Humanists International e la sua affiliata Associazione Atea Ungherese hanno stigmatizzato lo smantellamento da parte del governo ungherese della democrazia e dei diritti umani, nella 49ma sessione del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU.
Con la loro dichiarazione congiunta, durante l’adozione del rapporto Universal Periodic Review (UPR) relativo all’Ungheria, Humanists International e l’Associazione Atea Ungherese hanno denunciato l’Ungheria per le sue politiche di disprezzo verso le minoranze, e in particolare migranti, Rom, non credenti e persone LGBTI+.
La dichiarazione video è stata resa da Gáspár Békés, membro fondatore dell’Associazione Atea Ungherese. Lo scorso anno Békés era stato licenziato illegalmente ed fatto oggetto di una campagna d’odio finanziata dal governo, fino alle minacce di morte, per aver esercitato il suo diritto alla libertà d’espressione in un articolo in cui criticava la pratica del pedobattesimo.
Nella dichiarazione congiunta all’ONU Békés ha raccontato che le violazioni dei diritti in Ungheria sono facilitate “dalla riduzione progressiva dello spazio per la libertà d’espressione e da un’erosione della laicità”, incluse leggi che obbligano le emittenti radiotelevisive a promuovere i “valori della famiglia”.
Nella sua risposta al gruppo di lavoro sull’UPR, l’Ungheria ha difeso vari provvedimenti legislativi controversi che vietano la rappresentazione di una diversità di orientamenti sessuali e di identità di genere, sostenendo trattarsi di iniziative contro i “criminali pedofili” e per la protezione dei bambini. Rispondendo direttamente a queste affermazioni, Békés ha ricordato all’Ungheria “che il diritto genitoriale di avere figli educati secondo le loro credenze non è assoluto, e va bilanciato con i diritti dello stesso minore alla libertà di pensiero, all’uguaglianza, alla propria identità e ad un’educazione inclusiva”.
Lo scorso anno, nell’ambito del processo di revisione, l’Associazione Atea Ungherese ha sottoposto un rapporto UPR scritto , che sottolineava come la sistematica preferenza del governo per approcci conservatori e cristiani alla legislazione hanno minato i diritti umani e la democrazia in Ungheria.
Nel Gennaio 2022, Humanists International ha tenuto un workshop di formazione per alcuni suoi membri ed affiliati sull’UPR: un procedimento che esamina la posizione rispetto ai diritti umani di tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite ogni 5 anni, mirando a individuarne e sanzionarne le violazioni.
L’intervento video completo è visionabile qui: