al cui confronto paolo di Tarso sembra uno con la testa sulle spalle e i piedi per terra. Ho letto cose talmente vomitevoli sul tuo patrono che, se le riporto, mi radiano. Ti ricordo inoltre, che l’albero, gli ovetti e i coniglietti di cioccolata, sono TUTTI simboli pagani di fertilita’ (e non di morte, come il crocifisso). L’uovo, oltre ad essere il simbolo di fertilita’ piu’ potente, e’ anche un’allegoria del sistema solare eliocentrico (e non geo/antropocentrico, come voleva la chiesa fino al ‘600).
Con profonda ipocrisia e cinismo, tale istituzione ha preso in prestito tutto il suo armamentario dalle religioni indo-ariane, tramite l’ebraismo che si dice fondato da abramo proveniente da Ur (Babilonia), e da quelle pagane, soprattutto le divinita’ redentrici dei Misteri (bacco, dionisio, mitra, osiride/serapide e tante altre), fregandosene altamente delle contraddizioni. Il messianesimo e la “storicita’ “sono di marca ebraica; la croce e’ quella dei riti ariani che ricordavano la scoperta del fuoco (Cfr. Emilio Bossi 1900-1904); il 25 dicembre e’ la data di nascita di tutti i redentori dei Misteri; i magi erano sacerdoti sia dello zoroastrismo che delle prime religioni indo-persiane.
Infine, un monito: basta con queste tue manicheistiche asserzioni in cui paragoni la tua “buona religione” con i cattivoni della altre. Due torti non fanno una ragione. Ecco perche’ sono ateo. Tutte le manifestazioni religiose sono nocive, errate ed irrazionali.
Grazie per l’ascolto.
@KM
Caro KM,tu ti scagli contro le religioni ,come pure,e’ il caso di precisare, contro chiunque abbia idee diverse dalle tue,con l’ardore di un predicatore.
Non ti sembra una leggera contraddizione di termini ?
Specialmente per chi esercita attivita didattiche ?
Personalmente non credo che i ragazzini di oggi,la cui mente e’ continuamente esposta ad una infinita di stimoli grazie alla multimedialita,
possano essere influenzati in maniera determinante semplicemente da un piccolo “diorama” di statuine esposto per qualche settimana.
Come pure da una statuetta appesa al muro,infatti ho ripetutamente sottolineato l’inopportunita di concentrare le critiche su questi dettagli ,cosa che serve solo a fornire opportunita alla controparte,mentre sarebbe molto piu’ utile concentrarle su problemi piu’ concreti,come ad esempio la pedofilia ecclesiastica,i privilegi fiscali e le costosissime “scampagnate” all’estero del Papa.
L’ateismo non significa solo evitare i dogmi degli altri,significa soprattutto
usare cervello e buonsenso.
E l’educazione.
Sempre con questo ricatto pretestuoso che se critichi le nostre presunte tradizioni (imposte, mai scelte) allora lo fai per sudditanza a culture straniere. I clericali e le destre ormai ci marciano su questo.
Il presepe viene criticato nella versione imposta pubblica, cioè in democrazia non si possono mettere in discussione le presunte tradizioni imposte in passato altrimenti te la “intendi col nemico”, solita logica guerrafondaia.
Una imposizione non è mai innocua perche legittima gli impositori nelle loro pretese di sudditanza che non si limitano ovviamente al singolo caso, ma ad una intera mentalità di repressione della libertà di scelta: cosa ti disturba un presepe, un crocifisso, una messa, una visita pastorale, un privilegio alla religione di stato, un cappellano, una “opinione”, ecc.
Il presepe è una imposizione recente, visto che ha iniziato a diffondersi inizialmente solo nelle chiese cattoliche, cioè nel posto giusto, qualche secolo fa e solo nell’ultimo secolo o poco più nelle case dei cittadini durante l’epoca liberticida delle religione di stato, cioè l’epoca in cui venivi controllato dalla chiesa se ti comportavi da buon cattolico, con conseguenze se non lo facevi. Inoltre la sua diffusione nelle case non è una caratteristica generale del mondo cristiano. Per esempio nella cattolica Austria è poco diffuso ed addirittura la cattolica regina Maria Teresa ne aveva proibito la versione pubblica al di fuori delle chiese. Quindi è una idea liberticida quella di pretendere un’uniformità pubblica sulla realizzazione di presepi, propria della religione di stato (paradossalmente su questa ossessione per i simboli eravamo più laici 50 anni fa) ed è un ricatto pretendere di identificare l’essere italiani con il simbolo del presepe, come del crocifisso o della religione cattolica di stato. Coi miei figli non ho mai fatto il presepe e non mi ha mai sfiorato l’idea di non farlo perchè ci sono immigrati di altre culture.
L’albero di Natale è un simbolo del paganesimo nordico riciclato dai cristiani nordici ed è stato sdoganato in Italia da GP II solo nel 1983, mettendolo anche in Vaticano, prima non era così gradito in Italia. Le tradizioni vanno e vengono proprio perchè non c’è più un controllo oppressivo centrale e perchè non viviamo più isolati. Halloween è stato importato dai paesi anglosassoni ed ha parzialmente sostituito la festività italiana: anche qui i clericali si lamentano, ma la gente è per fortuna libera di scegliere.
