La clericalata della settimana, 46: la promessa alla Madonna del Comune di Feltre (BL)

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del Comune di Feltre (BL) che

ha tuttora in vigore una delibera del 1951, approvata dopo la “visita” della Madonna pellegrina, in cui promette di «lasciarsi guidare dallo spirito cristiano in tutte le manifestazioni della vita pubblica e di non prendere mai alcuna deliberazione che sia in contrasto».

A evidenziare la situazione l’ex rappresentante comunale Mario Gris, già noto per iniziative confessionaliste in passato, che lamenta il mancato rispetto di tale impegno a causa di «ripetute violazioni» e pretende quindi oggi in maniera provocatoria il ritiro della disposizione.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

La sindaca di Maracalagonis (CA) Francesca Fadda ha annunciato i lavori di ristrutturazione di una parrocchia e ha assicurato che i luoghi di culto, come le strutture comunali, «verranno sempre tenute in regola ed efficienti al servizio di tutti i cittadini».

La Regione Campania ha stanziato circa 300 mila euro a favore della Comunità Montana Vallo di Diano, di cui 100 mila saranno destinati all’illuminazione “artistica” negli edifici di culto e 200 mila per il restauro di un obelisco alto 23 metri e costruito nel 1887 dedicato a san Cono.

I clericali lamentano la rimozione di un crocifisso dall’aula istituzionale del Municipio 8 di Milano. Enrico Turato, capogruppo di Fratelli d’Italia al Municipio, parla di «profonda tristezza»; la senatrice Beatrice Mardegan (sempre FdI) fa sapere che la decisione è stata della presidenza del Municipio: «aspetto che entro il prossimo Consiglio il crocifisso ritorni al suo posto», ha ammonito.

Lucio Malan, senatore di Fratelli d’Italia, ha attaccato l’emendamento al Dl Trasporti che punisce discriminazione e incitamento all’odio nelle pubblicità su strada e veicoli anche verso le persone lgbt, bollandolo come forma di «ideologia gender».

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha designato la consigliera comunale Rita Monticelli come delegata per i temi dei diritti umani e del dialogo interreligioso: tra i primi progetti che seguirà, la realizzazione della Casa dell’incontro e del dialogo tra Religioni e Culture, che vede l’adesione dei leader locali delle principali confessioni.

Roberta Nesto, sindaca di Cavallino Treporti (VE) ha partecipato alla messa in chiesa per la “giornata del ringraziamento” organizzata da Coldiretti.

Il sindaco di Codogno (LO) Francesco Passerini era presente, con fascia tricolore, alla cerimonia per la benedizione dei trattori.

L’Itis “Amaldi” di Statte (TA) ospita un evento della diocesi di Taranto, con la collaborazione del Comune. Presentano i saluti il dirigente scolastico Francesco Raguso, il prefetto Demetrio Martino e il sindaco Franco Andrioli. Lo annuncia sui social il consigliere comunale Daniele Andrisani.

A Zogno (BG) per l’inaugurazione di una variante stradale con gli amministratori locali si è tenuta la benedizione da parte di un parroco della zona.

La redazione

14 commenti

Diocleziano

«… lasciarsi guidare dallo spirito cristiano in tutte le manifestazioni della
vita pubblica e di non prendere mai alcuna deliberazione che sia in contrasto …»

Ma cosa aspettano i cittadini di Feltre a mandare a casa il consiglio comunale
e affidare l’amministrazione al prete? Pensate che risparmio!
Per quale motivo dei bigotti di settant’anni fa avrebbero usucapito in eterno
l’amministrazione della città?

