Torino: un esorcismo per “rendere eterosessuale” la figlia di 16 anni

Un esorcismo per rendere eterosessuale la figlia sedicenne innamorata di una ragazza. Il ricorso a tale sconsiderato intervento viene in mente ai genitori di una famiglia torinese benestante e istruita, forse la più eclatante di una serie di decisioni che di educativo avevano ben poco. Almeno per la pedagogia e per il ruolo delle figure genitoriali dell’anno 2022, visto che le indagini avevano portato all’allontanamento della minorenne dalla famiglia per alcuni mesi.

Ha fatto notizia la deposizione di un testimone, il prete chiamato a esaminare la richiesta di esorcismo: «Non c’è il maligno dietro all’omosessualità. Non si può fare un esorcismo per questo. Io posso solo parlarle per darle un conforto religioso».

Negando l’invasivo rituale per scacciare i demoni ha fatto miglior figura dei genitori, ma le dichiarazioni meritano qualche approfondimento. Basti ricordare come il Catechismo sottolinea ancora oggi che le relazioni omosessuali sono «gravi depravazioni», «atti intrinsecamente disordinati» che «in nessun caso possono essere approvati».

Su queste basi prospettare un conforto nei confronti (ai danni) di una ragazza lesbica dovrebbe preoccupare. E dovrebbe farlo anche leggere che la porta degli esorcismi rimane comunque aperta, se non «per questo» per tanti altri casi. I primi a preoccuparsi e ad agire dovrebbero essere gli ordini dei medici e degli psicologi. Che invece rimangono in assordante silenzio.

Quattro anni fa un giornalista chiese a Bergoglio cosa dovrebbero fare i genitori che scoprono di avere un figlio gay. La risposta fu che se «questa inquietudine» si manifesta in età infantile o comunque prima dei vent’anni «ci sono tante cose da fare con la psichiatria o per vedere come stanno le cose». Quella volta la Società italiana di psichiatria ebbe un sussulto e precisò, senza neanche nominare il papa, che l’omosessualità non può considerarsi una patologia. È plausibile però ritenere che l’invito papale a darsi da fare possa aver avuto effetto su tanti genitori come quelli di Torino che hanno scoperto che la figlia è lesbica. Ed è plausibile ritenere che l’effetto sia stato negativo, portando a limitazioni della libertà dei figli di essere se stessi, fino ad azioni estreme come sottoporli a un esorcismo per «vedere come stanno le cose».

Quando invece il compito dei genitori è impegnarsi a rispettare ciò che i figli sono, chiedendo aiuto a figure competenti se hanno difficoltà nel farlo. Nel caso di Torino l’aiuto è arrivato dai servizi sociali, che da un lato hanno tutelato e supportato la minorenne maltrattata e dall’altro hanno fatto comprendere ai genitori gli errori commessi.

Con la secolarizzazione che avanza di anno in anno risulta difficile credere che gli esorcismi siano ancora in voga. Eppure sembrano attirare maggiore interesse rispetto agli anni in cui a messa ci andavano ancora in tanti, probabilmente perché i fedeli rimasti sono mediamente più religiosi. Organizzatori di corsi per esorcisti in atenei pontifici dichiarano record di iscrizioni e nei santuari come quello di Monte Berico si parla di centinaia di richieste di rituali l’anno. Proprio in tale santuario lo scorso dicembre andò in scena una surreale vicenda. Una giovane di 28 anni fu sottoposta per otto ore a esorcismo con la partecipazione di quattro frati. Padre e fratello ritenevano avesse problemi psichiatrici, la madre sosteneva che fosse indemoniata e fu il priore del santuario a dare il verdetto: nessun problema psichiatrico, era una vera possessione.

L’autorità in campo psichiatrico riconosciuta a un esorcista va di pari passo con l’autorità pedagogica riconosciuta a chi, secondo le recenti linee guida del Vaticano per le scuole cattoliche, considera meritevole di licenziamento un insegnante per il suo orientamento sessuale. Nel terzo millennio non dovrebbero trovare appoggio né tantomeno finanziamenti pubblici. Sono deficit di laicità che andrebbero risolti, si avrebbero meno casi di giovani la cui vita è resa un inferno da genitori che li non accettano per quello che sono e che pensano di risolvere un problema che è solo nella loro testa con un rituale magico.

Roberto Grendene

Articolo pubblicato su MicroMega il 19 aprile 2022.