Caro laverdure, ci sei o ci fai? Sei fortunato che gli islamici non hanno simboli religiosi: ti stracceresti le vesti se si decidesse di appendere pure gli idoli islamici. La scuola è LAICA, puoi fare il presepe solo se i bambini sanno che trattasi di leggenda, così come sanno che gli dei greci sul cartellone appeso in classe o nel libro sono leggende. Togliere il crocefisso o non fare il presepe sono cose semplici che però fanno effetto sulle persone e le spingono a porsi elementari questioni su cosa significa pubblico e laico, ed è per questo che bisogna lavorarci, insieme ai grandi temi come la pedofilia.
@mafalda
“Togliere il crocefisso o non fare il presepe sono cose semplici che però fanno effetto sulle persone e le spingono a porsi elementari questioni su cosa significa pubblico e laico, ed è per questo che bisogna lavorarci, insieme ai grandi temi come la pedofilia.”
Temo che questo,in campo medico,equivarrebbe a associare il problema del raffreddore e quello del cancro.
Anche il primo merita interesse,te lo posso garantire io che ne vado soggetto terribilmente e so che rottura di scatole comporta,ma credo proprio che il secondo meriti una priorita molto superiore di investimemti in ricerche.
Beh, ma se hai il cancro è molto ma molto meglio evitare il raffreddore!
@mafalda
E invece,se permetti,avendo il cancro dedicherei TUTTE le mie energie a studiarmi e applicare le cure disponibili,e non mi preoccuperei ne’ del raffreddore ne’ della incipiente calvizie.
Ma forse,per alcuni,l’estetica prima di tutto.
Caro KM,
penso che se qualche business-human trovasse il modo di far diventare conveniente il Natale di Mitra potrebbero nascere concorsi relativi a Presepi per Mitra. Secondo me sarebbe una variante interessante; Mitra che sacrifica il toro potrebbe essere riprodotto come ammenniccolo (quasi) originale per case e ville (eh, sempre leoni e sfingi?). Abramo però veniva da una Ur diversa da quella vicina a Babilonia. A qualcuno potrà dispiacere contraddire Sir Charles Leonard Woolley, ma si potrà consolare riflettendo sul fatto che il poverino non ne potrà soffrire molto: ormai è morto.
@Mixtec
Guarda che la mitologia e’ stata di ispirazione per l’arte ,che era un business come un altro,per secoli.
Basti pensare alla Leda col cigno,e al quadro che ne ricavo Leonardo da Vinci.Un nudo niente male,anche per l’estetica di oggi.
Un episodio che e’ anche piu’ stuzzicante per la mentalita di oggi : Giove,nientemeno che il padre degli Dei,che per concedersi una piccola avventura galante all’insaputa della consorte Giunone si trasforma in un cigno e finisce con rendere pure incinta la bella Leda.(Un Dio puo’ tutto,no ?)
(Un Dio che a differenza di quello ebraico sa apprezzare i piaceri della vita,invece di sfogare i suoi malumori scatenando piaghe e diluvii.)
Ma meglio ancora quando si concede un’altra avventura con Callisto,che
in questo caso era una donna,membro dell’entourage di Diana.
Per ovviare al piccolo scoglio che Callisto non apprezzava il sesso maschile,
stavolta prende l’aspetto di Diana,e finisce con un’altra seduzione,e un’altra gravidanza.
Una storia che si intona tra l’altro con le recenti controversie sui vari generi,vero ?
Potrebbe essere presa a simbolo riguardo la lotta agli abusi,non vi pare ?
L’usanza di celebrare le feste laiche con le messe e altre manifestazioni, mi ha sempre dato fastidio e mi risultava incomprensibile. Perciò ho chiesto spiegazioni. La più frequente è stata che in ricordo dei morti in guerra, si fanno le messe di commemorazione.
Il fastidio rimane, però si capisce che molti connazionali non distinguono il piano laico da quello religioso, per ingenuità, per tradizione, per deferenza. Anche per bassa civilizzazine generale.
@Iguanarosa
Cara Iguanarosa,c’e’ molta differenza in fondo,per quanto riguarda le celebrazioni
di guerra,tra le celebrazioni basate su religioni e quelle (cioe tutte le altre)inevitabilmente basate su ideologie ?
Le ideologie non sono forse altrettanto dogmatiche delle religioni?
La loro tesi di fondo non e’ comunque giustificare massacri ricoprendoli di “eroismi” e retoriche varie?
E questo vale sia per le guerre “ufficiali” sia per la tanto decantata “resistenza”.
Che non reggono un esame critico : basta leggere qualcuno dei numerosi saggi
storici in materia che fortunatamente ,in regime di democrazia abbondano nelle
biblioteche.Se c’e’ una cosa a buon mercato oggi sono i libri : puo’ trovarli perfino
GRATIS in siti web (non proprio legali)che non sto a nominare.
Ma quanti li leggono ?
