Sfoglia le clericalate del 2021 e vota la peggiore!
Con l’augurio che il 2022 fornisca molto meno materiale per riempire questo tragicomico elenco.
PS: iscriversi all’Uaar è un passo per rendere questo paese più laico e civile: prendi subito la tessera Uaar 2022!
Il sondaggio si chiude alle 24:00 del 30 Dicembre 2021.
Ho votato per la 4, perche’ per me e’ l’apoteosi del clericalismo. Io credo in (cristo, allah, geova, budda etc… ) per cui posso fare quello che cxxxo mi pare. Quando mi fa comodo mi appello alla legge umana (art. 3-4-5-7 della Costituzione), quando no, ti dico che rispondo ad una legge superiore a quella degli uomini.
Eliminiamo questi PRIVILEGI ed il concetto evanescente di liberta’ d’opinione – invece del diritto ad un’opinione tangibile – ed avremmo eliminato una gran parte del problema!
Non per niente hanno inventato la confessione: ipocrisia allo stato puro!
Certo scegliere è stato proprio difficile, viste le ostentazioni di clericalismo dei nostri politici. Ho creduto opportuno votare la clericalata più concretamente pericolosa, nello specifico per i diritti delle donne, che a me è sembrata la n. 5.
[…] Fino al 30 dicembre è possibile votare la peggiore “clericalata” dell’anno al seguente link: Vota la peggiore clericalata 2021/. […]
Ho votato per la 51. Se non ci fosse questo legame ripugnante della nostra politica col vaticano, l’Italia sarebbe un paese più onesto e civile. I due sorridono insieme come se ci stessero prendendo per i fondelli.
Al di là delle uscite squisitamente folkloristiche di taluni credenti per opportunità (politici col rosario, partiti ispirati dal pontefici…) mi sono concentrato sulle ingerenze sostanziali della fede nella società. E ce ne sono. Ho scelto la n. 37, secondo me particolarmente grave: la sanzione alle vignette blasfeme. Roba da teocrazia mediorientale
Certo che e’ stato difficile. Piu’ leggo i commenti degli altri , piu’ mi trovo d’accordo con tutti. Certo che la 37, segnalata da Maurizio, e’ un fulgido esempio di braghe calate davanti alla religione e anche di ipocrisia: i primi a trattare in maniera “blasfema” la supposta nascita e vita di GC sono proprio i vangeli. Mettiamoli all’indice, come fece il sinodo di Tolosa (1229) con tutta la bibbia!
Ho votato la 01 perché incide direttamente sui diritti del cittadino.
Il sindaco che partecipa al rito sciamanico con fascia tricolore ha meno impatto diretto,
dimostra soprattutto di non aver capito quale è il suo ruolo istituzionale; certamente
ha anche ripercussioni sulla vita dei cittadini ma non così immediate.
Non ho nessuna voglia di andare a rileggere tutte queste “clericalate” che tutto sommato mi riguardano poco o per niente ma voglio soltanto ricordare una cosa incredibile che mi è capitato di sentire dalla bocca di un presentatore del telegiornale italiano delle ore tredici già diversi anni fa ( Non so più che rete ma era una nazionale ) . Era Pasqua … ! Inizia il telegiornale e ovviamente l’ omino inizia a ricordarci che ” Oggi è Pasquale ” … ” festeggiamo la risurrezione del nostro signore… Evento che non è un fatto di fede religiosa ma… UN FATTO STORICO ! ” …
Meno male che ero seduto altrimenti …
Per me fu la cosa la più allucinante che mi ricordo di aver sentito da un presentatore televisivo .
Vorrei aggiungere una considerazione di carattere più generale, e cioè che sarebbe opportuno distinguere il clericalismo dal generico conservatorismo culturale, anche se spesso si intrecciano e si alleano. Per fare un esempio la n. 9 e la n. 11 più che vere e proprie clericalate dovrebbero essere definite “conservatorate”: il natalismo e l’ostilità al lavoro femminile infatti sono tipici dei conservatori e dei reazionari, non necessariamente clericali (vedi Mussolini e Hitler). Personalmente ho sentito più di un conoscente affermare che la diffusione della droga fra i giovani è dovuta … al lavoro delle mamme! Quanto poi al fatto che il lavoro femminile sia la causa principale del calo delle nascite, bisognerebbe vedere, dati alla mano, se le casalinghe sono più prolifiche delle lavoratrici: nel mio limitato giro di conoscenze ho riscontrato che il calo delle nascite riguarda un po’ tutti i ceti sociali e i modelli familiari, con le uniche eccezioni di una maggiore prolificità tra gli ultrà religiosi, i ricchi e gli … irresponsabili. Del resto nei paesi del Nord Europa si fanno più figli che nei paesi dell’Europa mediterranea, nonostante che in questi ultimi il lavoro femminile sia meno diffuso.