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11 commenti

dissection

Povera ragazza, spero che non le sia stato fatto del male. Che già avere due genitori così è più che abbastanza. Non saprei veramente cosa si potrebbe fare con certa gente, per distoglierla dalla distorsione temporale in cui vivono, dirgli che siamo nel terzo millennio a molti sembra non fare effetto. E per il prete che non ha proceduto col rito magico: si potrebbe anche pensare che più intelligente della media, o più dotato di raziocinio rispetto a parecchi altri suoi colleghi. O più semplicemente, è omosessuale pure lui, anche se magari inconsapevolmente, oppure anche no, ma comunque non se l’è sentita di commettere una barbarie su una ragazza quando in cuor suo non era il caso.

Mixtec

Il prete sa, da secoli, che l’esorcismo con l’omosessualità non funziona.
D’altra parte, ci sono stati papi omosessuali (uno descritto da Peyrefitte nel secolo scorso).

Diocleziano

Diamo al prete quel che è del prete: il merito di non essere caduto nell’ignobile farsa.
Ma non dimentichiamo chi c’è dietro a queste cialtronate e le promuove.

Defendente

Fatemi capire…
Nell’articolo si dice che a Torino dei genitori hanno chiesto ad un prete di fare un esorcismo alla figlia (fonti???), il prete si è rifiutato di farlo e la colpa sarebbe comunque della chiesa cattolica (e quindi anche di quel prete) perché da persone piene di pregiudizi (e ignoranza) verso la chiesa cattolica vi sareste aspettati un rito (che però la chiesa non prevede).
Secondo me il problema è cercare odio non c’è odio, l’articolo mi sembra inutile e falso

Diocleziano

‘Mi sembra’ non è sufficiente a dimostrare la falsità dell’articolo.
‘… la colpa sarebbe comunque della chiesa cattolica…’ e chi altro utilizza gli esorcismi?
Chi altro istruisce e addestra gli esorcisti a questa nobile arte?

Maurizio

Le colpe della chiesa ricadono nella stessa invenzione dell’esorcismo come “cura” di quelle che sono altre invenzioni della chiesa, e cioè presunte deviazioni dai valori e standard arbitrariamente determinati sempre dalla chiesa.
È un corto circuito in cui sono coinvolti tutti i credenti, condizionati dalla nascita a credere in vergini incinte, morti risuscitati, papi portavoce divini, demoni tentatori, gay peccatori, e simili sciocchezze.

Defendente

Infatti ho espresso una mia opinione. Non ho detto che è falso ma sono abituato che quando faccio delle denunce cito le fonti (perché qui non sono citate).
Qui non è stato fatto nessun esorcismo dalla chiesa cattolica quindi state facendo un polverone su un fatto che non è avvenuto

Moderazione

Defendente, se guardi attentamente proprio all’inizio dell’articolo c’è un link: quella è la fonte.

Maurizio

Ciò che fa notizia non è l’esorcismo (che, come dici, non si è svolto), bensì che una famiglia lo abbia richiesto, giudicando evidentemente l’omosessualità come conseguenza di una possessione demoniaca.

laverdure

A differenza di tante altre,quell’uscita di Bergoglio non era del tutto sballata.
Perche’ la sessualita ,come tutti i lati della personalita,puo’ venire pesantemente influenzata( in modo negativo)dall’influenza dell’ambiente,specialmente nell’infanzia e nell’adolescenza.
O forse pensate sia un caso se una notevole percentuale di pedofili,ad esempio,sono stati loro stessi vittime di pedofili nell’infanzia?
E nel caso che comportamenti omosessuali in un adolescente abbiano cause di questo tipo,direi che l’aiuto di uno psicologo non e’ certo fuori luogo.
Ovviamente se si trattasse di predisposizione del tutto naturale,e senza manifestazioni di altro tipo che ricadano nel campo delle patologie,come ad es la pedofilia,la pretesa di curarla sarebbe fuori luogo.

laverdure

C’e’ da dire che data la delicata situazione in cui quella ragazza sedicenne si verra’inevitabilmente a trovare,come chiunque altro in condizioni analoghe,dato che la societa’ e’ quella che e’,i consigli di uno psicologo con esperienza di questi casi
potranno senz’altro essere utili.
Augurandole di non incappare in qualche “luminare” seguace della teoria gender,
queer o altre innovazioni”politicamente corrette”che rivaleggiano in idiozia con
quelle della Curia.

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