La decantata “resistenza” è servita agli italiani per trasformarsi in paese apparentemente civile e nascondere che avevamo perso la guerra e che stavamo dalla parte sbagliata come complici dei nazisti scaricando solo su di loro le responsabilità per autoassolverci, facendo credere che gli italiani fossero vittime del fascismo. In questo modo non abbiamo fatto i conti con l’anima fascista italiana e le nostre responsabilità e l’abbiamo nascosta agli altri per un po’ di decenni.
Roberto V
Come non ricordare che prima della seconda guerra mondiale Firenze era la città più ” nera ” d’ Italia e alla fine delle ostilità come per incanto la città più ” rossa ” . Me l’ hanno racontato quando vivevo a Firenze e credo che Oriana Fallaci l’ abbia ricordato in un dei suoi libri .
La Resistenza un’ideologia? Poi ci si stupisce del ritorno del fascismo, o meglio del coraggio che sta prendendo, visto che c’è sempre stato.
@Mafalda
Cara Mafalda,ammetterai che le ideologie presentano molte somiglianze con le religioni,tra cui intolleranza e dogmatismo.
Ora,pretendere come fanno molti,che la Resistenza abbia sconfitto “da sola”un esercito nazista( che era l’unico che contava veramente)che fece sputare sangue a possenti armate angloamericane per anni,direi che puzza un po’ di dogmatismo.Per non dire di “miracolismo”.
Come pure rifiutare per anni ogni preteso “revisionismo” in materia puzza
anch’esso di intolleranza,specie se si pensa che il “revisionismo” e’ alla base del pensiero scientifico in ogni campo,nessuno escluso,compresa la ricerca storica.Come insegnante dovresti saperlo.
Certa resistenza “ufficiale”,ben distinta da quella vera,non e’ infatti una ideologia ma un mito creato da ideologie.
Ma scusa chi pretende che la resistenza ha sconfitto da sola i nazisti? Il contributo della resistenza è stato significativo, se non altro perché ha tenuto occupate diverse divisioni dei nazi che avrebbero potuto essere usate a contrastare la risalita degli alleati. Poi ci sarebbe ro forse anche da contare tutti quei soldati italiani che nel 43 preferirono i campi di lavoro in germania piuttosto che combattere di fianco ai nazi. Mi sembra di ricordare che Kesserlring a processo avesse detto che Roma era stata tra le molte città europee quella che attraverso la resistenza aveva dato più filo da torcere alle truppe naziste.
La scienza può rivedere le proprie teorie, e tratta di “oggetti”. Ma il revisionismo storico, avendo la storia a che fare con persone, è un’altra cosa! Quello che è sbagliato è fare di una persona, o di un gruppo di persone, un modello di perfezione da ogni punto di vista, cosa che ovviamente è destinata a scontrarsi con la realtà che nessuno è perfetto. La resistenza è stato un movimento variegato, quindi non un’ideologia, che ha riunito persone con l’obiettivo di sconfiggere il nazismo: poi la guerra è atroce, e si trova di tutto, qualche volta anche in chi reagisce a chi l’ha provocata.
La divagazione sulla resistenza è stata interessante ma anche molto OT, chiedo a tutti di tornare a discutere del topic
In realta’,il nocciolo del problema e’ pretendere di appiccicare etichette e simboli :
fascismo,nazismo,stalinismo,a un fenomeno in realta’ vecchio come il mondo,vale a dire il totalitarismo dittatoriale o oligarchico,quasi sempre basato su religioni (sovrani per investitura divina) o ideologie,che sono poi la stessa cosa.
E con tanti simboli ci si confonde le idee,pretendendo magari di fare distinzioni tra
gli uni e gli altri,e attribuire pericolosita inesistenti a feticci banali,come il presepe col quale abbiamo iniziato il thread.
Mi meraviglio che nessuno,sulla scia della critica al presepe,a maggior ragione non
abbia incluso nella critica il Natale,che e’ la maggiore festa cristiana.
E che che,come la grande massa ignora ma come dovrebbe essere ben noto ai presenti,non e’ altro che una importante festa pagana “riciclata” dai Padri della Chiesa,che si resero ,conto che se la gente era disposta a passare dalle vecchie religioni alla nuova era molto meno disposta a rinunciare alle feste,per cui risolsero elegantemente il problema.
Perchè il Natale ha perso per molti il suo significato cristiano ed è una festa commerciale o una semplice vacanza che non si discute perchè legata ad un’ormai strutturata organizzazione del lavoro nella società (basterebbe vedere la difficoltà a convincere le aziende a spalmare le ferie estive su periodi al di fuori di agosto), cioè i cittadini sono liberi di interpretarla come vogliono. Diversamente il presepe come il crocifisso sono simboli imposti a tutti e fanno parte di una propaganda ricattatoria ed intimidatoria. Tu sei libero di illuderti che un feticcio come il presepe imposto a tutti sia il tuo ferro di cavallo o l’aglio contro gli immigrati e le loro culture (che non sono solo l’islam che è minoranza) e che sia un simbolo banale ed innocuo, mentre io penso che sia il cavallo di troia con cui si vogliono limitare il dissenso e la laicità perchè fanno parte della propaganda clericale e delle destre, cioè proprio delle ideologie, oltre ad essere degli sprechi di denaro pubblico per inseguire le paranoie e la propaganda dei clericali e delle destre. Io vorrei che quei soldi venissero spesi per questioni utili e non per sostenere la propaganda clericale.
