Buone novelle laiche

Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese.

La buona novella laica del mese: per la prima volta è stato autorizzato il suicidio assistito in Italia. Il caso riguarda un paziente tetraplegico delle Marche, immobilizzato da dieci anni dopo un incidente e in condizioni irreversibili. Assistito dall’Associazione Luca Coscioni, aveva chiesto all’Azienda sanitaria della Regione di consentire il suicidio assistito. Ciò alla luce della sentenza della Corte Costituzionale del 2019 che aveva sancito la non punibilità dell’aiuto al suicidio in determinate condizioni, assolvendo quindi Marco Cappato e Mina Welby. Nel 2020 la Asl delle Marche aveva respinto la richiesta senza neanche attivare le procedure previste dal pronunciamento dei giudici costituzionali. Quindi l’uomo aveva fatto ricorso al tribunale di Ancona, che aveva ordinato all’azienda sanitaria di fare le opportune verifiche. Il comitato etico dell’Asl ha quindi approvato la richiesta, confermando la sussistenza dei criteri fissati dalla Corte. Il caso non è però chiuso, poiché l’interessato si è visto costretto a diffidare di nuovo l’Asur Marche perché inadempiente: non ha ancora compiuto le verifiche previste sul farmaco letale, richieste dal comitato etico.

La strada per la fine delle tutele privilegiate nei confronti delle “offese” alla religione è ancora lunga in Italia. Ma qualche segnale arriva. Il fotografo Oliviero Toscani è stato assolto dalla Corte d’appello di Milano dall’accusa di vilipendio della religione cattolica. Era stato condannato in precedenza dal tribunale a una multa di 4 mila euro, con motivazioni che trasudavano una certa impostazione confessionalista. Infatti, durante la trasmissione radiofonica “La Zanzara” su Radio24, aveva osato paragonare l’iconografia di certe chiese barocche a quella di un club sadomaso e aveva criticato aspramente la figura di Giovanni Paolo II per la sua contrarietà all’uso del preservativo. Suscitando le ire delle associazioni cattoliche integraliste, che l’avevano denunciato.

In Afghanistan, con la riconquista dei talebani, si rischia di perdere quel poco che si è costruito sul fronte dei diritti e di abbandonare tantissime persone che avevano creduto al cambiamento. Per questo è un segnale importante il conferimento della cittadinanza italiana a Mareya Bashir, già procuratrice della provincia di Herat e attiva nella tutela dei diritti di donne e minori e nella ricostruzione del paese. Braccata dai talebani, è stata costretta a fuggire. L’iniziativa è stata presa dal Consiglio dei ministri su segnalazione della ministra della Giustizia Marta Cartabia e proposta della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, di concerto con il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio.

Prosegue la discussione in Parlamento per una legge sull’eutanasia.
I gruppi parlamentari hanno votato a favore per concludere l’esame della legge sul suicidio assistito in Commissione il 9 dicembre e quindi in aula il 13 dicembre. I relatori del provvedimento, Alfredo Bazoli (Pd) e Nicola Provenza (M5S), si sono accordati con i rappresentanti degli altri gruppi.

L’imposizione del crocifisso negli uffici pubblici risulta sempre più fuori luogo e la politica inizia a rendersene conto, anche alla luce della recente sentenza della Cassazione.
Con l’insediamento della nuova amministrazione i consigli del Municipio 6 e 8 di Milano si sono attivati per la rimozione del crocifisso dall’aula istituzionale, inopinatamente posizionato dai precedenti amministratori. Incontrando le lamentazioni dei clericali.