Mixtec

Religioni e culture.
A Palermo è già partito il primo anno della Laurea Magistrale omonima; a Bologna si sta costruendo la casa: dato l’interessamento anche del Rettore si suppone verrà progettata anche lì una Laurea Magistrale.

iguanarosa

Numerose clericalate della settimana costituiscono proteste per qualche sprazzo di laicità. Mi sembra una buona notizia.
Invece la clericalata più bestiale, secondo i miei canoni, è la spesa di centomila euro per l’illuminazione artistica e duecentomila per il restauro di un obelisco di un santo, stanziate dalla regione Campania per una Comunità montana. Queste spese inutili sono uno schiaffo alla povertà. Notizia recente è quella di 1,3 milione di bambini in Italia che vivono sotto la soglia della povertà, molti in Campania. Forse l’illuminazione artistica e l’obelisco possono attendere.

RobertoV

Anche la ristrutturazione della parrocchia di Maracalagonis (CA) è un altro spreco offensivo di denaro pubblico, che rischia di non essere piccolo perché vogliono fare anche l’impianto di irrigazione dei relativi giardini. Il sindaco afferma che i luoghi di culto come le strutture comunali saranno tenuti in regola ed efficienti al servizio di tutti i cittadini. Ma la parrocchia, men che meno i relativi giardini, oltre a non essere un luogo di culto, ma una struttura di una associazione privata, non è al servizio di tutti i cittadini non essendo una struttura comunale perchè solo una parte della popolazione se ne serve. Quindi dovrebbe essere compito della chiesa occuparsene visto che prendono l’otto per mille anche per questo. Al massimo possono ottenere delle sovvenzioni se si ritiene che abbia una certa utilità sociale, ma non è compito del comune occuparsene direttamente ed a suo carico.

iguanarosa

Sprechi insensati, alla faccia di chi non ce la fa a sopravvivere. Il servilismo della politica italiana verso preti e pretini è molto più ripugnante degli scandali da prima pagina.

giancarlo bonini

Tanto per restare in tema di Stato Laico, ieri sera il telegiornale mostrava il Presidente Mattarella alla inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Pisa con, alla sua destra, l’immancabile cardinale.

RobertoV

«lasciarsi guidare dallo spirito cristiano in tutte le manifestazioni della vita pubblica e di non prendere mai alcuna deliberazione che sia in contrasto».
Questa è una visione da stato teocratico e da religione di stato, niente di democratico e simile alla visione islamica. Siamo tornati all’antico in cui il principe o il vescovo giustificavano le loro scelte col volere divino. Inoltre, lo spirito cristiano non è unico, ma nella visione espressa riguarda solo la visione clericale cattolica.

Sandra.

Ho trovato il testo originale come citato in una pubblicazione della parrocchia di Farra di Feltre del 2017 (si parla di inizio del testo della delibera):
«Il Consiglio comunale di Feltre, sicuro interprete del desiderio e della volontà dei suoi Amministrati, che in questi ultimi mesi hanno partecipato nella loro quasi totalità alle manifesta- zioni di fede e pietà che si sono svolte nelle frazioni e nel centro sotto la denominazione Peregrinatio Mariae, conosciuto essere dovere e gloria di ogni istituto umano, anche civile, riconoscere la propria dipendenza da Dio e invocarne l’auspicio per la prosperità dei propri Amministrati e delle opere della Comunità, delibera di riconoscere ufficialmente e proclama Maria santissima sovrana della città e del Comune di Feltre, pregandola di voler regnare su esso con Gesù Cristo suo figliolo e salvatore del mondo. Promette di lasciarsi guidare dallo spirito cristiano in tutte le manifestazioni delle vita pubblica e di non prendere mai alcuna deliberazione che sia in contrasto con la presente promessa».

La azione di promettere è da riferire al soggetto, omesso nella frase, che è il consiglio comunale di Feltre del 1951.
Questo Gris, nostalgico dell’impero asburgico e promotore di varie amenità, sembra uno dei soliti in cerca di visibilità.

Diocleziano

Il fatto che la delirante delibera non sia mai stata presa in considerazione la dice lunga
sul reale seguito che millantano i bigotti.
A questi idealisti piace chiudere le porte chiuse e sfondare le porte aperte: dopo settant’anni
nei quali la delibera è stata ignorata, a che pro parlarne ora?

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