@RobertoV
“Diversamente il presepe come il crocifisso sono simboli imposti a tutti e fanno parte di una propaganda ricattatoria ed intimidatoria.”
Imposta dove ?
Nelle chiese ?nelle chiese ci va chi vuole,io quando vado a passeggiare in qualche citta (che raggiungo sempre in treno)trovo comodissimo sedermi in qualche chiesa per riposarmi un po’gratis,(in un bar dovrei consumare),e la
vista di un presepe non mi intimida di piu’ di quella dei bambolotti di una vetrina di giocattoli.
Nelle scuole ?Credi che i ragazzini,negli intervalli,dedichino molto tempo al presepe piuttosto che alle interminabili chat sui loro smartphone ?
Che produca un “lavaggio del cervello” maggiore dell'”ora del parrucchiere”
con l’insegnante di religione ?
Viceversa credo proprio che sia il voler rinunciare ad una tradizione secolare
annunciando apertamente ,nota bene perche’ il punto e’ questo,che lo si fa “in rispetto”(AKA servilismo)ad ospiti stranieri (che nessuno ha invitato)a
costituire un pessimo esempio per dei ragazzi.
E questo,e fatti analoghi,si verificano spesso.
Quanto alle spese,rispetto ad una lista interminabile di spese non solo inutili ma dannose,come certe pubblicazioni “educative” contro aborto,contraccezione ecc distribuite alle scolaresche,quelle del presepe sono trascurabili.
Torno a dire,accanirsi contro dettagli secondari e fondamentalmente innocui,specialmente con toni infiammati da predicatore o da attivista politico (molto simili tra loro del resto )come temo facciate tu e altri,temo che agli occhi della gente ,la gente “comune” nota bene,priva di particolari sensibilita mistiche,diventi controproducente,offrendo alla controparte
l’occasione di sfoggiare la corona del martire vittima dell’intolleranza altrui.
laverdure
Continui ad invertire causa ed effetto.
Sono i clericali e le destre ad avere l’ossessione per presepi, crocifissi ed altro cioè per la simbologia cattolica italiana (non cristiana bada bene), tale per cui pretendono di imporla a tutti. Cioè sono loro che non tollerano che si possa dissentire dall’imposizione di questi simboli e che non accettano le critiche. Sono loro che fanno i prepotenti e che scatenano campagne di odio e spendono soldi per imporlo a tutti quando le persone decidono diversamente e considerano lesa maestà il dissenso. Sono loro che si comportano come novelli inquisitori e che se potessero punirebbero fisicamente i dissenzienti ed accenderebbero roghi. Il tutto sempre senza chiedere il parere della maggioranza del popolo autoproclamandosi rappresentanti del popolo e custodi di una tradizione liberticida imposta. Il vizio proprio non lo perdono, ma d’altronde è la loro cultura intollerante.
Estremamente disonesto trasformare critiche, in campagne d’odio contro le critiche facendo credere che l’odio venga dalle critiche. Io non ho problemi coi presepi nelle chiese e nei luoghi privati, ma con gli intolleranti e prepotenti nel pubblico che pretendono uniformare tutti e silenziare le critiche e che fanno propaganda. Il benaltrismo è una tecnica molto disonesta di argomentare. Serve a coprire i privilegi. Ovviamente hai ignorato quella parte del mio discorso.
Guarda che sono le destre che regolarmente tirano in ballo la loro ossessione e paranoia per gli immigrati e altre culture quando vengono mosse critiche ai privilegi cattolici distorcendo le argomentazioni. Ieri la Meloni è pure riuscita a tirare in ballo gli immigrati per non far vaccinare sua figlia.
Di solito dovrebbero essere i paranoici a curarsi, non i sani a dover dar corda ai paranoici per non disturbarli nei loro deliri.
Qualche anno fa vi fu la questione dei presepi nelle scuole di Bologna. Una associazione di genitori aveva sollevato la questione e successe un putiferio da parte dei soliti clericali e delle destre. Vidi una discussione in TV dove da una parte c’era una gentile signora, rappresentante di tale associazione che esprimeva in modo civile e democratico le sue critiche sull’opportunità del presepe, dall’altra i due talebani Adinolfi e Gandolfini che scleravano, con la bava alla bocca e che dicevano che la signora e quelli come lei erano dei terroristi, anzi peggio dei terroristi, cioè si comportavano da classici inquisitori in crisi di astinenza da religione che se avessero potuto avrebbero messo al rogo la signora e quelli come lei, o come minimo trattata con l’olio di ricino. Era evidente chi aveva dei problemi di tolleranza, di democrazia e fanatismo. Non ho dubbi che sui media clericali e della destra avranno parlato dell’arroganza e dell’intolleranza e fanatismo della signora e dei suoi sostenitori.