La lotta contro l’omofobia prosegue, nonostante lo stop in Senato al disegno di legge firmato da Alessandro Zan contro le discriminazioni.
Il decreto legge sulle infrastrutture in discussione alla Camera ha previsto anche delle disposizioni per vietare pubblicità su strade e veicoli che propongono «messaggi sessisti, stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto, del credo religioso o dell’appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere». Una formulazione tesa a sanzionare forme di insulto e discriminazione in maniera molto ampia, che ha scatenato l’indignazione degli integralisti che vi vedono una sorta di ddl Zan “mascherato”.
Il sindaco di Maruggio (TA) Alfredo Longo ha firmato un’ordinanza che ricalca il ddl Zan contro le discriminazioni recentemente cassato dal Senato. Nel testo della disposizione comunale si fa divieto di promuovere idee o compiere atti discriminatori e violenti anche per motivi «fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità».
Gli studenti del liceo “Ulisse Dini” di Pisa si sono mobilitati per esprimere solidarietà nei confronti di uno studente transgender di 17 anni cui è stata negata l’attivazione della carriera Alias (per veder riconosciuta la nuova identità). Secondo l’istituto infatti ciò avrebbe urtato la «sensibilità degli insegnanti». Il segretario di Sinistra Italia Nicola Fratoianni ha presentato una interrogazione parlamentare al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, per chiedere un suo intervento: «È assurdo che uno studente non possa veder riconosciuta la propria identità perché qualche professore potrebbe rimanere turbato dal cambiamento, come ha sostenuto la preside».

L’invadenza “no choice” per penalizzare le donne che scelgono di abortire incontra anche qualche opposizione.
La proposta del senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo per imporre il seppellimento di tutti i feti abortiti, anche senza il consenso della donna interessata e con tanto di data dell’interruzione della gravidanza, ha suscitato diverse reazioni politiche. La Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, dove iniziativa identica è stata presentata col plauso del presidente di Regione Marco Marsilio (FdI), l’ha ritenuta incostituzionale e illegittima. Per Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Maurizio Acerbo e Viola Arcuri rincarano: «è volta a colpevolizzare e offendere le donne. Un modo per veicolare il messaggio che l’aborto è un assassinio». La capogruppo M5S della Regione Sara Marcozzi ha commentato: «L’Abruzzo non è il Texas».

La redazione

4 commenti

iguanarosa

Il senatore aspirante becchino di feti (Luca De Carlo) dovrebbe diventare il patrono del 31 ottobre, Halloween. La sua proposta è tanto divertente quanto spaventosa e terrificante.

laverdure

Come gia detto in passato,perche’ solo i feti ?
Lo sperma umano contiene milioni di spermatozoi per cc,ognuno dei quali rappresenta un essere umano potenziale.
Lo faceva notare anche l’indimenticabile Oriana Fallaci.
I netturbini dovrebbero essere muniti di un apposito contenitore dove riporre i profilattici usati che si ammucchiano ai lati di certe strade,perche’ possano avere anch’essi adeguata sepoltura cristiana.

pendesini alessandro

Infatti !
Anche se sono aploidi, gli spermatozoi e ovuli hanno –senza nessuna ambiguità- lo status di “vivente” ancora più fondamentale che l’uovo diploide che formano fusionandosi. Inoltre, considerando la frequenza nella specie umana di aborti NATURALI spontanei, che riguardano almeno una concezioni su tré, QUINDI OLTRE IL 30% DELLE CONCEZIONI !!!….Come possiamo accettare che la “natura” (quindi dio) – sacrifichi oltre il 30% delle “persone” ? La natura è neutrale, spesso generosa a volte crudele, a seconda del caso. Oggi, senza esitazione davanti all’eccesso del soggetto, si accusa di “uccidere” piccoli gruppi di cellule di pochi giorni coltivati in vitro. Anche qui il fenomeno della visibilità si manifesta, poiché la “morte” di un embrione in vitro è vista come un’infamia, dove altri piccoli embrioni, quelli ad esempio espulsi dallo IUD (dispositivo anticoncezionale o spirale) non suscitano le stesse passioni !

pendesini alessandro

Va inoltre notato che tutte le tradizioni religiose NON hanno, ovviamente, lo stesso concetto dell’embrione. Quindi non è forse sorprendente che il protestantesimo europeo di tendenza calvinista sia una delle fonti fondamentali della laicità, non solamente ma anche una delle filosofie più aperte al dialogo con gli atei umanisti ?
I documenti della Federazione protestante di Francia testimoniano questo desiderio di non sacralizzare o santificare l’embrione, ma di interessarsi principalmente al benessere e la salute della donna. Inoltre insistono sul diritto del bambino a nascere e del bambino già nato, piuttosto che su delle modalità dell’atto procreativo o lo statuto di alcuni blastomeri.

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