«L’Alta Corte dello Stato di Kano, Nigeria, ha condannato a 24 anni di carcere Mubarak Bala, presidente della Humanist Association of Nigeria. Il suo reato? Aver criticato l’islam con alcuni post su Facebook. Di fronte all’ennesimo caso di repressione del diritto alla libertà dalla religione, ci uniamo alla richiesta di Humanists International di liberazione di Mubarak Bala e di abrogazione delle leggi che puniscono la blasfemia».
Sono le parole di Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), alla notizia della condanna diffusa ieri da Humanists International. «Mubarak Bala è stato arrestato nel 2020 e il suo caso è stato oggetto di una serie di irregolarità procedurali che hanno ostacolato il suo diritto a un equo processo», spiega Grendene. «Gli sono state negate le cure mediche; per più di cinque mesi gli è stato negato l’accesso al suo team legale; le udienze del tribunale sono state oggetto di ripetuti rinvii; le autorità dello Stato di Kano non hanno rispettato una sentenza dell’Alta Corte di Abuja che stabiliva che Bala dovesse essere rilasciato su cauzione… Una vicenda processuale caratterizzata da pesanti violazioni del suo diritto alla difesa conclusasi ora con questa ignobile sentenza».
Mubarak Bala è presidente della Humanist Association on Nigeria, che – come l’Uaar – fa parte di Humanists International, organizzazione che raggruppa le associazioni laiche di un centinaio di Paesi di tutto il mondo, rappresentando le istanze dei non credenti presso l’Onu, il Consiglio d’Europa e altre istituzioni internazionali.
«La mobilitazione internazionale può fare la differenza: per questo speriamo che il caso di Mubarak Bala abbia ampia risonanza e non sia al contrario trascurato solo perché, a differenza di altri, riguarda un miscredente», conclude il segretario dell’Uaar. «24 anni di carcere per aver criticato una religione: non è accettabile. Vogliamo Mubarak Bala libero!».
Comunicato stampa
Nell’ultimo anno ho seguito abbastanza quello che è accaduto a Bala, fino alla terrificante conclusione. Probabilmente sarebbe utile riuscire a mettere in piedi una campagna di comunicazione su questo evento, che è lontano e non trattato dalla informazione mainstream. Fino a questo momento solo Uaar e Micromega scrivono della condanna di Bala….mah