E questo comportamento ricorre regolarmente. Sollevare critiche e dubbi o non uniformarsi ai dictat cattolici provoca reazioni violente, ma poi gli intolleranti sarebbero quelli che osano sollevare critiche e che non si sottomettono. Se ancora oggi reagiscono così, cosa facevano in passato per imporre una religione e le sue presunte tradizioni al popolo? E noi non dovremmo mettere in discussione questo mondo?
Il presepe nelle scuole o nel pubblico è una questione marginale? Lo sento ripetere regolarmente riguardo anche al crocifisso, alle messe, alle visite pastorali, ai battesimi, ai cappellani negli ospedali, alle ingerenze ecclesiastiche, ecc. Dalle reazioni direi che non lo è, la propaganda, la legittimazione e identificazione vive di tutto ed è il tutto che va messo in discussione, niente escluso. Per me contribuisce a combattere l’idea della religione di stato e l’inaccettabile identificazione degli italiani come cattolici.
laverdure
“Viceversa credo proprio che sia il voler rinunciare ad una tradizione secolare
annunciando apertamente ,nota bene perche’ il punto e’ questo,che lo si fa “in rispetto”(AKA servilismo)ad ospiti stranieri (che nessuno ha invitato)…”
Ma stai scherzando? Parli come un ateo devoto, come un clericale: il presepe non si fa NON per rispetto degli stranieri ma per spiegare a piccoli e grandi che la scuola non deve ossequio a nessuna religione. Posso capire la passione politica, ma se sei ateo devi avere l’onestà intellettuale di ammettere che in questo caso gli stranieri non c’entrano niente.
@Mafalda
E invece c’entrano,anche se bisogna concedergli che spesso i rappresentanti delle comunita islamiche hanno espresso loro stessi imbarazzo (sperabilmente sincero)per certe forme di servilismo ostentato da certe autorita scolastiche :niente presepi,alberi di natale,prosciutto a mensa ecc.
Se le autorita scolastiche stesse hanno in quei casi espresso esplicitamene le loro (discutibili) motivazioni,mi sembra ozioso esprimere dubbi.
Ovviamente,manco dirlo,il crocefisso e’ rimasto intoccabile !
Mafalda
Laverdure riporta le paranoie della destra e dei clericali che distorcono i fatti e si inventano fake news, oltre ad applicare la generalizzazione da casi limitati. Sono loro che si inventano che se non fai il presepe o non vuoi il crocifisso lo fai per ossequio agli islamici. Basta che ti fai un giro sui loro siti o ascolti le dichiarazioni di personaggi come la Meloni. Non puoi di certo ragionare con chi pensa nell’ottica di dio, patria e famiglia e nell’ottica dell’inquisizione e che va in crisi di astinenza se il presepe non viene fatto.
Per loro se critichi o non vuoi la religione cattolica lo fai solo per ossequio all’islam, oltre a non concepire che gli italiani possano non essere cattolici e si inventano tradizioni secolari, che per quanto riguarda scuole e comuni sono spesso state introdotte solo da qualche anno. Evidentemente più la gente si distacca dalla religione cattolica più i talebani cattolici e le destre sentono il bisogno dell’identitarismo cattolico e del simbolismo cattolico, in una logica da interventisti e non interventisti, nel timore che la non presenza possa aumentare i dubbi e le domande delle persone sulla religione identitaria.
Tra l’altro come altre culture non esiste solo l’islam: io ho fatto notare che nella cattolica Austria il presepe non è usanza, per loro il simbolo è l’albero che per noi lo è diventato solo molto di recente, oltre al fatto che abbiamo importato la tradizione nordica di Halloween che è criticata dai tradizionalisti. Non è tradizione per i protestanti. Ovviamente non lo è per induisti e buddhisti, ecc.
Inoltre trovo inaccettabile l’idea che una presunta tradizione secolare che viene da un’epoca dittatoriale cattolica e con polizia religiosa oppressiva non possa essere messa in discussione in democrazia perchè “tradizione”, cioè se i cattolici diventeranno pochi percento dovremo continuare ad osservare queste tradizioni “secolari” perchè alcuni ci tengono tanto. Ed anche l’infibulazione e la circoncisione sono tradizioni secolari.
@RobertoV
Quello che non hai capito( o fai finta di non aver capito,questo lo puoi sapere solo tu)e’ che io critico il fatto che in parecchie occasioni le nostre autorita ,sia scolastiche che non,hanno DAVVERO eliminato tradizioni come presepe e simili ,o messo le mutande alle statue del Campidoglio ecc,andando quindi contro la stessa volonta proprio di Salvini e soci,e questo,per loro stessa dichiarazione ufficiale (salvo rimangiarsela dopo)non certo per
simpatia per UAAR o chi per lei,ma per non offendere culture straniere.
Se questo non e’abbastanza chiaro,pazienza.
laverdure
No, tu stai cercando di far passare la presenza di simboli religiosi a scuola come accettabile, tirando fuori assurdi paragoni col raffreddore e il cancro, solo perché ti stanno sulle balle gli stranieri. Questo è l’atteggiamento peggiore per chi auspica la laicità: l’opposizione va fatta a tutte le religioni, e per quel che riguarda le tradizioni, se ne può parlare (Natale, Ramadan, Halloween e avanti) ma solo a livello antropologico, cercando di capire le loro origini e le loro funzioni nel passato e nel presente.
