La clericalata della settimana, 8: per il presidente dell’ordine, il papa è un punto di riferimento dei giornalisti

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli che

intervistato sulla tv dei vescovi, ricorda che i loro «punti di riferimento centrali» sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e «il Santo Padre».

Inutile lamentarsi che tanti giornalisti sono clericali, se il clericalismo lo sbandierano.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Tutti gli otto eurodeputati sloveni hanno presentato un’interrogazione alla Commissione europea per intervenire sulle limitazioni alle campane della parrocchia di Dolina a San Dorligo della Valle (TS), a causa del rumore che supera i limiti di legge. A detta dei deputati Ue tali limiti sarebbero «sproporzionati» verso la libertà religiosa e la tradizione culturale della minoranza slovena e, addirittura, «metterebbero in pericolo» la convivenza tra popolazioni diverse. Sebbene le campane siano già state dissequestrate da settimane e si consenta anche lo scampanio a fini non liturgici.

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e il presidente della Corte costituzionale Giuliano Amato hanno partecipato a un evento on line organizzato dal Cortile dei Gentili e dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) sul tema “Pandemia e generatività. Bambini e adolescenti ai tempi del Covid”. Amato figura come presidente della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili, che è emanazione del Pontificio Consiglio della Cultura e avrebbe lo scopo di favorire il “dialogo” tra credenti e non credenti.

Il sindaco di Pessano con Bornago (MI) Alberto Villa ha firmato un accordo con la locale parrocchia, dopo le lamentele dei residenti a causa dello scampanio nelle ore notturne. Infine primo cittadino e parroco si sono accordati per ridurre i rintocchi e consentirli “solo” dalle 7.30 del mattino alle 21.00, salvo messe festive e pre-festive in cui si potrà anticipare alle 6.45.

Il sindaco di Seregno (MB) Alberto Rossi, con fascia tricolore, ha partecipato alla messa per ricordare “tutte” le vittime del coronavirus. L’evento ha visto la partecipazione di associazioni e istituzioni, tra cui Polizia locale, Carabinieri e Guardia di Finanza.

Il sindaco di Casalmaggiore (CR) Filippo Bongiovanni ha partecipato alla messa in duomo organizzata dal Gruppo locale di Alpini per festeggiare il tesseramento 2022.

Il sindaco dimissionario di Messina Cateno De Luca, dopo la consegna della fascia tricolore nelle mani del segretario generale Rossana Carrubba, nell’ultima giornata del suo incarico è andato a pregare ai piedi della statua della Madonna Immacolata per “salutare” la città.

La redazione

15 commenti

Diocleziano

«… del presidente dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli che intervistato sulla tv dei vescovi, ricorda che i loro “punti di riferimento centrali” sono il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e “il santo padre” …».

Che tristezza!
E ora sentiamo cosa ne dice la sora Lella.

RobertoV

Certo che una presunta libera stampa che dichiara apertamente di essere asservita al potere e che potere!
Prima al potere politico italiano ed al capo del sistema giudiziario (immaginiamo cosa succederebbe negli USA se dichiarassero che il riferimento della stampa è il presidente, Nixon e Trump ne sarebbero entusiasti), ma ancora peggio ad un capo di stato estero non democratico, teocratico, una monarchia, in cui non esiste la libertà di stampa ed in cui esiste un tribunale che decide che cosa le persone possono dire e fare e punisce le persone non allineate.
In pratica dichiarano di essere dei cortigiani di un potere clericale e dei veri organi di propaganda clericale.

dissection

Ecco perché la stampa italiana fa così schifo da così tanto tempo, e continua a peggiorare…

KM

D’accordo su quasi tutto, ma per favore, non portiamo gli USA e getta a modello di democrazia e di liberta’, di stampa o comunque. Stando a Odifreddi, sono il secondo paese Paese piu’ religioso dopo l’India, quello che da meta’ ‘800 ha adottato il motto: “In god we trust”, stampato dappertutto.

dissection

USA e getta lol! E grande PGO, anche se a volte sbaglia anche lui…

iguanarosa

Secondo Bartoli il papa (più Mattarella che come prete mancato non sfigura) è il punto di riferimento della stampa italiana. In molti lo sospettavano, senza questa rivelazione imbarazzante. La parola passa ai giornalisti iscritti all’ordine, singolarmente. Sempre che qualcuno abbia il coraggio di confutare cotanto leccapiedi.

RobertoV

Purtroppo dubito che anche dai singoli ci si possa aspettare di meglio, anche perché si rischia il posto ad essere critici come successo anni fa ad un giornalista Rai. Qualche giorno fa ho assistito ad un’ennesima testimonianza di servilità e propaganda clericale dove dei giornalisti parlando della crisi dell’Ucraina citavano il ruolo diplomatico del papa e del Vaticano e ricordavano il ruolo avuto nella guerra in Siria. La cosa mi aveva stupito perché non ricordavo un suo ruolo importante: ed infatti si è trattato solo di alcune lettere scritte ad Assad che ha risposto che il papa era male informato dalla propaganda occidentale. E la caritas ha aiutato assieme a tante altre ONG. Quindi niente di fondamentale. Sarà come per la questione Palestinese.
Ma per l’Ucraina, a parte qualche dichiarazione del papa che lascia il tempo che trova, nel loro servilismo clericale non si rendevano conto di non fargli un grande favore. Perché dicevano che il papa potrebbe fermare la guerra andando lì, ma non lo fa per non rovinare i rapporti col patriarca russo. Cioè in pratica il papa non interverrebbe per propri interessi di bottega, molto etico. Ma francamente non si capisce perché degli ortodossi dovrebbero ascoltarlo. Le solite parole al vento e atti propagandistici che i giornalisti cortigiani utilizzeranno tra qualche anno per millantare il fondamentale ruolo avuto dal papa e dal Vaticano nella crisi Ucraina.

iguanarosa

Se ti ricordi quale giornalista della Rai, le vorrei mandare un messaggio di complimenti e di sostegno, per quanto può valere.
Per il papa che “risolve” la crisi in Ucraina, credo che ci si sia infilato (nelle richieste papali), in qualche modo anche Draghi. Tanto per far ridere i polli

Diocleziano

Sua Banalità ha proclamato un Digiuno Universale per l’Ucraina, se non sbaglio
per il 2 marzo: certamente sarà un evento memorabile e risolutivo. Come sempre.

Quello dei giornalisti inginocchiati e dal collo torto è un fenomeno che andrebbe
sviscerato; come già detto altre volte, non si comprende come mai categorie come
appunto i giornalisti ma anche i politici, vadano contro la logica dei numeri in quanto
non rispettano le percentuali rilevate nella popolazione generale: la religione resiste
maggiormente nelle fasce di popolazione anziana, poco abbiente e soggetta a un
analfabetismo di ritorno. È questo che dobbiamo pensare dei giornalisti e dei politici?
Non credo, penso che ci siano altre convenienze. Solo gli stupidi lo sono gratis.

«… si rischia il posto a essere critici come successo anni fa a un giornalista Rai…»
Ti riferisci a quello dei “quattro gatti”? 😛

RobertoV

Diocleziano
Si mi riferivo a quello. In RAI Vaticano non si può raccontare la realtà, bisogna sempre parlare di piazze piene, folle entusiaste, di importanza fondamentale della religione e di tutti gli interventi fondamentali del papa. Dire che la guerra è meglio non farla e digiunare sono due interventi ovviamente risolutivi: almeno Pannella i digiuni li faceva veramente ed a oltranza. Poteva almeno fare come il papa Leone Magno con Attila e andare in processione per fermare l’invasore, anche se pare che anche quel fatto appartenga all’agiografia cattolica e non sia mai avvenuto. In effetti con tutte le telecamere di oggi lo avrebbe dovuto fare veramente e non solo millantarlo ai posteri anche se con tutti i media clericali ci racconteranno le sue gesta come per la Siria.

Diocleziano

Chiarimento per Iguanarosa:
Il giornalista era Roberto Balducci e il fatto è del luglio 2009, la frase incriminata:

“… I proverbiali quattro gatti, forse un po’ di più, che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole…” Riferito alla platea di zio FesterXVI.

Maurizio

Pensa che scemo, io che vedevo come riferimento per i giornalisti Oriana Fallaci, o Walter Tobagi, …

KM

Oriana Fallaci? Leggi la voce Fallaci nel “Dizionario della stupidita’ ” di Odifreddi.Non l’ho mai sopportata!

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