Se posso dire la mia, poiché ritengo che la massa sia fatta di stolti servono poche regole semplici: la religione solo nei luoghi di culto, quindi presepi e crocifissi stiano fuori da aule e tribunali; privilegi o eccezioni a nessuno; a mensa ci sia di tutto e chi non gradisce carne di suino si porti la merendina da casa; chi vuole lo chador faccia pure, purché sia libero di levarselo; i bambini non si tocchino: infibulazione e circoncisioni se le facciano gli adulti se proprio ci tengono; le statue ignude sono opere d’arte, chi non gradisce può attendere fuori; chi vuol pregare può farlo nel tempo libero, e se ciò è incompatibile col lavoro, cambi lavoro; le campane si ascoltino in cuffia. E così via.
@Maurizio
E se anch’io posso dire la mia,ritengo che la maggioranza,pur non essendo composta de geni e nemmeno da eruditi (il 50% non legge nemmeno un libro all’anno)non e’ cosi minorata da lasciarsi influenzare da quattro statuine.
Per esercitare la sua (pesante )influenza sulla societa la Chiesa dispone di metodi ben piu’ efficaci : ad esempio per dissuadere i medici ospedalieri dal praticare aborti basta la complicita di un primario “simpatizzante”,comperato con favori e dinderi.
Stesso discorso per politici e magistrati.
(Come credete che sia andata col DDL Zan?)
Se molti praticano ancora il matrimonio religioso e’ semplicemente perche’
tengono presente la possibilita che la cosa in futuro gli sia utile nella carriera.
E cosi via.
Altro che l’effetto “apotropaico” di statuine appese al muro, “diorami”presenti un paio di settimane all’anno,e il “condizionamento”
dell’ora del parrucchiere.
@laverdure
E quindi?
@Maurizo
E quindi non mettiamoci a criticare la mafia perche’non rispetta il divieto di sosta.
O i pedofili perche’ hanno le unghie sporche.
@laverdure
Permettimi cortesemente di farti notare che, al di là della simpatica ironia, apprezzerei un po’ di concretezza nelle osservazioni. Non mi è del tutto chiaro né qual è la tua critica, né qual è la tua proposta.
Come ho detto, poche e semplici regole aiuterebbero.
Resto dell’idea che affrontare i grandi problemi non deve impedire di correggere i piccoli. No all’otto per mille; no ai crocefissi. Uno non esclude l’altro.
E’ quello che spiego ai miei alunni, facendo notare le affinità tra la festa del sole e quella del Natale. Fino a 10 anni fa avrei avuto paura delle reazioni di colleghi e genitori, ora nessuno fa una piega. Qualcosa sta cambiando, almeno in queste piccole cose.
Secondo il calendario liturgico ill Natale NON è la maggior festa cristiana, lo è la Pasqua!
Nel concilio di Nicea ci si era preoccupati di stabilire le cose importanti, la natura di Gesù per esempio e il calcolo della data della Pasqua, ma non quella del natale – che infatti alcuni cristiani festeggiano ancora oggi in data diversa dal 25 dicembre.
Per gli stessi evangelisti non era importante, visto che due vangeli su quattro non fanno cenno alla nascita!
La preparazione del presepe potrebbe (o dovrebbe, cosa hanno fatto tutti questi anni, non hanno mai fatto fare un presepe ai bambini?) essere un’attività all’interno della già presente ora di irc.
Per laverdure sulla mitologia.
Io ha avuto la ventura di frequentare l’ultimo ciclo della Scuola Media prima della riforma del 1962.
In prima media si studiava la mitologia greco-romana (in versione un po’ edulcorata: si soprassedeva su Medea, ma si parlava di Niobe, episodio in cui Apollo e Diana non fanno una bella figura); in seconda si faceva l’Iliade, e gli alunni si dividevano in filogreci e filotroiani: io disprezzavo Achille ed ero filotroiano (anche a favore dell’autodeterminazione della donna, in questo caso di Elena. Adesso, ripensandoci, penso che Zeus non era un buon padre: poteva trovare un posto buono per la figlia un po’ volubile quanto a gusti maschili. Dimenticavo: c’è una eccezione riguardo i greci: Diomede, l’unico uomo che nella mitologia ardisce a colpire un dio); in terza si faceva l’Odissea: allora schifavo Ulisse, con gli anni l’ho fatto sempre più. Era uno che non solo torna vincitore senza esercito (altro che Pirro!), ma giunto in patria ammazza un bel po’ di giovani sudditi, rei, a suo dire, di aver mangiato a sua spese. Si è applicata la pena di morte a ladri di polli (ammesso e non concesso che i polli in questione fossero stati rubati).
Ritornando al problema: in ogni caso studiare la mitologia greco-romana era utile, perché aiutava lo sviluppo di una mente critica, utile quando poi si veniva a parlare di miti giudaico-cristiani.
I Greci avevano una mentalita piu’ elastica,prova ne sia il gran numero di filosofi dalla mente acuta che produssero all’epoca : Platone,Aristotele,Democrito,Epicuro ecc.Sicuramente su questo influi l’ambiente : il popolo ebraico originariamente era stanziato in territori aridi,dove la vita era dura,e condusse a lungo la vita di una massa di nomadi pastori,poco adatta all’intellettualismo.E questo influenzo ovviamente il suo modo di crearsi la propria mitologia.
Come del resto influenzo’ in seguito la cultura islamica.
La cultura ebraica raffinata,capace di produrre un gran numero di veri intellettuali, si sviluppo’solo piu’ tardi,e in questo influi sicuramente la diaspora.
Dopo un po’ l’elastico si slabbrò e i greci smisero di pensare.
Ricapitolando: c’erano degli agricoltori similbifolchi quasi analfabeti che tra la semina e il raccolto, per passare il tempo, andavano a far guerra ai vicini. Si chiamavano Romani, ed a un certo punto si imbatterono nei Greci, ed impararono un mucchio di cose. Poi incontrarono gli Ebrei, e la loro principale occupazione intellettuale divenne argomentare e incaponirsi a rimuginare su una raccolta di testi di una lingua che non conoscevano : provvidenzialmente ne esisteva una (cattiva) traduzione in greco e da questa ne fu tratta una in latino. Vi ci ruppero le menti per un millennio, finché un monaco pensò che era più facile ragionarci (male) in tedesco, e via via altri tradussero quell’insieme di libri in varie lingue, sempre rompendovisi la capoccia.
Che gli ebrei fossero pastori nomadi lasciamolo al catechismo: la loro principale attività era l’agricoltura. E nelle scienze agrarie danno lezioni anche oggi.
….La cultura ebraica raffinata,capace di produrre un gran numero di veri intellettuali….
@Laverdure :
L’ebraismo è la prima religione monoteista: gli ebrei sono i primi a credere in un solo dio. La Bibbia o Torah, che considero il libro più assurdo –ma anche sadico- che sia stato scritto da persone piùche probabilmente perverse ! Racconta la (quasi interamente falsa) storia degli Ebrei come la ricerca della “Terra Promessa”-che rivendicano tuttora accanitamente- da parte di un popolo (fantasmatico) preteso scelto da Dio in persona….
NB -E’ vero che diversi illustri scienziati sono di origine ebraica, ma è altrettanto vero che diversi di questi non apprezzano la loro politica –certi (che ho conosciuto) sono indignati di cio’ che succede, da anni in Israele, e continua !
NB Per più ampie informazioni, ti suggerisco –tanto per intenderci- leggere : « Israele dichiara terroristiche sei ong palestinesi. Ma non fornisce alcuna prova (di INGRID COLANICCHIA) Secondo un team di giornalisti le prove addotte a conforto di questa accusa non provano assolutamente nulla »…Che la dice lunga di come sia l’antifona da anni in Israele. Buona lettura…
“NB -E’ vero che diversi illustri scienziati sono di origine ebraica, ma è altrettanto vero che diversi di questi non apprezzano la loro politica –certi (che ho conosciuto) sono indignati di cio’ che succede, da anni in Israele, e continua !”
E naturalmente molti di questi illustri scienziati risiedono in Europa o negli USA.
Ma anche per quelli che risiedono in Israele,ci terrei a ricordare che nel ’39
Bertrand Russel,che risiedeva nel UK,in un suo articolo sosteneva che il disarmo unilaterale delle Gran Bretagna avrebbe sventato il pericolo di una guerra della quale si manifestavano gia i sintomi.
(Non so se ne abbia mai riparlato in seguito)
Come vedi,la competenza nel campo della fisica atomica o della microbiologia non comporta necessariamente una competenza in situazioni
geopolitiche,speciamente pe run paese in guerra dal ’48 e circondato da nemici.
Quanto ai giornalisti,ricordi l'”assurda teoria degli opposti estremismi” di Giorgio Bocca , e le sua “autocensura” sul regime di Pol Pot,da lui stesso
(tardivamente ) ammessa ?
@mixtec
Se e’ per questo oggi danno lezioni anche nelle tecnologie aerospaziali e nella microelettronica.
Ma piu’ di 2000 anni fa la zona dove vivevano si prestava piu’alla pastorizia che all’agricoltura.
Oggi in Israele vi sono colture efficenti solo grazie a sofisticate opere di irrigazione
e altre tecnologie moderne.
Il clima di 2000 anni fa era diverso da quello di oggi, così come la disponibilità di acqua. La Galilea era ricoperta di boschi. L’Egitto non era così arido come oggi, tanto è vero che si trovano resti di città in zone dove oggi è impossibile vivere sia per il caldo che per la mancanza d’acqua.
Le vigne richiedono un clima mite, non arido e vanno coltivate.
Non a caso parecchie civiltà sono nate in quell’area ed erano di agricoltori.
Caro laverdure,
Ritengo sia bene precisare che Bertrand Russell non era ebreo.
@Mixtec
E infatti era inglese,e con quel suo bel suggerimento avrebbe reso un servizio al SUO
paese,se fosse stato preso in considerazione,identico a quello che i pacifisti israeliani o ebrei in generale renderebbero a Israele con le loro proposte di “pace ad ogni costo”,valide come quelle dell’ “omino con l’ombrello”.
Neville Chamberlain,per chi non lo sapesse.
Un saggio uscito di recente, “L’accordo”,del storico inglese Tim Bouverie,descrive
nei dettagli le performances di quest’ultimo.
Te lo consiglio,puoi trovarlo gratis su Emule.
Grazie, vedo che è un libro recentissimo. Dalla presentazione vedo che è evidenziato che il nazismo godeva di ammirazione e appoggi anche nella casa reale. E non ci sarebbe da meravigliarsi se si considera che la famiglia reale inglese è tedesca: il cognome vero è Sassonia-Coburgo Gotha, che era quello del marito della regina Vittoria, la quale era pure ella tedesca, essendo una Hannover. Dal tempo dei Plantageneti gli Inglesi si sono scontrati più spesso coi Francesi che non con i Tedeschi (aspetta, prima della guerra del 1914-1918 non mi vengono in mente scontri Inglesi-Tedeschi, anzi mi vengono in mente alleanze contro la Francia, il sodalizio Principe Eugenio-Marlborough ad esempio).
@Mixtec
Non credo che con un “parvenu” come Hitler contassero molto legami di case reali.
Piuttosto e’ incredibile come non solo Chamberlain,ma una pletora di personaggi di alto livello : lord,giornalisti,uomini d’affari si incontrassero negli anni con Hitler riportandone una impressione di affidabilita e di possibilita di dialogo.
Caro laverdure,
Hitler non era nobile ed era pure austriaco. Ma gli Inglesi sono Anglo-Sassoni, e la maggior parte dei loro “parenti” Sassoni sono in Germania; quanto ad essere razzisti ed antisemiti nel primo dopoguerra del XX secolo sotto sotto lo erano anche loro.
Cosa che non aveva impedito a Benjamin Disraeli di sviluppare una notevole carriera.
Tutto e’ relativo,ai primi del secolo l’antisemitismo non mancava nemmeno in Germania,eppure ,tanto per dirne una,nella Grande Guerra il primo che ricevette la croce di ferro sembra fosse ebreo,come pure l’ufficiale che promosse Hitler a caporale.
Il “livello”di intolleranza era molto piu basso di pochi anni dopo.
Disraeli capitombolò circa mezzo secolo prima del periodo da me citato. Ma non era stato esente da pregiudizi antisemiti, come si può vedere dalla sua carriera. Era abile, ma a qualche nobile che gli ricordava di essere un ebreo italiano faceva notare che i suoi antenati servivano al Tempio di Salomone quando gli antenati dei pari inglesi stavano sulle palafitte. E ciò non lo rendeva certo simpatico all’inglese che doveva incassare la battuta.
Per tornare al presepe, sarebbe opportuno non mettere tra i personaggi di contorno il cuoco con il porcellino allo spiedo.
Tanto per ritornare un momentino al tema iniziale di questo thread.
Dal momento che qui sembra costituire un vero dogma il divieto di qualsiasi simbolo
religioso in locali pubblici,come la mettiamo,per esempio,con i musei,che ovviamente sono strapieni di opere figurative relative a episodi biblici o evangelici,come pure vite di Santi successive ?
E opere simili si trovano spesso anche in municipi e altri locali pubblici,come pure,sotto forma di statue,nelle pubbliche piazze.
Davvero il prodotto di personaggi come Leonardo,Raffaello,Michelangelo,Donatello,e centinaia di altri deve essere considerato “politicamente scorretto” ?
Eppure sfido chiunque a negare che le loro Madonne, i loro Cristi,i loro Davide,le loro Giuditte,i loro Santi siano simboli religiosi al 100%.
Come a rigor di termini lo era anche la gia citata Leda di Leonardo,e le decine
di opere a carattere mitologico,cioe’ relative alla religione diffusa nell’antica Grecia.
I loro valore di opere d’arte non potrebbe certo sminuire la loro nefasta opera di
“condizionamento”,anzi dovrebbe renderla ancora piu’ subdola e pericolosa.
La coerenza dovrebbe imporre la loro eliminazione,perlomeno dalla pubblica vista.
Per inciso,ricordate i Budda distrutti dai Talebani ?
La vita e’ piu’ complicata di quanto sembra,vero ?
Dimenticavo( ma e’ pertinentissimo).
Perche’ limitarci a condizionamenti dovuti alle arti figurative ?
L’Ave Maria di Gounod,o il Te Deum di Charpentier per esempio non sono ancora piu’ pericolosi,dato l’indubbio effetto che la musica esercita sul cervello,sia che si tratti di inni religiosi sia che si tratti di marce militari ?
Quindi va evitato assolutamente che gli adolescenti siano esposti a concerti di musica sacra non meno che a presepi.
Per quanto anche la musica laica non e’ da sottovalutare : da secoli marce e inni
sono indubbiamente stati un efficace mezzo di condizionamento di masse di giovani da parte di ideologie di ogni colore.
Nei musei sono lì apposta, per essere in mostra. Niente, non ti sollevi dal tuo pantano. Lasciamo pure perdere il resto degli sconclusionati deliri.